Associazione Culturale compagnia di Valfre'
Torino
via Accademia delle Scienze, 11
327 7679688

Maxo della Rocca
dal 26/5/2011 al 4/6/2011
mart-dom dalle ore 10.30 alle 13 e dalle ore 15 alle 19, ven e sab chiusura ore 21. Chiuso lun mattina
342 0929640

Segnalato da

Daniela Accorsi




 
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26/5/2011

Maxo della Rocca

Associazione Culturale compagnia di Valfre', Torino

Mutazione. Ideatore del Suturismo, l'artista fonda il concetto suturista legandolo all'emisfero empirico dell'uomo.


comunicato stampa

A cura di Daniela Accorsi

Mostra d’Arte Contemporanea dal 27 maggio al 05 giugno 2011

All’interno della prestigiosa Sala Valfrè il pubblico viene accolto e sorpreso da sculture marmoree monumentali di estremo fascino ed eleganza che evocano l’arte classica michelangiolesca in chiave contemporanea. Fra le molte opere presenti incontriamo “ Omada” , di suggestivo impatto visivo e di alto livello tecnico, l’interessante concetto offre il presupposto per riflettere sulla mutazione delle generazioni e dei tempi e “ Fatum” , l’imponente mano di Dio scolpita sul marmo di Carrara che segna il Destino , il compito affidato ad ognuno di noi. Sono visibili anche interessanti opere realizzate in metallo e altro materiale, proseguendo la mostra scopriamo che Maxo attraverso le sue pitture comunica un Concetto che lui chiama Suturismo , un’Arte da lui definibile “Psichiatrica” e di contenuti a codici geometrici.
Dott.ssa Daniela Accorsi

In ultimo, la Dott.ssa Sabrina Falzone, Crica d’Arte riassume il lavoro del maestro, scrivendo: "Nel preludio alla vita l’arte scultorea di Maxo indaga la complessità dell’universo antropico mediante una ricerca formale raffinata e caparbia, che si esprime nella tensione del soggetto rappresentato. Tale trazione, seppure impercettibile, si rende manifesta nella produzione in marmo, dove la solidità dell’immagine iconografica è posta in dialogo con la natura intellettuale della sua indagine. Come enigmatiche creature dell’intelletto, le sculture marmoree di Maxo nascono dall’abilità dell’autore di dominare la pietra attraverso un metodo di lavoro preciso ed accurato, che rivela la sua sapienza tecnico-esecutiva, maturata nel tempo da autodidatta. La perizia tecnica, suggerita da un’analisi formale che rivive nell’intransigenza del marmo, evoca l’eco artistica dei più celebri maestri della scultura italiana da Michelangelo a Bernini, dove l’eredità del primo si palesa in “Ricerca della forma” nel ricordo dei prigioni michelangioleschi e quella del secondo si visualizza nell’opera “Psiche senza amore” che offre una suggestiva e vibrante rivisitazione dell’“Ermafrodita dormiente”, oggi conservato al Louvre.

Nel passaggio dal marmo all’acciaio si verifica un cambiamento repentino del registro stilistico che lascia la via delle ricognizioni estetiche per arricchirsi di simboli e significati pregnanti, correlati ad una denuncia dell’artista verso le costrizioni a cui è sottoposto l’uomo nella realtà contemporanea. In tale contesto gabbie e catene rappresentano i condizionamenti etici, politici e culturali che la nostra società impone e dai quali non esiste via d’uscita. La vita quotidiana diventa prigione dello spirito, l’ergastolo della mente. Ideatore del Suturismo, Maxo fonda il concetto suturista legandolo all’emisfero empirico dell’uomo. Tale neologismo funge da cerniera tra l’essere e l’esperienza sensibile, sottolineando in modo particolare il dualismo tra interiorità e apparenza in un precario equilibrio tra se stesso e l’“altro”

Per informazioni tel al numero 3490835876

L’Associazione Culturale Compagnia di Valfré

Inaugurazione venerdì 27 maggio 2011 dalle ore 18

Associazione Culturale Compagnia di Valfré
Via Accademia delle Scienze 11
Dal martedì alla domenica dalle ore 10.30 alle 13.00 e dalle ore 15.00 alle 19.00 venerdì-sabato chiusura ore 21.00
Chiuso lunedì mattina
Ingresso gratuito

IN ARCHIVIO [3]
Sandra Coluccia
dal 25/11/2011 al 26/11/2011

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