Museo Fondazione Crocetti
Roma
via Cassia, 492
06 33711468 FAX 06 33711468
WEB
Gabriella Fabbri
dal 14/2/2011 al 13/3/2011
11-18, martedi e mercoledi chiuso
800 910580

Segnalato da

Associazione Diritti Diretti Onlus




 
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14/2/2011

Gabriella Fabbri

Museo Fondazione Crocetti, Roma

Microcosmi. La mostra personale dell'artista teramana raccoglie un corpus di opere in cui rimane costante la forma quadrata, mentre l'elemento variabile e' il colore.


comunicato stampa

Un’eloquente mostra personale per sottolineare la ricerca pittorica dell’artista teramana Gabriella Fabbri: nome imprescindibile dell’arte contemporanea italiana, che si è fatta subito notare per la capacità di fondere poesia e riflessione scientifica nelle sue opere. Sarà questo l’obiettivo di Microcosmi: esposizione organizzata dalla Fondazione Museo Venanzo Crocetti di Roma (Via Cassia n. 492) a cura della dott.ssa Maria Cristina Ricciardi, che si inaugurerà alle ore 18:00 del prossimo 15 febbraio e che resterà aperta al pubblico fino al 14 marzo 2011 (dal giovedì al lunedì: 11:00 – 18:00 // martedì e mercoledì: chiuso).

La personale sarà accompagnata da un volume monografico intitolato Microcosmi, con presentazione dell’On. Antonio Tancredi in qualità di Presidente della Fondazione Venanzo Crocetti, seguita da un contributo di Luciana Centafio e da un testo critico di Maria Cristina Ricciardi.

Si tratta di un importante riconoscimento da parte della Fondazione Museo Venanzo Crocetti che, avendo come mission anche quella di ospitare mostre temporanee di affermati artisti, ha voluto omaggiare una pittrice abruzzese di grande sensibilità e autentica vocazione creativa.

Figlia d’arte e concentrata sulle peculiarità culturali della sua terra, Gabriella Fabbri fin dalla giovane età inizia a rappresentare paesaggi che svelano gli elementi distintivi del suo spirito artistico per muoversi poi verso elaborazioni in cui la natura diviene sfondo di riflessioni dai soggetti tipicamente surreali. La sua indagine confluisce quindi nel concettuale e nell’astratto, anche attraverso installazioni che hanno ottenuto numerosi consensi di pubblico e di critica in Italia e all’estero.

«L’indagine su cui quest’artista ci chiama a riflettere è quella di una società che deve tornare a riconsiderare l’uomo come parte di un tutto del quale è emanazione, perché ogni singolo pensiero e ogni solitaria emozione dell’individuo vale quanto tutta la storia del genere umano. Ciò accade anche per le sue opere. S’intende dire che la stessa valenza estetica che è dentro ogni sua singola tela è nella totalità di tutte le tele, come in un grande puzzle in cui ogni tessera vale per se stessa e vive nella significativa totalità dell’insieme» afferma la dott.ssa Maria Cristina Ricciardi.

«Nei suoi Microcosmi - sottolinea la curatrice della mostra - la variabile relazionale è il colore, mentre la costante è la forma quadrata. Il colore è energia pura, la forza che determina estensioni geometriche come vere e proprie strutture di energia, dove ogni singola tela diviene portatrice di una consapevolezza legata al senso dell’appartenenza e della condivisione. La forma da lei utilizzata è unicamente quella del quadrato come simbolo di stabilità e ragione, oltre che come rimando ai quattro elementi fondanti del mondo: Aria, Acqua, Fuoco e Terra. Il quadrato è, però, anche simbolo dell’uomo come immagine riflessa dell’universo creato, contrapposto al caos primordiale del non-creato che abita il mistero di quello spazio nero da cui tutto e niente potrebbe essere».

«Di lei - continua la curatrice della mostra - affascina e incuriosisce l’apparente contrasto tra un’elegante fragilità e la forza tenace dell’artista, coraggiosa e motivata nel condurre il proprio progetto di lavoro. Perché qui si parla di “progetti”. Ed è questa una modalità molto apprezzabile poiché Gabriella Fabbri non lavora su singole opere, ma per vere e proprie formulazioni atte a dimostrare una verità».

«Gabriella Fabbri - conclude la dott.ssa Maria Cristina Ricciardi - ci insegna che la scienza è conoscenza, l’arte è conoscenza. Entrambe indagano sulla natura delle cose. Entrambe contribuiscono al progresso dell’acquisizione del sapere. Entrambe ampliano la soglia della cognizione, cioè: la capacità di capire il significato del nostro essere al mondo. Entrambe contribuiscono alla scoperta di nuovi territori. Usando una metafora potremmo dire che l’arte è una grande finestra aperta sul mistero dell’esistenza. L’indagine artistica ha, infatti, la prerogativa di vedere al di là del visibile, oltre che quella di indagare e comprendere quei territori misteriosi che appartengono alla complessità della natura umana. Di conseguenza, Arte e Scienza camminano insieme, ma alcune volte lo spirito intuitivo dell’arte ha precorso la scienza».

Per maggiori informazioni, scrivere un messaggio e-mail all’indirizzo elettronico partner@dirittidiretti.it o chiamare il Numero Verde Gratuito 800 910 580 (Lunedì - Venerdì, 10:00-13:00 // 15:00-18:00).

Ufficio Stampa a cura di:
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(Lunedì - Venerdì, 10:00-13:00 // 15:00-18:00)
Numero Verde Gratuito: 800 910 580
Fax: (+39) 055 - 71880211
E-mail: partner@dirittidiretti.it

Inaugurazione: martedì 15 febbraio 2011, ore 18:00

Fondazione Museo Venanzo Crocetti
via Cassia, 492 - Roma
Orari: dal giovedì al lunedì 11:00 – 18:00
martedì e mercoledì: chiuso

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