Galleria Gino Ramaglia
Napoli
via Broggia, 10
081 5640738 FAX 081 5640738
WEB
Marco Iannaccone
dal 2/2/2011 al 11/2/2011

Segnalato da

Galleria Gino Ramaglia



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Marco Iannaccone



 
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2/2/2011

Marco Iannaccone

Galleria Gino Ramaglia, Napoli

Plastic Art Trash. Le fotografie puntano ad un impatto visivo ed emotivo molto forte e spingono l'osservatore alla constatazione che un'opera d'arte, pur se lasciata nell'incuria, rimane pur sempre una creazione 'divina'.


comunicato stampa

La mostra fotografica di Marco Iannaccone è ispirata ad una dolorosa piaga della civiltà moderna: il degrado ambientale.
Nel corso dei secoli, l’uomo ha creato capolavori artistici di incommensurabile valore ma negli ultimi tempi, ciò che di grandioso è stato creato, sta cedendo il passo ad un abbandono socio-ambientale e culturale che annulla la bellezza ed il significato intrinseco di molte opere d’arte. I recenti episodi agli scavi di Pompei ne sono una triste e desolante testimonianza.

Partendo da questa constatazione, il percorso fotografico di Marco Iannaccone può essere considerato un viaggio: un viaggio fantasioso, originale ed ironico, attraverso i secoli della storia dell’arte internazionale, che inizia dal particolare ed arriva all’universale. Un excursus nei capolavori artistici della nostra tradizione culturale, opere d’arte che tutti conosciamo, che rappresentano la nostra storia e che contribuiscono a infoltire il nostro immaginario giorno dopo giorno; un itinerario che ha lo scopo di tessere e di mostrarci il profondo legame che unisce l’umanità a quanto di bello è stato creato. Ebbene, tutti partecipano alla bellezza e alla creazione, e noi tutti, universalmente, ne siamo responsabili e custodi.
Addio, mia bella Napoli! è un omaggio insieme malinconico ed affettuoso alla bellezza di questa città ingabbiata e soffocata dall’immondizia, da rifiuti che non risparmiano nemmeno la sirena Partenope, soffocata, inquinata anch’essa. Una terra malata, un mare invivibile. Tutte le creature, anche quelle mitologiche, ritornano per aprirci gli occhi. Ofelia di Millet, fotografata su una spiaggia piena di spazzatura. Poi le “due Frida” dell’artista messicana Frida Kalho: un cuore gettato nei rifiuti, perché “il cattivo amore è immondizia”.

Il viaggio prosegue con il Caravaggio, la “Medusa pietrificata”, che ha tra i capelli brandelli di sacchetti e serpi, con il “Narciso del Percolato”, che si specchia in uno stagno inquinato, ed ancora con una “Giuditta Killer Trash” e con il “Il ragazzo colpito dal tamarro”. La “Gioconda” di Leonardo si trasforma in “Munnez Lisa” e la “Venere” di Botticelli in “La Venere del putridume”: la ieraticità di questi capolavori lascia il posto a forme ricoperte di sacchetti di spazzatura, immancabile tra le dita del “Rifiuto Universale” e nel “Cristo contaminato” . Le rappresentazioni fotografiche di Marco Iannaccone puntano ad un impatto visivo ed emotivo molto forte e spingono qualsiasi osservatore alla constatazione che un’opera d’arte, pur se maltrattata e lasciata nell’incuria, rimane pur sempre una creazione “divina” e i segni della bellezza che sprigiona possono essere appannati ma non cancellati. Da qui il richiamo a Napoli, che deve sopravvivere e riprendere il suo ruolo di capitale artistico-culturale.
Proust asseriva:

"La vera terra dei barbari non è quella che non ha mai conosciuto l'arte, ma quella che, disseminata di capolavori, non sa né apprezzarli né conservarli."

I quadri ripodotti da Marco iannaccone sono i seguenti:

Il Giudizio Universale ( Michelangelo) – Il rifiuto Universale
La nascita di Venere (Botticelli) – La venere del putridume
Maria maddalena (Bocklin) –Maria Maddalena – La pietà di Terzigno
Ragazzo colpito dal ramarro ( Caravaggio) – Ragazzo colpito dal tamarro
Narciso ( Caravaggio) – Il narciso del percolato
Medusa (Caravaggio) – La medusa pietrificata
Giuditta e Oleoferne (Caravaggio) – Giuditta killer trash
Le due frida (Frida Kalho) – El mal amor es basura
Maya desnuda e vestida (goya) - Basura vestida e basura desnuda
L’urlo (Munch) – L’urlo fetido
Gli amanti (Magritte) – Ceci ne sont pas des amoureux de l’ordure
L’uomo con la bombetta ( Magritte) – Ceci n’est pas un sachet d’ordure
Il Cristo velato (sammartino) – Il cristo contaminato
Les demoiselles d’Avignon (picasso) - Les demoiselles des ordures
Ofelia (Millais) – Morte di Ofelia – la città derelitta
Gioconda (leonardo) – Munnez Lisa

Addio, mia bella napoli e Mors Partenope - Abyssus abyssum invocat sono opere originali di Marco Iannaccone.

Marco Iannaccone
Cell: 3496366212

Vernissage 3 febbraio ore 19.30

Artisti in Vetrina Gino Ramaglia
via Broggia, 9/10 - Napoli
Ingresso libero

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