Museo Pecci Milano
Milano
Ripa di Porta Ticinese, 113
0574 531828 FAX 0574 531901
WEB
Andrea Martinelli
dal 12/6/2011 al 28/7/2011
mart-sab 15-19

Segnalato da

Ufficio Stampa Centro Pecci



approfondimenti

Andrea Martinelli



 
calendario eventi  :: 




12/6/2011

Andrea Martinelli

Museo Pecci Milano, Milano

Presente! Martinelli porta avanti nelle suoi dipinti una serie di tematiche che si reiterano con continuita': la figura umana e il volto, con cui crea un anonimo pantheon. La retrospettiva e' incentrata sugli ultimi 10 anni di lavoro, presenta una trentina di grandi lavori su tela e documenta anche il disegno, matrice di tutto il suo lavoro. La mostra e' un'iniziativa promossa dal Padiglione Italia alla 54' Biennale di Venezia.


comunicato stampa

Non bisogna temere la lentezza. La lentezza è uno dei valori che l’uomo deve saper riconquistare. Lentezza significa aver voglia di capire e noi tutti dobbiamo sentire il bisogno di capire. Solo così possiamo rinascere.
(Andrea Martinelli)

Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, in continuità con la serie di mostre personali dedicate agli artisti nati negli anni Sessanta, Loris Cecchini, Paolo Canevari e Michael Lin, propone, una mostra personale di Andrea Martinelli, tra gli artisti invitati al Padiglione Italia dal curatore Vittorio Sgarbi, forse il più discusso e singolare rappresentante della nuova pittura nata negli anni Novanta in Italia. La mostra presentata presso il Museo Pecci Milano è un’iniziativa promossa dal Padiglione Italia alla 54° Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia in occasione del 150° dell'Unità d'Italia, a cura di Vittorio Sgarbi.

Pittore originale nell’attuale panorama italiano, Andrea Martinelli ha un’idea inedita della contemporaneità che porta avanti nelle sue opere con una serie di tematiche che si reiterano con continuità: la figura umana e il volto, con cui crea un nuovo anonimo pantheon della modernità.

Martinelli, allo stesso tempo, è capace di rimanere all’interno del flusso della grande tradizione storico-artistica, a prima vista i suoi quadri stupiscono per la sua grande abilità tecnica nella pittura e nel disegno, e abile a intercettare l’essenza di una rinnovata necessità di raffigurazione dell’umanità nel nostro tempo. Principalmente i suoi ritratti, che occupano quasi interamente la tela, emergono da un fondo neutro e opalescente in cui non sono riconoscibili ambienti di vita come in molta ritrattistica rinascimentale e sono assimilabili a molta fotografia contemporanea. Anche se rispetto a questa l’atmosfera è meno algida e marcata da un’assenza di distanza. L’artista, infatti, è in empatia con i suoi soggetti così come con la realtà, tanto che non può essere annoverato nella corrente iperrealista ma piuttosto in quella nuova scena che sta affermandosi a livello internazionale in cui le tecniche tradizionali sono controbilanciate da visioni contemporanee.

Il titolo di questa prima mostra retrospettiva incentrata sugli ultimi dieci anni di lavoro, Presente! riprende una usuale formula di risposta ad un appello e vuole rimarcare, nella sua ambiguità, la partecipazione dell’artista alla scena artistica di oggi oltre a evocare la chiamata diretta delle figure ritratte nei suoi dipinti e riunite tutte insieme per quest’occasione.
Dopo un esordio di chiara matrice espressionista, nell’ultimo decennio i dipinti di Martinelli hanno raggiunto un forte realismo esistenziale che lo rende interprete di una fisiognomica che supera i caratteri del singolo per aprirsi al valore ideale e universale dell’uomo.

La mostra, oltre a presentare una trentina di grandi lavori su tela tra cui alcuni realizzati per l’occasione, documenterà ampiamente anche l’aspetto del disegno, matrice di tutto il suo lavoro, oltre al materiale iconografico e di lavoro da cui l’artista inizia il suo processo creativo prima di giungere alla tele di grandi dimensioni.
A testimoniare l’aspetto intimistico e l’atmosfera quasi monacale in cui Martinelli opera saranno presenti in mostra anche le fotografie recentemente scattate dal fotografo Gianni Berengo Gardin e un documentario girato per la regia di Elisabetta Sgarbi.

Accompagnerà la mostra un libro monografico, edito dal Gruppo Editoriale di Prato, in cui sarà ripercorsa l’intera produzione pittorica degli ultimi anni, oltre a un nutrito corpus di disegni. Nella monografia oltre ai testi di Vittorio Sgarbi ed Edoardo Nesi, a quello del curatore e a una breve un’antologia critica, saranno pubblicate anche le foto di Gianni Berengo Gardin.

Biografia dell’artista
Nato a Prato il 12 marzo 1965, dove vive e lavora. Dopo essersi diplomato all’Istituto d’arte di Porta Romana di Firenze, vince il “Premio Tito Conti”, con il quale l’Accademia delle Arti del Disegno gli assegna, come borsa di studio, un prestigioso studio in piazza Donatello a Firenze. Dal 1992 al 1993 lavora ad una serie di grandi carte dipinte, dal titolo “Senescenze”, che attirano l’attenzione del critico e storico dell’arte Giovanni Testori. Nel dicembre del 1993 le sale dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze ospitano la mostra “Senescenze - opere 1992-1993”, con un saggio in catalogo di Maurizio Cecchetti. La mostra continua a Milano alla Compagnia del Disegno, con un saggio anche di Enzo Fabiani. Alcune di queste opere figurano alla rassegna “Venti Pittori in Italia”, curata da Marco Goldin, ospitata in spazi museali e privati, fra i molti: Palazzo Sarcinelli a Conegliano Veneto, galleria Bergamini a Milano e galleria Forni a Bologna.

