Teatro della Vittoria
Sarnano (MC)
piazza Alta (Palazzo del Popolo)
0733 659911 FAX 0733 658230
WEB
Vittore Crivelli da Venezia alle Marche
dal 19/5/2011 al 5/11/2011
10-12.30, 15-18.30; 24 luglio-28 agosto 21.30-23, chiuso lunedi' mattina (non festivi)
800 255525
WEB
Segnalato da

Laura Ruggieri




 
calendario eventi  :: 




19/5/2011

Vittore Crivelli da Venezia alle Marche

Teatro della Vittoria, Sarnano (MC)

La mostra, attraverso 40 opere, indaga uno spaccato del Rinascimento dell'Appennino, una cultura locale fortemente caratterizzata, propria della fascia montana tra Fabriano ed Ascoli. Si tratta della prima esposizione mai dedicata a Vittore Crivelli (1430ca-1502), protagonista insieme al fratello Carlo della pittura delle Marche centrali negli ultimi vent'anni del Quattrocento. Oltre ai loro capolavori in mostra anche opere di altri 20 artisti attivi nei centri piu' interni delle Marche nella seconda meta' XV secolo. A Palazzo del Popolo, inoltre, un percorso tra gli Itinerari Crivelleschi nella provincia di Macerata.


comunicato stampa

a cura di Francesca Coltrinari

Sarnano (MC), autentico gioiello architettonico e paesaggistico nelle Marche, il 21 maggio inaugura la grande mostra VITTORE CRIVELLI da Venezia alle Marche - Maestri del Rinascimento nell’Appennino, curata da Francesca Coltrinari dell'Università di Macerata e Alessandro Delpriori dell'Università di Firenze. Catalogo Marsilio Editori.
Nel comitato scientifico Vittoria Garibaldi, Soprintendente per i Beni Storici e Artistici delle Marche, Gabriele Barucca, Soprintendenza di Urbino; Giuseppe Capriotti, Università di Macerata; Emanuela Di Stefano, Università di Camerino; Simone Settembri, restauratore.

La mostra, che riunisce più di 40 opere, è organizzata da Servizi per i Beni Culturali srl - Scocco&Gabrielli . E' promossa dal Comune di Sarnano in collaborazione con la Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico delle Marche e il patrocinio della Regione Marche, della Provincia di Macerata, della Provincia di Fermo, dell'Università di Macerata, facoltà di Beni Culturali, e con il contributo della Camera di Commercio di Macerata e della Confcommercio di Fermo.
Si tratta della prima esposizione mai dedicata a Vittore Crivelli (1430ca-1502), protagonista insieme al fratello Carlo della pittura delle Marche centrali negli ultimi vent'anni del Quattrocento.

Oltre ai capolavori del maestro veneto in mostra anche opere di altri artisti attivi nei centri più interni delle Marche nella seconda metà XV secolo. Si tratta di circa 20 fra pittori e scultori, tra cui Carlo Crivelli, Francesco di Gentile da Fabriano, Niccolò di Liberatore detto l'Alunno, Pietro Alamanno, presenti con opere spesso studiate per la prima volta o poco conosciute perchéconservate all'estero in musei e collezioni private e giunte in questo caso a Sarnano grazie a prestiti eccezionali come quello di sant'Antonio di Vittore Crivelli, di collezione privata tedesca o della preziosa scultura della Madonna adorante il Bambino del Museo del Bargello di Firenze già a San Ginesio.

I due fratelli, Carlo e Vittore Crivelli, nati e formatisi come artisti a Venezia, dopo aver lavorato per alcuni anni in Dalmazia, si trasferirono nelle Marche, dove la loro attività, nonostante la vicinanza geografica, si svolse su binari separati. Carlo, stabilitosi prima a Fermo e poi ad Ascoli, negli ultimi anni della carriera si sposta lavorando per i signori di Camerino e Matelica e per la nobile famiglia Ferretti di Ancona.

Vittore, di cui lo studio dei documenti ha fatto emergere il profilo di un vero e proprio imprenditore che si impone sul mercato artistico della zona per quasi trent'anni, impianta una solida bottega a Fermo, dalla quale spedisce pale d’altare e polittici in un’area vastissima fra fermano e maceratese, prestando la sua opera sia per grandi ordini religiosi e committenti importanti, sia per chiese parrocchiali e piccole comunità religiose.

