Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali (Collegio romano)
Roma
via del Collegio Romano, 27
06 67231
WEB
Lavoro di donna
dal 12/6/2011 al 16/10/2011
merc 9,30-17, lun, mar, gio e ven su appuntamento. Convegno 9-19,30
06 6797877
WEB
Segnalato da

Anna Villa




 
calendario eventi  :: 




12/6/2011

Lavoro di donna

Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali (Collegio romano), Roma

Tra necessita' e virtu' chiaroscuri del lavoro femminile. Immagini della Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte dal 1861 al 2011. Opere che riguardano i lavori legati alla terra, ma anche di sarte, ricamatrici, modiste, balie... Una sezione e' dedicata alle libere professioni, ai mestieri scomparsi, alle donne e lo sport. Tra i dipinti esposti molti di pittori macchiaioli, inoltre fotografie storiche e opere di donne artiste: Mirella Bentivoglio, la futurista Benedetta, Carla Accardi, Titina Maselli, Vanessa Beecroft, per citarne alcune. Il 13 giugno convegno dal titolo 'Il lavoro femminile, un filo lungo 150 anni di storia'.


comunicato stampa

a cura di Ida Barberio
Ideazione: Francesca Boccini, Maria Concetta Petrollo Pagliarani

Lunedì 13 giugno alle ore 12.30, nella Sala della Crociera del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in via del Collegio Romano n. 27, nell'ambito dell'iniziativa L'Unità delle donne. Centocinquanta anni di lavoro femminile in Italia si inaugura la mostra Lavoro di donna. Tra necessità e e virtù chiaroscuri del lavoro femminile. 150 anni di immagini della Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte presentata da Ida Barberio. L'inaugurazione avviene in occasione del convegno L'Unità delle donne. Centocinquanta anni di lavoro femminile in Italia. Costruire la società. Il lavoro delle donne nei 150 anni dell'Unità d'Italia. Farsi spazio nella storia, nella società, nella cultura introdotto dalla Direttrice della Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte Maria Concetta Petrollo Pagliarani.

L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. Il lavoro delle donne ha contribuito a crearla. Da questa idea nasce il progetto che prevede un convegno, una mostra e una serie di seminari tematici per festeggiare il Centocinquantesimo ricostruendo la storia dei lavori delle donne riproponendo una cronolgia. Un lungo viaggio, che parte dai mestieri che sono scomparsi quasi del tutto (la balia, la modista, la bustaia, la mondina) e considera quelli che si pongono in posizione subordinata rispetto al lavoro degli uomini (la dattilografa, la segretaria, la commessa, la maestra, l'infermiera, l'attrice) arrivando fino alle professioni più nuove o che hanno ricoperto con abiti contemporanei mestieri più antichi (la velina, la conduttrice di varietà, l'animatrice di discoteca, la maga e la cartomante televisiva).

L' esposizione bibliografica che raccoglie materiali che vanno dal 1861 al 2011 presenta opere che riguardano i lavori legati alla terra, ma anche le sarte, le ricamatrici, le modiste, le balie, le bambinaie, le lavandaie, le stiratrici, le operaie, le crocerossine, le infermiere, le impiegate, le venditrici. Una sezione è dedicata alle libere professioni, ai mestieri scomparsi, alle donne e lo sport. Un'altra sezione riguarda la creatività femminile e le figure emergenti, da Anna Banti a Matilde Serao, le attrici da Eleonora Duse a Irma Gramatica Un'ultima sezione approfondisce il tema dell'umorismo.

Interscambiabilità, contemporaneità, mancanza di specializzazione: questo caratterizza il lavoro delle donne specialmente quando si parla di quell’Italia agricola e pastorale che di fatto, a rivoluzione industriale avvenuta, occupava ancora la grandissima parte dei lavoratori e delle lavoratrici italiane fino agli anni ’50.
Come si potrà notare ciò è riflesso nella vasta produzione artistica, specialmente pittorica. Numerosissime sono le opere di pittori (molti i macchiaioli) che ritraggono donne addette ai più svariati lavori legati alla terra, per lo più scomparsi perché soppiantati dalle macchine agricole.
Tra le opere di pregio esposte: una “donna con buoi” di Marcello Dudovich, “il raccolto delle castagne” di Augusto Majani, entrambi in Novissima, raffinata pubblicazione periodica italiana alla quale collaborarono i maggiori artisti, tre stampe appartenenti alla collezione Lanciani, due delle quali litografie del paesaggista inglese Arthur John Strutt, e un’acquaforte incisa da Parboni e Poggioli su disegno di Carlo Labruzzi.

