Flash pittorici e fotografici del panorama americano contemporaneo. La breve storia di quattro artisti, gemelli diversi per tecnica stilistica, gemelli identici per gioco di gruppo il cui scopo e' proprio quello di indovinare cosa fara' l'altro. Sterzare o morire. Anthony Goicolea, Bruce LaBruce, Tim Doud e Pieter Schoolwerth. A cura di Grazia De Palma
a cura di Grazia De Palma
in collaborazione con Ninni Esposito arte contemporanea Bari e MC Magma Milano
''Dubitavo che l’arte, in ogni sua manifestazione, potesse avere una
particolare utilità , con l’eccezione forse dell’arredamento d’interni. A
proposito dell’arte, l’idea migliore che mi è venuta in mente quando insegnavo
è stata quella che io definisco teoria del canarino-nella-miniera-di-carbone.
Secondo questa mia teoria gli artisti sono utili alla società proprio perché
sono così sensibili. Anzi, sono ipersensibili. Cadono stecchiti come i canarini
nelle miniere di carbone sature di gas velenoso, molto prima che i tipi più
robusti si rendano conto che la situazione sta diventando pericolosa.
La cosa più utile che ho potuto fare, prima di venire a questo incontro oggi, è
stato cadere stecchito.''
Kurt Vonnegut da ''Divina idiozia''
Oggi l’artista americano della società dei consumi è essenzialmente un
umanista, non ritorna più al male di dipingere del realismo post bellico, o alla
scomposizione cubista o alla tendenza al superamento della forma e tanto
meno insegue l’eliminazione della potente immagine espressionista ed
impressionista della figurazione. Egli vuole camminare insieme al rapido
mutare del volto delle città verso un nuovo umanesimo in tableaux vivants utili
a restaurare la visione del mondo attraverso la vita stessa degli uomini. In
una società pragmatistica cresciuta all’ombra della depressione economica,
con il Grande Freddo degli anni ’60 e ’70 e con la filosofia del ''waste not,
want not'' che le ronza sempre in testa, la civiltà americana è ancora un
tesoro per chi vi sa cercare.
Aver scelto emblematicamente quattro artisti americani come Anthony
Goicolea, Bruce LaBruce, Tim Doud e Pieter Schoolwerth non è stato casuale.
La vita di ciascuno di loro può valere come documentazione di un’epoca che
non conosce soltanto gli spectral suburbs ma approda alla gioia naturale di
proiettarsi come superstar formato Peter Pan (Anthony Goicolea), o al culto
del sesso estremo attraverso la spettacolarizzazione fashion di un corpo
mancante di un arto (Bruce LaBruce). Eppure c’è chi utilizza ancora il sistema
canonico dei ritratti classici (Tim Doud) o si avventura in narrazioni mai
sperimentate, e mai viste (Pieter Schoolwerth). La società americana brulica
ancora non solo di sogni da gioventù bruciata ma anche di quelle parole
sotterranee tanto in voga nella cerchia letteraria degli anni ’40.''Man, I’m
beat''.
Gli adolescenti americani degli anni Cinquanta giocavano a Chichen 'pollo'. Si
mettevano alla guida di una di quelle automobili che viaggiavano una contro
l’altra in rotta di collisione. Il gioco era una rappresentazione della
competizione.
Quella di Chicken è la breve storia di quattro artisti, gemelli diversi per
tecnica stilistica, gemelli identici per gioco di gruppo (il chicken?!) il cui scopo è
proprio quello di indovinare cosa farà l’altro. Sterzare o morire.
La sera dell’inaugurazione saranno proiettati i video ''Windowlicker'' e ''Africa
Shox'' di Chris Cunningham.
Chris Cunningham: genio inglese della video-arte più visionaria. Prima tecnico
degli effetti speciali, poi regista pubblicitario e di videoclip famosi. Il
primo
nome che viene in mente è Madonna con Frozen. Ma quel video è nulla se
paragonato agli autentici viaggi deliranti delle regie per Bjork, Autechre,
Aphex Twin, Squarepusher.
''Windowlicker'', realizzato grazie alla collaborazione con il musicista di
elettronica estrema Aphex Twin è una presa in giro ben riuscita degli
stereotipi dell'hip hop americano con velate allusioni a ''Cantando sotto la
pioggia'' di Gene Kelly e ''California girls'' di David Lee Roth: una limousine
lunghissima con all'interno Aphex in compagnia di formose e avvenenti fanciulle
di Miami. Unica particolarità : tutte le ragazze hanno il viso barbuto di Aphex.
''Afrika Shox'' girato a N.Y.C. per i Leftfield con il vocalist Afrika Bambaataa
è il messaggio sull’indifferenza che 'pietrifica'.
Opening Bari 18 novembre 2002 ore 19.00
Ninni Esposito arte contemporanea
Via S. Francesco d'Assisi 26 Bari