Come gli stessi curatori sottolineano: "La mostra indaga a fondo uno spaccato del Rinascimento dell'Appennino, una cultura locale fortemente caratterizzata, propria della fascia montana tra Fabriano ed Ascoli.
Con la sola eccezione della corte di Urbino, le Marche erano state infatti sempre considerate terra di conquista di artisti toscani, veneti e umbri, incapace di produrre personalità locali di rilievo e di formare uno stile autonomo. Il trasferimento nella regione di pittori come Carlo e Vittore Crivelli e più tardi Lorenzo Lotto veniva vista dunque come una sorta di esilio più o meno volontario da centri maggiori e più dinamici quali Venezia o Roma. L'approfondimento delle ricerche sul territorio marchigiano ha consentito di cambiare ottica: le Marche hanno attirato quegli artisti, inducendoli a fissare la loro stabile dimora sul suo territorio, accogliendo le loro proposte e avviando un fecondo dialogo con i maestri locali, portatori di tradizioni di lavoro secolari. Ne è scaturito un Rinascimento diverso, legato al gusto per i materiali, all’oro, all’ostentazione della ricchezza e dell'eleganza formale, tanto più vivace proprio nei centri interni, all'epoca fulcro dell'economia italiana".

Vittore Crivelli più del fratello Carlo, incarna appieno questo Rinascimento dell'Appennino.
E' una vera e propria "rivelazione" quella che la mostra fornisce di lui, troppo spesso finora schiacciato dalla personalità del fratello. Si scopre invece assai indipendente e originale nella scelta di iconografie nuove come il tema della Madonna adorante rappresentato in mostra dallo stupendo esemplare della Pinacoteca Civica di Sarnano e da altre versioni. Non solo, è anche un artista dalla eccezionale qualità tecnica che gli permette di realizzare opere splendide di ori, rilievi ed ornamenti. Inoltre Vittore, non è isolato, ma condivide e sa dare forma a temi cari alla società del suo tempo, come dimostrano, ad esempio, le molte immagini legate alla predicazione francescana.

Al di là quindi della grande rilevanza scientifica data da ricerche e studi recentissimi soprattutto di tipo storico-archivistico, la mostra risulta assai preziosa e suggestiva da un punto di vista visivo.
Vittore Crivelli, infatti, come anche suo fratello Carlo, contribuì a mantenere vivo nelle Marche il gusto per l'ornamento, la lavorazione pittorica delle stoffe, l'eleganza formale, influenzando schiere di artisti, aspetti di cui in mostra si ritrovano molti esempi. Lo sguardo si posa su splendidi tessuti d'oro e d'argento, ricami impreziositi da gemme, sete policrome, velluti, damaschi intessuti di perle e coralli indossati da santi e sante eleganti e ricercati come principi del Rinascimento. Insomma, uno spaccato di sontuosa bellezza si para davanti gli occhi del visitatore stupito dall'accesa cromia delle vesti e dei decori, dall'eleganza sofisticata, dai ricchi panneggi e dagli smalti che a seconda della luce risplendono nelle sale.

La mostra consentirà inoltre di conoscere meglio anche la tecnica dei due fratelli e forse di sciogliere il "giallo" che circonda il loro rapporto umano e professionale. Carlo e Vittore non sono mai documentati insieme, sembrano non aver mai lavorato in collaborazione e forse non avevano buoni rapporti. La sola opera in cui compaiono entrambe le loro mani è il polittico di Monte San Martino, probabilmente completato da Vittore dopo che Carlo lo aveva lasciato incompiuto. Come rivela un documento del 1495 Vittore, alla morte del fratello, cercò infatti di ottenerne l'eredità, nonostante Carlo avesse figlie legittime.

