Fotomuseo Giuseppe Panini
Modena
via Giardini, 160
059 224418 FAX 059 238396
WEB
Yasuzo Nojima
dal 25/3/2011 al 4/6/2011
mart-dom 11-19

Segnalato da

Fondazione Cassa di Risparmio di Modena




 
calendario eventi  :: 




25/3/2011

Yasuzo Nojima

Fotomuseo Giuseppe Panini, Modena

Un maestro del Sol Levante fra pittorialismo e modernismo. La mostra comprende 112 opere realizzate dall'artista dal 1910 al 1953, tra ritratti, paesaggi, composizioni e nudi femminili, tutte provenienti dal Museo Nazionale di Arte Moderna di Kyoto e mai esposte in Italia. Il suo lavoro spazia dal pittorialismo degli anni Venti alla fotografia moderna con influenze Bauhaus degli anni Trenta per concludersi con uno sguardo volutamente astratto dalla realta' negli anni del secondo conflitto mondiale.


comunicato stampa

a cura di Filippo Maggia e Chiara Dall’Olio

Dal 27 marzo al 5 giugno 2011 Modena ospiterà la prima retrospettiva italiana dedicata al maestro della fotografia pittorica giapponese Yasuzo Nojima. La mostra, curata da Filippo Maggia e Chiara Dall’Olio, è realizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e dal Fotomuseo Panini di Modena, in collaborazione con The National Museum of Modern Art di Kyoto (MoMAK) e con il sostegno della Japan Foundation.

Yasuzo Nojima - Un maestro del Sol Levante fra pittorialismo e modernismo comprende 112 opere realizzate dall’artista dal 1910 al 1953, tra ritratti, paesaggi, composizioni e nudi femminili, tutte provenienti dal Museo Nazionale di Arte Moderna di Kyoto e mai esposte sinora nel nostro paese. Il Fotomuseo Panini di Modena è stato individuato dal MoMAK quale sede unica dell’allestimento, che non avrà ulteriori repliche in nessun’altra città europea, in conseguenza del reciproco interesse per le collezioni depositate in entrambi i musei e degli scambi in corso tra le due istituzioni.

Non si può restare impassibili di fronte alla plasticità dei corpi, dei volti, degli oggetti ripresi da Nojima. Il soggetto, qualunque esso sia, esce dalla bidimensionalità della carta. Si ha l'impressione che i corpi siano presenti, che se ne possa toccare la vellutata superficie. Gli sguardi delle donne, puntati spavaldamente verso l'obiettivo, sono diretti non solo al fotografo, ma allo spettatore: Nojima fa immedesimare il pubblico nel suo sguardo. E lo sguardo di Nojima è acuto, penetrante, racchiude in sé estetiche occidentali e sensibilità orientale.

In contrasto con la debolezza fisica di cui l’artista soffrì per buona parte della vita, le sue fotografie sono dotate di una forza sorprendente, che travalica i confini nazionali e va ben al di là delle correnti artistiche di inizio Novecento, facendo dell'artista nipponico un maestro della fotografia internazionale.

Yasuzo Nojima (Urawa 1889 – Hayama Isshiki 1964) è una delle più importanti figure della storia della fotografia moderna giapponese. Il suo lavoro spazia dal pittorialismo degli anni Venti alla fotografia moderna con influenze Bauhaus degli anni Trenta per concludersi con uno sguardo volutamente astratto dalla realtà negli anni del secondo conflitto mondiale.

I primi lavori di Nojima sono caratterizzati da una densità di toni e da un’aria malinconica tipici del pittorialismo, dovuti da un lato ai procedimenti di stampa ai pigmenti utilizzati (soprattutto la stampa alla gomma e al bromolio) e dall’altro alla sua finissima sensibilità. Negli anni Trenta il suo stile cambia drasticamente, grazie alle influenze delle nuove tendenze della fotografia tedesca: abbandona la stampa ai pigmenti per la gelatina a sviluppo e di conseguenza adatta l’estetica dell’immagine al nuovo medium.
Per Nojima il vedere era tutto e non si privava mai della macchina fotografica. Egli registrò, protesse e pubblicò la “bellezza” che vide e scoprì nel mondo che lo circondava. Non uscì mai dal Giappone, ma l'apertura delle sue idee lo porta oggi all'attenzione del pubblico internazionale. Egli fu un grande maestro della fotografia come pura forma d'arte, interpretò i due movimenti artistici del pittorialismo e del modernismo appropriandosi dei loro linguaggi espressivi in maniera personale.

Noijma è conosciuto anche per essere stato un appassionato sostenitore dell’arte contemporanea del suo tempo: nel 1919-20 aprì a sue spese la galleria “Kabutoya” nel distretto Jimboō-choō di Tokyo dove espose artisti nazionali appartenenti alle nuove avanguardie d’ispirazione occidentale. Chiusa la galleria aprì lo studio fotografico “Nonomija” che divenne il punto di riferimento della nuova generazione di fotografi giapponesi ispirati alla fotografia americana ed europea contemporanea. Negli anni Trenta organizzò nel salone di casa sua mostre di celebri pittori come UMEHARA Ryuūzaburoō (1888–1986) e KISHIDA Ryuūsei (1891–1929), comportandosi da mecenate nei loro confronti. Fra il 1932 e il 1933 fondò insieme ad altri fotografi e ad un grafico, HIROMU Hara (1903-1986) la rivista di fotografia Kōoga (Light Pictures/Immagini di luce 1932–33), che ebbe un ruolo importantissimo nella diffusione e sviluppo della fotografia moderna in Giappone, introducendo le teorie della straight photography di Stieglitz e della Bauhaus tedesca e fornendo un “luogo” di dialogo sulla fotografia di cui le nuove generazione di artisti avevano assoluto bisogno.

La mostra e il catalogo, edito da Skira, comprendono una selezione di 112 di opere dalla Nojima Collection del National Museum of Modern Art, Kyoto rappresentativa di tutta la sua attività.

promossa da
Fondazione Fotografia
Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
Fotomuseo Panini

in collaborazione con The National Museum of Modern Art, Kyoto
con il sostegno di Japan Foundation

catalogo
Skira Editore, Milano 2011
testi di
Chiara Dall’Olio – direttrice Fotomuseo Panini, Modena
Shinji Kohmoto – curatore della fotografia presso National Museum of Modern Art, Kyoto

ufficio stampa
Cecilia Lazzeretti, Leonid Izvestnov
tel. 059 239888 - fax 059 238966
ufficiostampa@fondazione-crmo.it

Image: Yasuzo Nojima, Miss Chikako Hosokawa, stampa al bromolio, 1932
Courtesy The National Museum of Modern Art, Kyoto

Inaugurazione sabato 26 marzo 2011

Fotomuseo Panini
Via Giardini 160, Modena
orari di apertura
dal martedì alla domenica dalle 11 alle 19
ingresso gratuito

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