Oratorio S. Maria Vita
Bologna
via Clavature, 8
051 236245

Luoghi ameni
dal 26/10/2002 al 10/11/2002

Segnalato da

Studio Pesci




 
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26/10/2002

Luoghi ameni

Oratorio S. Maria Vita, Bologna

Una suggestiva mostra incentrata sulla pittura di paesaggio a Bologna nel XVIII secolo. Gli esempi esposti in mostra coprono l'intero arco del XVIII secolo e mostrano come i soggetti si spostino progressivamente da temi di fantasia a un piu' diretto riporto dal vero.


comunicato stampa

Dopo il successo ottenuto lo scorso anno dalla mostra sulle scene di vita quotidiana del seicentesco Tamburini, la Galleria Fondantico propone, in collaborazione con il Museo della Sanità e dell'Assistenza della città di Bologna, una suggestiva mostra incentrata sulla pittura di paesaggio a Bologna nel XVIII secolo.

Luoghi ameni. Il paesaggio a Bologna nel XVIII secolo, questo il titolo della mostra che avrà luogo nei locali dell'Oratorio di Santa Maria della Vita (via Clavature, 7) dal 27 ottobre al 10 novembre (orario: 10-12; 15-18), si incentra sulla produzione di tempere di soggetto paesistico, destinate a decorare importanti interni nobiliari.

Dopo gli apici raggiunti in epoca seicentesca dai pittori della tradizione carraccesca, il paesaggio assume a Bologna una valenza spiccatamente decorativa che porta alla confezione di grandi dipinti a tempera su tela che, inseriti entro cornici in stucco, simulano la pittura ad affresco ma, rispetto a quest'ultima, consentono al pittore di lavorare con maggiore speditezza nel proprio studio e senza dover sottostare ai ritmi stagionali. Tipica di Bologna, questa tipologia decorativa vede spesso affiancarsi a uno specialista di paesaggio un figurista e talora un esperto di architetture.

Gli esempi esposti in mostra coprono l'intero arco del XVIII secolo e mostrano come i soggetti si spostino progressivamente da temi di fantasia, in cui la vita della campagna è sentita come rifugio e svago dalle preoccupazioni della vita quotidiana, a un più diretto riporto dal vero. Esemplificano il primo indirizzo una serie di Quattro stagioni di Bernardo Minozzi, provenienti dalla villa Barbieri di San Lazzaro insieme ad altre quattro di soggetto arcadico di Carlo Lodi e del figurista Antonio Rossi. Al secondo appartengono una grande tempera e quattro quadri ad olio di Vincenzo Martinelli in cui, pur senza potersi riferire a luoghi precisi, si inseriscono spunti derivati dalla realtà. La completa illustrazione delle opere esposte è affidata a Daniele Benati e Eugenio Riccomini nel catalogo della mostra Percorsi nell'arte dal XV al XVIII secolo presso la galleria Fondantico, che in questo modo festeggia il proprio decimo appuntamento della serie 'Incontro con la pittura'. In catalogo viene anche parzialmente ristampato il famoso saggio di Guido Zucchini intitolato Paesaggi e rovine nella pittura bolognese del Settecento (1947).

Il giorno domenica 27 ottobre alle ore 18 l'inaugurazione della mostra nell'Oratorio di Santa Maria della Vita sarà preceduta da una breve conferenza di Eugenio Riccòmini.

Bologna, Oratorio di Santa Maria della Vita , via Clavature 7

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