Il 1997 è l’anno di due importanti personali, che si terranno a Milano alla Compagnia del disegno e a Torino alla galleria Davico, con presentazione in catalogo di Marco Vallora. È invitato alla mostra “Ritratti a Testori”, curatela di Marco Goldin, in catalogo saggi di: Giovanni Raboni, Luca Doninelli, Marco Vallora e Giorgio Soavi. Sempre nello stesso anno gli viene conferito il XXXVII Premio Suzzara. Nel 1998 è invitato a: “Il nuovo ritratto in Italia”, allo Spazio Consolo di Milano, per la cura di Alessandro Riva. Alla galleria Poggiali e Forconi ordinata da Vittorio Sgarbi personale con lavori recenti. Presente alla Quadriennale di Roma, riceve il premio acquisto dalla Camera dei Deputati da una commissione presieduta da Luciano Violante e coordinata da Vittorio Sgarbi. Del 1999 la personale di disegni alla galleria dell’Incisione di Brescia con saggio di Franco Fanelli. È invitato da Marco Goldin alla mostra: “Sulla pittura - artisti italiani sotto i quarant’anni” a Palazzo Sarcinelli di Conegliano Veneto.

Personale al Palazzo del Parlamento Europeo di Strasburgo, 2001, a cura di Vittorio Sgarbi che firma anche il saggio in catalogo. Nello stesso anno personale alla galerie Le Point di Montecarlo, saggio di Gilbert Lascault; gli viene assegnato il riconoscimento “Le Muse”, al XXXV Premio Internazionale, in Palazzo Vecchio a Firenze; è invitato con una personale alla Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Ciampino, a cura di Tiziana D’Acchille e testi di Marco Di Capua e Vittorio Sgarbi. Ancora all’estero al Frissiras Museum di Atene antologica, nel mese di aprile del 2002, con testi di Edward Lucie Smith e Manos Stefanidis. Del 2003 personale “Un certo sguardo” alla Montrasio Arte di Milano, in catalogo saggi di Carlo Castellaneta e Flaminio Gualdoni, nell’occasione viene eseguita un’incisione accompagnata da una poesia di Alda Merini, parallelamente alla Compagnia del disegno personale di opere grafiche presentata da Flavio Arensi. Alessandro Riva lo invita alla mostra “Italian Factory – La nuova scena artistica italiana” nel contesto della L Biennale di Venezia.

Del 2004 la partecipazione alla mostra itinerante a cura di Vittorio Sgarbi “La ricerca dell’identità”, a Cagliari, Palermo e Ascoli Piceno. Nell’ottobre del 2004 è stato nominato membro dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze. Nel 2005 è invitato alla mostra “Il ritratto interiore” al Museo Archeologico di Aosta e a Torino (“Il male. Esercizi di pittura crudele”) con la curatela di Vittorio Sgarbi. Edward Lucie Smith lo invita alla mostra “What is realism?” alla Albemarle Gallery di Londra. È stato inoltre invitato alla II Biennale d’arte di Pechino. Nello stesso anno la personale “Il volto e l’ombra” al Museo della Permanente di Milano (a cura di F. Arensi e R. Montrasio). Nel marzo 2006 la mostra “Il volto e l’ombra” viene allestita alla Fondazione Rustin ad Anversa e ad Aprile al Museo Frisia di Amsterdam.

L’anno successivo la personale, “Relazioni possibili”, a cura di Ruggero Montrasio e Fabrizio Moretti presso la Montrasio Arte di Milano (testi in catalogo di Antonio Natali e Walter Schonenberger). In questi ultimi anni partecipa, inoltre, a numerose collettive tra cui “Arte Italiana 1968-2007. Pittura”, a cura di Maurizio Sciaccaluga a Palazzo Reale, Milano e “Italiana Genius Now”, a cura di Marco Bazzini, che viene presentata in sei capitali del sud est asiatico.
Nel 2010 partecipa alla IV Edizione del Premio Agenore Fabbri, promosso dalla Fondazione VAF presso la Stadtgalerie di Kiel.

Con il contributo di Provincia di Prato | Camera di Commercio Prato
Promossa da Regione Toscana |Comune di Prato | Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci – Prato
Organizzata da Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci – Prato

Ufficio stampa Centro Pecci
Silvia Bacci, s.bacci@centropecci.it
Ivan Aiazzi, i.aiazzi@centropecci.it
Tel. + 39 0574 531828 | Fax +39 0574 531901

Ufficio Stampa nazionale
Studio Pesci di Federico Palazzoli
via San Vitale 27, 40125 Bologna Tel. + 39 051 269267 | Fax + 39 051 2960748 info@studiopesci.it

Inaugurazione lunedì 13 giugno ore 19

Museo Pecci Milano
Ripa di Porta Ticinese 113, Milano
Orari: da martedì a sabato, ore 15 – 19
Ingresso libero

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