Quando le donne, dando prova come sempre di estrema adattabilità e flessibilità, sono servite a sostituire gli uomini in tempo di guerra o comunque quando c’è stato bisogno del loro lavoro, si sono trasformate di volta in volta in operaie, impiegate, maestre, infermiere.
In linea di massima, vuoi per un progressivo cambiamento dell’espressione artistica da verista o comunque figurativa, ad astratta, vuoi perché tali professioni ispiravano in misura minore la creatività artistica, scarseggiano rappresentazioni di questi lavori. L’arte, in questo caso è stata spesso soppiantata dalla fotografia. Due vetrine infatti sono dedicate a fotografie presenti in volumi della BiASA.

Le operaie, le impiegate, le donne impegnate sempre di più nelle varie professioni vengono dunque meno raffigurate dagli artisti, ma con il Novecento si comincia finalmente ad assistere ad una sorta di liberazione della creatività femminile: si è deciso infatti di dedicare alcune teche alle donne artiste: Mirella Bentivoglio, la futurista Benedetta, Pasquarosa, Titina Maselli, Vanessa Beecroft per citarne alcune.

L’intento di questa mostra è di offrire uno sguardo veloce, necessariamente parziale, tra visibilità ed esclusione, tra cancellazione e riconoscimento, sulla presenza femminile nel panorama dell’arte italiana dalla seconda metà dell’Ottocento ad oggi: dalle paesaggiste degli ultimi decenni dell’Ottocento, alle futuriste impegnate ad esplorare i settori espressivi più diversi, dalle numerose pittrici attive nell’ associazionismo artistico femminile del ventennio fascista alla “Scuola Romana” di Antonietta Raphael, dal Gruppo “ Forma 1” di Carla Accardi alla “Scuola di Piazza del Popolo” di Giosetta Fioroni e Titina Maselli, dalle ricerche sul linguaggio di Mirella Bentivoglio, fino alla attuale solida presenza di artiste ai massimi livelli del panorama internazionale, quali Vanessa Beecroft e Monica Bonvicini.

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Convegno

Lunedì 13 giugno alle ore 9.00, nella Sala della Crociera del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in via del Collegio Romano n. 27, si apre il convegno Il lavoro femminile, un filo lungo 150 anni di storia nell'ambito del progetto L'Unità delle donne. Centocinquanta anni di lavoro femminile in Italia. che intende celebrare i Centocinquanta anni dell'Unità d'Italia rendendo omaggio al lavoro delle donne. L'iniziativa. si articola in tre parti: Costruire la società;. Il lavoro delle donne nei 150 anni dell'Unità d'Italia. e Farsi spazio nella storia, nella società, nella cultura.

Il convegno, diviso in due sezioni, una mattutina che si apre alle 10.00, e una pomeridiana che inizia alle ore 14.30, ricostruisce la storia dei lavori delle donne cercando di fare emergere le problematiche connesse all'affermazione dell'identità femminile nella storia, nella società, nella cultura. Nella mattinata, dopo i saluti istituzionali e l'introduzione della Direttrice della Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte Maria Concetta Petrollo, sono previsti gli interventi della Facoltà di Sociologia dell'Università di Roma Tre, dell'Ires CGIL e della Società Italiana delle Storiche.