Una mostra che si annuncia come un evento espositivo di prima grandezza nell’ambito dell’offerta di una regione, le Marche, sempre più attenta alla valorizzazione del suo patrimonio artistico, storico e culturale così capillarmente diffuso sul territorio. E anche la scelta di sedi solo apparentemente periferiche nei circuiti espositivi nazionali va letta proprio in questa direzione.
Sarnano come sede mostra infatti è significativa proprio perché si trova al centro del crocevia dell'Appennino che unisce le valli della Marca camerte con quelle del fermano e dell'ascolano. Quelle opere, spesso oggi disperse in musei e collezioni di tutto il mondo, erano nate proprie per queste città, dentro questo paesaggio.
La straordinaria valenza paesaggistica, al centro di una vallata splendida ai piedi dei Sibillini, e la bellezza del centro storico, conservatosi armonico ed omogeneo, non può che aggiungere fascino ad un'occasione culturale così pregiata e originale. Un centro storico di origini medievali, conservatosi intatto nella sua struttura urbanistica di cinta murata, tra antiche vie, scalinate e scorci mozzafiato.

L’evento è destinato quindi a fare probabilmente di Sarnano, un nuovo, intrigante “caso” dopo lo straordinario successo di critica e di pubblico nel 2007 dell’esposizione dedicata a Simone De Magistris a Caldarola.
Questa volta si aggiunge anche più di una novità nello stesso "format" di mostra, a cominciare dalla molteplicità delle sedi.
I curatori infatti hanno lavorato su un concetto di grande appeal per lo studioso ma ancor di più per il visitatore, quello cioè di "mostra diffusa" che include oltre al bellissimo Palazzo del Popolo, sede principale nella piazza Alta, cuore dell'insediamento antico, altre sedi cosìddette "naturali" dove le opere sono state lasciate nella loro originale collocazione dando al visitatore l'emozione della scoperta di un contesto ancora molto leggibile dove le opere sono nate. Si tratta della Pinacoteca Civica che conserva molte altre testimonianze artistiche provenienti dal territorio di Sarnano, opere di grandi autori quali Simone de Magistris,Vincenzo Pagani e la meravigliosa tavola di Vittore Crivelli con il tema della “Madonna Adorante”, di Santa Maria della Piazza, una delle chiese più belle della regione, con all'interno una straordinaria cappella affrescata da Lorenzo d'Alessandro, oltre ad altre opere e a qualche chilometro nel vicino centro di Monte San Martino, la chiesa di San Martino con quattro polittici integri di cui uno di Girolamo di Giovanni da Camerino, due di Vittore Crivelli, e uno di Carlo e Vittore Crivelli, unico esempio noto di opera a quattro mani.
Una mostra quindi non solo a scala urbana ma che respira del più ampio orizzonte visivo che gli stessi artisti ebbero.

L'opera di Vittore Crivelli
un museo diffuso
ITINERARI CRIVELLESCHI da scoprire sul territorio

Una mostra che  segna  un’inversione di tendenza: una grande mostra fuori dai soliti abusati circuiti delle grandi mostre, trasportando le opere in città dove non si legge alcuna affinità di contesto con gli artisti in mostra. Finalmente una grande mostra nei territori dove gli artisti lavorarono e laddove il contesto e la qualità del paesaggio non è poi cambiata così tanto...

Gli itinerari crivelleschi, delle provincia di Fermo e Macerata completano il progetto culturale e turistico su Vittore Crivelli. Rispetto alla mostra, che chiuderà a novembre, questa è una esposizione permanente che il territorio offre delle opere crivellesche.
Le opere di Vittore Crivelli, infatti, a differenza di quelle di Carlo, molto apprezzate dai collezionisti fin dall'inzio del '800 e quindi disperse nei musei di tutto il mondo, considerate invece opere di minor valore nei secoli passati, sono rimaste in gran parte nelle loro sedi originarie. Oggi che il giudizio storico artistico non presenta più quella severità e che se ne possono apprezzare oltre ai valori formali anche quelli storici, iconografici (quindi cosa rappresentavano, chi erano i committenti, cosa volevano comunicare...) si ha il vantaggio di poterle vedere nei loro contesti di origine, dentro il tessuto storico in cui sono nate e che ce le trasmette con tutti i loro valori. Valori che possono parlarci ancora.

