Diverse sedi
Genova

Festival internazionale di poesia di Genova
dal 7/6/2011 al 18/6/2011
010 541942
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Segnalato da

Ufficio Stampa Festival Carla Anselmi




 
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7/6/2011

Festival internazionale di poesia di Genova

Diverse sedi, Genova

Tabula rasa. Dal 1995 il Festival attira ogni anno nel capoluogo ligure i piu' importanti poeti del mondo e una folla di appassionati. Si parte l'8 giugno dal Faro di Portofono con una staffetta di poesia e arte dal tramonto fino a notte, inoltre, lungo il percorso che dalla piazzetta di Portofino porta al faro saranno esposte le poesie dei poeti e performer che hanno partecipato, nel corso di questi 17 anni al Festival.


comunicato stampa

Hanno fatto tabula rasa. E non si fermano.
L'esercito d'ombra degli ignoranti e fieri di esserlo, dei ministri della cultura evanescenti, dei consulenti dalle idee devastanti, degli intellettuali da talk show, dei rintronati da happy hour, degli analfabeti di ritorno, degli ossessionati dal politically correct, degli assetati di potere, dei frustrati incattiviti, ha fatto tabula rasa, riempiendo di sabbia gli ingranaggi mentali ed emotivi di moltitudini di persone.
Certo è che al brodo di coltura ottimale per rafforzare e propagare questi virus ci si arriva anche tagliando le spese per la cultura dell'80% mentre Germania e molti altri Paesi europei le aumentano fino al 10%.

C'era qualcuno che quando sentiva la parola "cultura" metteva mano alla pistola. Ora siamo attorniati da persone che quando la sentono sparano direttamente.
Siamo a un bivio: o alziamo le mani e ci arrendiamo e magari emigriamo in qualche Paese per poter continuare a produrre e divulgare arte e cultura, oppure restiamo qui mantenendo la posizione pensando che "ha da passa' 'a nuttata" e non può andare peggio di così. Solo che questo lo si diceva anche gli anni scorsi...

UN FARO PER ILLUMINARE LA RICOSTRUZIONE POETICA DELL'UNIVERSO

Con questa iniziativa altamente simbolica e dai forti richiami letterari, Progetto Geum collabora al 17° Festival Internazionale di Poesia, volendo contribuire a mettere in luce i poeti provenienti da tutto il mondo.

La suggestiva sosta nel punto ristoro del faro di Portofino è conosciuta da viaggiatori, poeti, innamorati, turisti, sognatori e personaggi d’ogni parte del pianeta. Quel luogo incantato sul declivio del promontorio diventerà per una sera, dal tramonto fino a notte, palcoscenico della poesia con la complicità d’un mare mirabile, degli uccelli marini che talvolta picchiano contro i vetri del faro.

Inutile dire che un faro è già di per sé fonte d’ispirazione primaria per i poeti sensibili alla tematica della luce, a quella del mare, alla metafisica del paesaggio. “Che si manda al faro?”, si chiede uno dei personaggi di Virginia Woolf nel romanzo più poetico di tutti i tempi To the Lighthouse. Noi, al faro, alla cosiddetta “casa della luce”, inviamo la grande poesia. Ma questa iniziativa è in divenire. La consideriamo, infatti, solo un punto di partenza nella Ricostruzione poetica dell’universo, poiché siamo certi che il raggio del faro di Portofino illuminerà altre parti del mondo, altri mari, altri porti per chi vorrà lasciarsi penetrare dalla sua luce. Lungo il percorso che dalla famosa piazzetta di Portofino porta fino al faro (circa venti minuti, a piedi), saranno esposte poesie dei poeti e performer che hanno partecipato, nel corso di questi diciassette anni, al Festival Internazionale di Poesia di Genova.

La partecipazione è gratuita, vi aspettiamo numerosi.

IL PROGETTO S-VOLTA CELESTE AL 17° FESTIVAL INTERNAZIONALE DI POESIA

Nell'ambito del 17° Festival Internazionale di Poesia, che avrà luogo a Genova dal 9 al 19 giugno, saranno consegnate le stelle di S-Volta Celeste a poeti e artisti provenienti da tutto il mondo.

