Otto Gallery
Bologna
via D'Azeglio, 55
051 6449845 FAX 051 3393794
WEB
Luigi Carboni
dal 11/3/2011 al 6/5/2011
da martedi a sabato ore 10:30-13 e 16-20

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Otto Gallery



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Luigi Carboni



 
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11/3/2011

Luigi Carboni

Otto Gallery, Bologna

Sembianze di cose. Un nuovo ciclo di opere composto da grandi tele e sculture di vetro, legno e resina di ispirazione minimalista. L'attenzione dell'artista e' rivolta a mettere in discussione il confine tra astrazione lirica e figurazione del quotidiano.


comunicato stampa

Per la quarta volta la OTTO Gallery presenta nei suoi spazi un nuovo ciclo di opere di Luigi Carboni composto da grandi tele e sculture di vetro, legno e resina di ispirazione minimalista che costituiscono l’esposizione “Sembianze di cose”. Nelle tele una trama intricatissima di segni si addensano sulla superficie costruendo un tessuto complesso di immagini in cui la riconoscibilità figurativa si disperde nell’identificazione dei piani prospettici e nella totale assenza di una spazialità tradizionale. Una pittura che si costruisce attraverso sofisticate relazioni tra segno, immagine e colore per comporre rimandi a concetti come rischio, casualità e gioco.

Questa pittura non toglie, non ricerca la sterilizzazione dell’opera, non opta per la strategia della sparizione, anzi dà libero sfogo al segno/disegno, al decoro dove l’idea “barocca” serve ad instillare nel lavoro un interrogativo critico sul concetto di desiderio.

L’attenzione dell’artista è rivolta a mettere in discussione il confine tra astrazione lirica e figurazione del quotidiano, tra stile decorativo e risultato intimista portando l’oggetto pittorico all’essenza profonda del suo essere dando vita a una tensione emotiva tra sensibilità e concetto.
L’opera accoglie e racconta una porzione di mondo, tutto è lì sotto i nostri occhi: astratto e figurativo, forma e colore, ritmo e stasi, dettaglio e insieme, ripetizione e unicità, ordine e caos.

L’oggetto pittorico nella pienezza dei codici usati si riconduce all’essenza profonda del suo essere, risultando un antidoto sicuro contro ogni naturalismo di ordine narrativo elevandosi a puro pensiero. Nelle sculture nulla è offerto direttamente e allo stesso tempo tutto si rivela: l’attenzione si concentra sulla contrapposizione tra i materiali scelti e la loro trasformazione, tra l’oggetto isolato e l’ostentato artificio, tra formalismo scultoreo ed estetica del design, dove il piacere visivo può trasformarsi in qualsiasi momento in abuso e dove l’oggetto più silenzioso può diventare in qualsiasi momento molesto. Carboni richiamandosi alla logica della differenza e segnalando l’approdo della ricerca al linguaggio, ci parla di un’arte della pluralità degli opposti.

Luigi Carboni (Pesaro 1957) ha partecipato ad importanti esposizioni personali e collettive a livello nazionale e internazionale.
Nel 1988 la Galleria d’Arte Moderna di Bologna acquista una sua opera; seguono nel 1990 le acquisizioni del Palazzo Reale, Museo d’Arte Contemporanea di Milano, della Comit, che lo inserisce nella Collezione della Banca Commerciale Italiana, con tre opere, e della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. Nel 2004 una sua opera entra nella Collezione della Farnesina, e nel 2005 due quadri vengono acquisiti dal gruppo bancario Unicredit. Del 2009 è la sua personale al Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro a cura di Ludovico Pratesi e nel 2010 partecipa al progetto MACROwall: Eighties are back! esponendo al Museo Macro di Roma.

inaugurazione 12 marzo ore 19:30

Otto Gallery
via D'Azeglio, 55 - Bologna
Da martedì a sabato ore 10:30-13 e 16-20
Ingresso libero

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