A mettere in crisi una fragile armonia familiare, evidentemente basata sulla sopportazione piu' che sull'accettazione dell'altro, e' l'occasione di un pranzo di nozze, un evento che dovrebbe essere solo festoso e fraterno e che si rivela invece tetro e fratricida.
di Bertold Brecht
con
Enzo Biscardi
Pierluigi Durin
Daniela Fornari
Emanuele Gabardi
Antonio Grazioli
Fabrizio Martorelli
Cinzia Rodini
Elena Sallustio
Sara Zoccoli
Regia di
Massimo de Vita
6 - 7 - 8 - 9 dicembre ore 21
Ingresso Euro 7.50
Info: 02.2553200
In questo testo brechtiano, scritto nel 1930, la critica all'istituzione familiare non è solo comportamentale e psicologica: è ideologica. Il mondo della famiglia viene posto in crisi a partire dai risentimenti che sostanziano le relazioni fra parenti, con tutto il contorno di falsità , ambiguità e comodi compromessi che intessono i rapporti fra parenti, amici e conoscenti.
A mettere in crisi una fragile armonia familiare, evidentemente basata sulla sopportazione più che sull'accettazione dell'altro, è l'occasione di un pranzo di nozze, un evento che dovrebbe essere solo festoso e fraterno e che si rivela invece tetro e fratricida.
Ciascuno si muove prigioniero, volente o nolente, nel proprio bozzolo di egoismo, nella propria scelta di non voler considerare gli altri, nella propria visione di un mondo in cui il prossimo è un nemico. Ed è con questi limiti umani che alla fine - nella finzione teatrale come nella vita - vince il caos. E la casa, non solo simbolicamente, va lentamente in rovina.
La casa del Teatro Officina
via S. Elembardo 2. Milano