Corpus in fabula
dal 6/6/2000 al 17/9/2000
Segnalato da
Vanessa Beecroft
Giuliana Cuneaz
Janieta Eyre
Inez Van Lamsweerde
Raffaella Nappo
Alberto Fiz
Manuela Gandini
6/6/2000
Corpus in fabula
Fondazione Bandera, Busto Arsizio (VA)
Dalle ore 21 alle 24 viene inaugurato l'ultimo appuntamento della stagione. Si tratta di una significativa rassegna sull'arte al femminile che rientra nella programmazione dedicata dalla Fondazione Bandera per l'Arte alle nuove tendenze. L'esposizione presenta un confronto tra cinque artiste italiane e internazionali che sviluppano un percorso dove il corpo diventa la chiave di lettura per una riflessione sul processo creativo in cui si mescolano le componenti artificiali, psicanalitiche ed esistenziali.
Le cinque giovani artiste europee Vanessa Beecroft, Giuliana Cuneaz, Janieta Eyre, Raffaella Nappo, Inez van Lamsweerde lavorano su una molteplicità di mondi possibili, non (del tutto) reali, piuttosto surreali. Corpus in Fabula è una mostra curata da Alberto Fiz e Manuela Gandini, che s'inaugura mercoledì 7 giugno alle ore 21 nella sede della Fondazione Bandera per l'Arte di Busto Arsizio per rimanere aperta sino al 17 settembre 2000 e si svolge in contemporanea con la grande rassegna Fausto Melotti. Segno, musica e poesia che intende porre l'opera dello scultore in relazione ai differenti linguaggi. L'inaugurazione del 7 giugno sarà anche lo spunto per una serata con intrattenimento musicale.
Lo scopo di Corpus in Fabula è quello di ricostruire percorsi frammentari del nuovo immaginario femminile internazionale. Attraverso le opere fotografiche e le installazioni delle artiste ci si inoltra nell'universo ipercontemporaneo e fantascientifico che coinvolge aspetti lunari, carnali e immateriali dell'altra metà del cielo.
Le strane impressioni che provocano i loro lavori, inerenti o aderenti al corpo, spostano l'abitudinaria ripetitività del presente verso un futuro dove il corpo forse non invecchia e l'immaginazione si fa perfettamente inquietante. Vediamo persone ricostruire fotograficamente con labbra, mani, busti di altre persone nell'opera di Inez van Lamsweerde; vediamo la fissità folle e cinica di una donna sdoppiata, immobile e assurda rappresentata da Janieta Eyre; scorgiamo le forme dolci, fantastiche e delicate che mostrano al loro interno visceri e organi nei video di Giuliana Cunéaz, e poi abiti lunghi per corpi impossibili (di alieni?) in fibra di carbonio realizzati da Raffaella Nappo e marines americani, in uniforme, nella loro vacua moltiplicazione di forze nella fotografia di Vanessa Beecroft.
Fondazione Bandera per l'Arte
Busto Arsizio (VA)
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