Nel pomeriggio la discussione continuerà nella tavola rotonda insieme alle Associazioni che hanno aderito al progetto fra cui l'Udi Nazionale, la Federcasalinghe e le curatrici dei quattordici seminari di approfondimento che saranno articolati nel territorio da settembre a dicembre 2011. Le iniziative coinvolgono enti quali l'Ires, l'Inail, l'Agenzia Europea di Bilbao, la Casa delle Letterature, la Provincia di Roma, l'Università di Roma Tre e alcuni fra i più importanti Istituti dell'Amministrazione centrale e periferica del Mibac.

Alle ore 12.30, Ida Barberio presenta la mostra bibliografica Lavoro di donna: Tra necessità e virtù. Chiaroscuri del lavoro femminile. 150 anni di immagini della Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte. Le conclusioni del convegno, previste per le ore 18.00, saranno tratte da Francesca Boccini che presiederà anche i lavori della sessione mattutina. Alle ore 18.00 è prevista la performance di Elena Somarè Mondine, ninnananne e altro in fischio melodico.

Il programma dell'iniziativa ha inizio:alle ore 9.00 con la registrazione dei partecipanti, alle 9.30 è in programma una performance di Elena Somarè e Dale Zaccaria, a cui farà seguito il video di Agnese Trocchi : Elio Pagliarani Il ritmatore della Siemens ; alle 9,40 sono previsti i saluti delle autorità: Maurizio Fallace, Direttore Generale per le Biblioteche, gli Istituti Culturali e il Diritto d'Autore,; Antonio Napolitano, Inail, Direzione Regionale Lazio; Giuseppe Maturani, Presidente del Consiglio Provinciale di Roma.

La sessione inizia alle ore 10.00: Costruire la società. Il lavoro della donna nei 150 anni dell'Unità d'Italia, Introduce Maria Concetta Petrollo, Direttrice della Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte. Presiede Francesca Boccini, Presidente Associazione Culturale Vento di Tramontana; alle ore 10.10 Simona Lunadei, Società Italiana delle Storiche, ore 10.40 Giovanna Altieri, Ires CGIL, ore 11.10: Maria Luisa Maniscalco, Università degli Studi di Roma Tre. Dalle ore 11.30 alle 12.30 ci sarà un dibattito. Alle 12.30 Ida Barberio, insieme a Elena Lodovica Petrina, presenta l'esposizione bibliografica Lavoro di donna. Tra necessità e virtù,. chiaroscuri del lavoro femminile. 150 anni di immagini della Biblioteca Archeologica e Storia dell'Arte. Seguirà una colazione di lavoro.

La sessione pomeridiana Farsi spazio nella storia, nella società, nella cultura riprende alle ore 14.30 con il video di Ton Van Zantvoort A Blooming Business. Alle ore 15.00 si apre la tavola rotonda coordinata da Francesca Grosso con interventi di Raffaella Baraldi, Associazione Lei Può; Simonetta Buttò e Rosanna De Longis, Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea; Gisella Capponi e Laura D'Agostino, Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro; Maria Concetta Cassata, Diritto D'Autore del MiBAC; Mariangela De Togni, Istituto Suore Orsoline; Maria Ida Gaeta, Casa delle Letterature; Barbara Martusciello. Art a part of cult(ure); Giovanna Napolitano, Associazione Il Piacere di Leggere; Alessandra Carmen Rocco, Antica Sartoria Rom; Federica Rossi Gasparrini, Federcasalinghe; Valentina Sonzini, UDI, Sede Nazionale; Maria Vittoria Tolazzi, Associazione Mondi a Confronto.

L'ultima parte del convegno, dal titolo Per finire, per aprire: Esperirenze dal mondo del precariato, è affidata alle voci di Giorgia Galanti, Maria Vittoria Proietti e Agnese Trocchi. Alle ore 17.30 sono previste le conclusioni dell'incontro con Francesca Boccini, Presidente dell'Associzione culturale Vento di Tramontana; alle ore 18.00 Elena Somarè è la protagonista di Mondine, ninnananne e altro in fischio melodico.

Inaugurazione 13 giugno ore 12,30

Sala della Crociera
via del Collegio Romano 27 Roma
Orari: mercoledì ore 9,30 - 17,00
Lunedì, Martedì, Giovedì e Venerdì su appuntamento
Ingresso libero

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