CLAC Centro Labicano per l'Arte Contemporanea - Villa De Sanctis
Roma
via Casilina, 665 (angolo via dei Gordiani)

Il Viandante e la sua Ombra
dal 24/3/2011 al 18/4/2011
349 4685303

Segnalato da

Emanuela Cina'




 
calendario eventi  :: 




24/3/2011

Il Viandante e la sua Ombra

CLAC Centro Labicano per l'Arte Contemporanea - Villa De Sanctis, Roma

Il Viandante e la sua Ombra. La mostra, ispirata al dialogo scritto da Nietzsche, presenta l'opera di alcuni artisti italiani che si confrontano con l'uomo, inquieto cercatore, e con l'ombra, le parole e le cose che definiscono il nostro vivere.


comunicato stampa

Il CLAC, Centro Labicano Arte Contemporanea, il nuovo spazio espositivo della zona est di Roma, fondato per iniziativa dei consiglieri municipali Massimo Lucà e Gianluca Santilli e che recupera alla città gli spazi di Villa Fiori, sita nel parco di Villa De Sanctis in via Casilina 675, si è posto una serie di ambiziosi obiettivi:
1.Introdurre l’area Ad Duos Lauros nei circuiti turistici, permettendo la valorizzazione delle catacombe e dei resti costantiniani;
2.Fungere da incubatore nel VI Municipio per realtà imprenditoriali come gallerie e studi d’arte;
3.Fungere da vetrina per artisti emergenti;
4.Permettere una conoscenza diffusa e pervasiva del contemporaneo;
5.Collaborare con le giovani gallerie e con le riviste d’arte e di cultura.

Al fine di raggiungere tali obiettivi, il CLAC, inaugurerà la sua attività espositiva il 25 marzo 2011 con una mostra, Il Viandante e la sua Ombra, che durerà tre settimane, realizzata con il patrocinio della Regione Lazio, della Provincia e del Comune di Roma e del VI Municipio

Tale mostra, sponsorizzata dal Misael e dalla Masseria Felicia e curata da Alessio Brugnoli, con il supporto di Flavia Lanza ed Emanuela Cinà, è ispirata all'unico dialogo scritto da Nietzsche.
Un’opera, quella del filosofo, che si pone nella lunga tradizione che considera il viaggio come metafora della conoscenza del Mondo e dell’Io; eppure la tradisce, perché a differenza delle figure classiche, definite dall’aver una meta, uno scopo, il suo viandante ha rinunciato ad ogni obiettivo.
Chi anche solo in una certa misura è giunto alla libertà della ragione, non può non sentirsi sulla terra nient’altro che un viandante ? per quanto non un viaggiatore diretto ad una meta finale: perché questa non esiste. Ben vorrà invece guardare e tener gli occhi ben aperti, per rendersi conto di come veramente procedono le cose nel mondo; perciò non potrà legare il suo cuore troppo saldamente ad alcuna cosa particolare: deve esserci in lui stesso qualcosa d’errante, che trovi la sua gioia nel mutamento e nella transitorietà.
Così racconta il filosofo in uno dei suoi aforismi. Se il Viandante non ha scopo, perché confrontarsi con l’ombra, se non ha bisogno di profezie o di risposte?
Semplicemente per parlar a se stesso, nel senso originale e straniante di sentirsi improvvisamente estraneo, di guardarsi con altri occhi, liberandosi della maschere e delle corazze costruite ogni giorno per difendersi dalla vita.
Perché l’Ombra è qualcosa di più e di diverso dalla semplice parvenza o dal proprio lato oscuro: è il Passato che grava sul presente e che genera il Futuro, poiché contiene tutte le concatenazioni causali che lo produrranno.
Non è soltanto istinto o abisso: è la tradizione, l’esperienza, l’insieme di ragionamenti e convenzioni che definiscono la forma della nostra vita.
L’Ombra rappresenta la possibilità di rispecchiarsi attraverso il linguaggio e dunque la possibilità dell’autocoscienza; È attraverso il parlare a se stessi che comincia la riflessione su di sé come animali della conoscenza e dunque la filosofia, la poesia e l’arte.
Ma il linguaggio non è rappresentazione, ma interpretazione: non è criterio di verità, ma creatore di opinione. Il suo scopo non è la conoscenza, fissa ed immutabile, ma la riflessione, mutevole e cangiante.

La mostra del CLAC tenta di riprodurre per immagini, specchi ed enigmi, tali riflessioni, coinvolgendo nel progetto alcuni dei più interessanti artisti italiani, sia affermati, sia emergenti, un ampio dialogo intergenerazionale che si esprime tramite una diversità di linguaggi espressivi.
Da una parte, un gruppo d’artisti che si confrontano con l’Uomo, non più misura di tutte le cose, ma inquieto cercatore, a volte schiacciato dai propri istinti e dal peso di vivere, a volte in lotta eroica ed incerta contro di questi, ma sempre impegnato in un doloroso meditare su se stessi e sul proprio ruolo nel mondo.
Dall’altra, gli artisti che affrontano l’Ombra, i concetti, le parole e le cose che definiscono il nostro vivere. Entrambi accomunati, nella consapevolezza della difficoltà della Parola, del Logos, di dare un senso compiuto al Reale.
Arte che si esprime nelle forme tradizionali della pittura e della scultura ed in quelle innovative dei video e delle installazioni e cui si assoceranno, durante l’arco della mostra performance, in cui si affronteranno temi come la catarsi sciamanica o il conformismo.
Eppure questo tentativo, deve esser compiuto; ma è proprio la consapevolezza della possibilità di fallire che rende eroica e tragica l’Arte.

Tra gli artisti partecipanti vi saranno: Alessandro Di Gregorio, Salvatore Melillo, Andrea Martinucci, Dorian Rex, Marco Rea, Claudia Venuto, Vincent Bios, Ignazio Fresu, Valentina Majer, Luca Lillo, Marco Besana, Irene Salvatori ,Francesca Fini, Gloria Vanni, Fabrizio Jelmini, Chiara Fersini.

Le opere di Marco Rea provengono da collezione privata.

Durante la mostra saranno eseguite performance di Sylvia De Ianni, Nausicaa Martino e Vincent Bios.

Partner della mostra sono: la società di comunicazione Albavision, i portali d’arte Equilibri Arte, Art Fellas, il social network dedicato agli artisti e curatori, la rivista di fotografia Potpourri.

Inaugurazione venerdì 25 marzo 2011

CLAC Centro Labicano per l'Arte Contemporanea - Villa De Sanctis
via Casilina, angolo via dei Gordiani - Roma
Ingresso libero

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