Gli itinerari ben delineati attraverseranno tutto il piceno nelle province di Macerata e Fermo alla scoperta di capolavori incredibili inseriti nel loro contesto originale. La massima espressione del rinascimento nell’appennino marchigiano attraverso i capolavori non solo di Vittore Crivelli ma, a partire dal maceratese, anche di altri artisti coevi quali Giovanni Boccati a Belforte del Chienti, Lorenzo d’Alessandro a Serrapetrona e Caldarola, Girolamo di Giovanni a Camerino e poi altre opere presenti a San Severino Marche, Castelraimondo, Matelica, Tolentino. Da Fermo a Sant’Elpidio a mare e Massa Fermana per arrivare di nuovo attraverso Montefortino, di nuovo a Sarnano. Una mostra quindi non solo a scala urbana ma che respira del più ampio orizzonte visivo che gli stessi artisti avevano e che coinvolge non solo l’arte ma anche tutte le espressioni del territorio dall’eno-gastronomia all’artigianato artistico.

Gli itinerari in particolare si sviluppano a cavallo delle valli dei fiumi Aso, Ete Vivo e Tenna, lungo la direttrice che dalla costa porta ai monti Sibillini e permetteranno di apprezzare le produzioni enogastronomiche ed artigianali locali, le eccellenze manifatturiere e le bellezze paesaggistiche in una logica di sistema che coinvolgerà gli enti pubblici e gli operatori turistici della provincia.
Vittore Crivelli, nato a Venezia intorno al 1440, si trasferì a Fermo dalla Dalmazia al seguito del fratello maggiore Carlo (ca. 1435-1495) a partire dalla seconda metà degli anni ‘70 del XV secolo e lì rimase a vivere e lavorare fino alla morte, avvenuta a cavallo tra il 1501 e il 1502.

E’ nel ricco e accogliente Fermano che Vittore, nutritosi della pittura veneziana dei Vivarini e del Bellini, trova le committenze religiose e private più prestigiose e adatte ad apprezzare la sua produzione artistica, di fatto vastissima e in larga parte ormai disseminata nei principali musei di tutto il mondo.
Le opere di Vittore e Carlo Crivelli rimaste nel territorio fermano sono testimonianze inestimabili del gusto e della cultura della seconda metà del ‘400. A distanza di mezzo millennio costituiscono un museo diffuso e un patrimonio di grande valore, poiché la cornice architettonica e urbanistica, ancora oggi per lo più integra, in cui sono state prodotte mostra tutta la vivacità e la ricchezza che dovevano caratterizzare i borghi marchigiani del Rinascimento.
Gli itinerari crivelleschi, in collaborazione con Confcommercio Fermo sono a cura di Alessandra Ferracuti e Scocco & Gabrielli.

I Crivelli nel Fermano
Itinerari Crivelleschi nella provincia di Fermo

Fermo
Vittore Crivelli, Crocefissione, Palazzo dei Priori, Pinacoteca Comunale
Vittore Crivelli, Madonna col Bambino, Museo Diocesano
Vittore Crivelli, Pietà, Museo Diocesano
Capodarco
Vittore Crivelli, Polittico, chiesa di S. Maria
Madonna col Bambino, S. Girolamo, S. Giovanni Battista, S. Francesco, il Beato Angelo Clareno
Torre di Palme
Vittore Crivelli, Polittico, chiesa di S. Agostino
Madonna col Bambino, S. Giovanni Battista, S. Pietro, S. Paolo, S. Agostino, Cristo Risorto tra due Angeli, S. Sebastiano, S. Girolamo, S. Nicola da Tolentino, S. Caterina d’Alessandria, Gesù tra i dodici apostoli
Massa Fermana
Carlo Crivelli, Polittico, chiesa dei SS.Lorenzo, Silvestro e Ruffino
Madonna col Bambino, S. Giovanni Battista, S. Lorenzo, S. Silvestro, S. Francesco, Annunciazione, Pietà, Orazione nell'Orto, Crocefissione, Flagellazione, Resurrezione
Vittore Crivelli, Madonna della cintola e devoti*, chiesa dei SS.Lorenzo, Silvestro e Ruffino
Monsampietro Morico
Vittore Crivelli, Polittico*, S. Elpidio Morico, chiesa di S. Elpidio
Madonna adorante il bambino, S. Elpidio,
S. Sebastiano, Cristo emergente dal sepolcro
Porto San Giorgio
Madonna col Bambino, S. Pietro, S. Paolo, S. Giorgio e il drago, S. Caterina d’Alessandria, S. Girolamo, S. Antonio Abate, S. Lucia, Pietà
Sant’Elpidio a Mare
Vittore Crivelli, Polittico, Pinacoteca Civica Vittore Crivelli
Incoronazione della Vergine, S. Bonaventura, S. Giovanni Battista, S. Francesco, S. Ludovico, Cristo morto tra la Vergine Addolorata e S. Giovanni Evangelista, S. Antonio da Padova, S. Elpidio, la Maddalena, S. Bernardino, Storie del BattistaVittore Crivelli, Polittico, Pinacoteca Civica Vittore Crivelli Visitazione della Vergine a S. Elisabetta, S. Giovanni Battista, S. Francesco, Crocefissione
Vittore Crivelli, Tavoletta con Santo francescano, Pinacoteca Civica Vittore Crivelli
* in mostra a Sarnano dal 21 maggio al 6 novembre 2011