S-Volta Celeste è un progetto dell’artista Valter Boj, realizzato nell’arco di tre anni con la produzione di 150.000 stelle eseguite in argilla e dipinte in ossido di cobalto. Ognuna di esse è opera unica dell’artista.

Sono coinvolti nel progetto l’artista-poeta Claudio Pozzani, il maestro Gian Piero Reverberi e l’artista poeta-performance americano John Giorno (http://www.johngiorno.com)
 Il progetto è internazionale con installazioni poesie dipinti musica che ha visto i 4 artisti impegnati per un percorso di 4 anni nelle città più importanti del mondo.

Le stelle, pezzi unici e con ben tre cotture, verranno consegnate a Samba Diabare Samb, ultimo esponente vivente dei griots e più grande poeta e cantante senegalese e nominato dall''Unesco "Tesoro culturale vivente", e inoltre, fra gli altri, a Sebastian 23 (Germania), Simona Popescu (Romania), Nicola Frangione (Italia) e Seher Cakir (Turchia/Austria), Nikola Madzirov (Macedonia), Maite Dono (Spagna), Lone Horslev (Danimarca), Fassli Haliti (Albania), Stephan Wieszner (Germania), William Wall (Irlanda), Claude Helft (Francia), Gabriella Sica (Italia), Johanna Vehno (Finlandia), Kevin Craft (USA) e Nicole Renaud (Francia).

Un viaggio nell’Italia dei dialetti
Quanti sono i dialetti italiani? Ottomila, quanti i comuni d’Italia? Venti, quante le regioni?

Nessuno può dirlo. Una cosa è certa, la carta dei dialetti italiani non coincide, o coincide solo in parte, con quella politica e amministrativa. E i confini tra un dialetto e l’altro non sono che linee ideali che uniscono fenomeni linguistici simili. Così, si può parlare di una classificazione in cinque grandi famiglie: i dialetti settentrionali (a loro volta suddivisi in dialetti nordoccidentali e veneti); i dialetti centro-meridionali (con tre sottofamiglie, mediana, intermedia, estrema); i dialetti toscani (da cui ha avuto origine la lingua nazionale); il sardo e il ladino (che hanno una loro spiccata identità linguistica); per non dire delle numerose minoranze etnolinguistiche. Una maggioranza di minoranze, si è detto. Un patrimonio probabilmente unico nel mondo occidentale: da difendere, ma anche da rilanciare e da rivitalizzare, come stanno facendo in questi ultimi anni tanti poeti, tanti personaggi dello spettacolo, tanti gruppi giovanili da Nord a Sud. E più si diffonde, come è giusto, l’italiano, più si guarda al dialetto non come limite, ma come una risorsa in più da spendere nel mondo globale e multiculturale.

Con la partecipazione tra gli altri di Matteo Merli, di Luca Morino dei Mau-Mau, di Mauro Ermanno Giovanardi, ex dei La Crus, della poetessa di Sirmione Franca Grisoni, del gruppo di pizzica Antidotum Tarantulae e di ospiti a sorpresa, vuol essere un viaggio-spettacolo nell’Italia dei dialetti, un caleidoscopio colorato attraverso il quale rendersi conto della varietà linguistica del nostro paese; vuol presentare un campione, parzialissimo, di questa realtà multiforme; vuol fare ascoltare i suoni dell’Italia linguistica, attraverso la poesia, il racconto, il canto, la musica. E soprattutto far capire che dialetto e lingua non sono fenomeni contrapposti; che la molteplicità, la varietà, la vitalità dei dialetti italiani sono non soltanto l’altra faccia, ma una parte integrante della storia dell’Italia unita.
Lorenzo Coveri

Programma completo su
http://www.festivalpoesia.org

Info: Redazione Musei Comune di Genova museiredazione@comune.genova.it

Ufficio Stampa Festival Carla Anselmi tel 010 541942 fax 010 541942
info@festivalpoesia.org

Inaugurazione 8 giugno ore 17.30
Punto di ristoro del faro di Portofino

Diverse sedi, Genova

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