I Crivelli nel Maceratese
Itinerari Crivelleschi nella provincia di Macerata

MONTE SAN MARTINO
Carlo e Vittore Crivelli, Polittico. Madonna col Bambino in trono, S. Nicola, S. Michele Arcangelo, S. Giovanni Battista, S. Biagio. Cristo morto sorretto da due angeli, S. Giovanni Evangelista, S.Martino, S. Rocco, S. Caterina d’Alessandria. Cristo Salvatore tra gli Apostoli, Chiesa di San Martino.
Vittore Crivelli, Polittico. Madonna col Bambino in trono, S.Pietro e S.Paolo. Ecce Homo, S. Michele Arcangelo e S. Martino, Chiesa di San Martino.
Vittore Crivelli, Trittico. Madonna col Bambino, S. Martino, S. Antonio Abate. Crocifissione, Chiesa di San Martino
SAN SEVERINO MARCHE
Vittore Crivelli, Polittico. Madonna col Bambino e i SS. Severino, Giovanni Battista, Francesco e Ludovico. Pietà fra la Vergine addolorata e S. Giovanni e i SS. Maria Maddalena, Girolamo, Bernardino e Caterina d’Alessandria. Sant’Agata, S. Chiara, S. Stefano, S. Cecilia, S. Lucia, S. Bonaventura, Ultima Cena Sant’Antonio, S. Elena, S. Barbara, S. Lorenzo, S. Orsola, S. Brigida, Pinacotaca Civica “Padre Tacchi Venturi”.

Insomma una mostra che si annuncia come un evento espositivo di prima grandezza anche per la valorizzazione del patrimonio artistico, storico e culturale marchigiano così capillarmente diffuso sul territorio, valorizzazione che la mostra ha messo in moto. E anche la scelta di sedi solo apparentemente periferiche nei circuiti espositivi nazionali va letta proprio in questa direzione.
Sarnano come sede mostra infatti è significativa proprio perché si trova al centro del crocevia dell'Appennino che unisce le valli della marca camerte con quelle del fermano e dell'ascolano.
La straordinaria valenza paesaggistica, al centro di una vallata splendida ai piedi dei Sibillini, e la bellezza del centro storico, conservatosi armonico ed omogeneo, non può che aggiungere fascino ad un'occasione culturale così pregiata e originale.

AUDIOGUIDE: € 3
VISITE GUIDATE: Su prenotazione (anche visite della città) per gruppi max di 25 persone 50, in lingua straniera € 90
INFO: 800255525
SITO: www.vittorecrivelli.it.

Ufficio Stampa LR COMUNICAZIONE laura ruggieri
06 6631305 – 339 4755329 l.r.comunicazione@libero.it

Conferenza stampa venerdì 20 maggio ore 12.30

Palazzo del Popolo e sedi distaccate
Sarnano, chiesa di Santa Maria di Piazza
Monte San Martino (MC), chiesa di San Martino
ORARIO: 10.00-12.30/15.00–18.30; 24 luglio-28 agosto aperta anche 21.30-23.00 chiusa lunedì mattina (non festivi)
BIGLIETTO: intero per tutte le sedi € 9; ridotto € 6; per gruppi € 5; scuole € 3
(il biglietto dà diritto a sconti del 10% in hotel, ristoranti e negozi convenzionati)

IN ARCHIVIO [3]
Vittore Crivelli
dal 28/7/2011 al 5/11/2011

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