Foro Boario
Modena
via Bono da Nonantola
059 239888
WEB
Alberto Giacometti e Max Ernst
dal 7/12/2002 al 23/2/2003

Segnalato da

Hurstel Roberta




 
calendario eventi  :: 




7/12/2002

Alberto Giacometti e Max Ernst

Foro Boario, Modena

Surrealismo e oltre nella Collezione Guggenheim. Un percorso che unisce per la prima volta le opere di due maestri presenti nella collezione della Fondazione Solomon R. Guggenheim, insieme ad importanti opere degli altri protagonisti del movimento surrealista. Nello spazio appena restaurato del Foro Boario, Luca Massimo Barbero ha ideato questo stimolante ed inedito percorso di confronto tra i grandi protagonisti di una stagione creativa e il loro rapporto con Peggy Guggenheim.


comunicato stampa

SURREALISMO E OLTRE NELLA COLLEZIONE GUGGENHEIM

Dall’8 Dicembre 2002 al 23 Febbraio 2003, La Fondazione Cassa di Risparmio di Modena presenta al Foro Boario di Modena, in collaborazione con la Collezione Peggy Guggenheim, la mostra Alberto Giacometti e Max Ernst: Surrealismo e oltre nella Collezione Guggenheim, curata da Luca Massimo Barbero, Associate Curator della Collezione Peggy Guggenheim. Si tratta di un percorso che unisce per la prima volta le opere di due maestri presenti nella collezione della Fondazione Solomon R. Guggenheim, insieme ad importanti opere degli altri protagonisti del movimento surrealista. Nello spazio appena restaurato del Foro Boario, Luca Massimo Barbero ha ideato questo stimolante ed inedito percorso di confronto tra i grandi protagonisti di una stagione creativa e il loro rapporto con Peggy Guggenheim.

Questa mostra rappresenta per la prima volta la raccolta di opere di due artisti, protagonisti del Surrealismo, sia della collezione creata da Peggy Guggenheim sia delle opere del Solomon R. Guggenheim Museum, raccontando opera dopo opera il sodalizio che la mecenate ebbe con entrambi gli artisti ed anche con i protagonisti del movimento che scandalizzò ed affascinò il mondo intero per la sua spregiudicatezza ed originalità. Nel 1935 Alberto Giacometti e Max Ernst s’incontrano più volte nei loro atelier per discutere di scultura e della corrente artistica internazionale del surrealismo. Questo confronto tra lo scultore svizzero ed il, fino ad allora, pittore tedesco creerà un legame unico e creativo. Da li a poco, un altro elemento li farà virtualmente incontrare, si tratta dell’interesse particolare che la collezionista e gallerista Peggy Guggenheim prova per il loro lavoro e per le loro forti personalità tanto da legarsi in matrimonio con Max Ernst.

Per illustrare al pubblico questi legami profondi e molteplici saranno uniti per la prima volta i disegni di Giacometti del Museo di New York, tra cui Interno (1957), Teiera I (1954), Vaso e tazza (1952) e l’importante Ritratto di Douglas Cooper (1956) che dialogherà idealmente con il dipinto Diego (1953), un’importante tela sempre proveniente da New York e considerata fra le più importanti dedicate ai ritratti del fratello. Tra le sculture che scandiranno il percorso espositivo sarà possibile vedere Donna Cucchiaio (Femme-cuiller) (1926), Donna sgozzata (1932), prima opera di Giacometti ad essere stata fusa in bronzo, Donna che cammina (1932) e il bronzo Piazza (1947), un capolavoro destinato a segnare la produzione del grande scultore. La mostra si aprirà con Donna in piedi (1947) uno degli emblemi della raccolta di Peggy e punto ideale d’arrivo e di maturazione dell’artista.

Di Max Ernst la mostra presenterà principalmente le opere che Peggy collezionò durante l’importante sodalizio che legò i due personaggi. Infatti, in mostra sarà presente il bozzetto per L’antipapa (1941), opera di grande importanza per i riferimenti biografici relativi a Peggy Guggenheim e Max Ernst (la preziosa piccola opera è il primo lavoro ad entrare in collezione e segna il loro incontro). Sempre di Max Ernst saranno presenti 11 opere tra cui Il bacio (1927) considerato un capolavoro pittorico di anticipo surreale, Mare, sole, terremoto (1931), Giardino acchiappa-aeroplani (1935-36) ed altri importanti dipinti. Due sono le curiosità a proposito di questo autore. La prima proviene dal museo di New York ed è la presentazione della rara serie di incisioni intitolata Histoire Naturelle (1926). La cartella, raramente esposta nella sua interezza, comprende 34 litografie che illustrano il mondo fantastico creato dal maestro surrealista ed emerso in un sogno tra botanica e geologia. Saranno poi riunite contemporaneamente per questa occasione tre sculture in bronzo provenienti dalla Collezione di New York, dalla Nasher Collection e dalla Collezione Peggy Guggenheim, tra cui Il genio della Bastiglia (1960) di oltre tre metri di altezza, frutto dell’ esperienza scultoria di Ernst nata appunto dall’incontro con Alberto Giacometti.

Una della peculiarità di questa mostra sarà il vedere riuniti in una sorta di quadreria tematica ed in un allestimento non cronologico alcuni dei capolavori surrealisti dei maestri con i quali Peggy ebbe rapporti di amicizia, mecenatismo e promozione nelle sue gallerie, tra cui Art of This Century a New York, vero e proprio tempio, anche nell’allestimento, della fantasia scaturita dalle frequentazioni con i Surrealisti. Si potranno quindi incontrare opere di Salvador Dalí, Jean Arp, Victor Brauner, André Masson, Matta, Henry Moore, Pablo Picasso ed altri protagonisti della collezione surrealista sino al curioso quadro Due donne davanti a uno specchio di Hirshfield. Percorrendo la mostra si vedranno così, come in una collezione privata sale che uniscono tematicamente lavori di diversi autori in un confronto stimolante e talvolta provocatorio. Nella sezione dedicata alla metamorfosi della figura surreale per esempio, opere di Moore si incontreranno, con Busto di uomo in maglia e righe (1939) di Pablo Picasso, raramente visibile al pubblico ed ancora opere di autori meno noti al grande pubblico ma di importante ruolo come Tunnard ed Oelze. Tra le opere che sorprenderanno i visitatori per i loro curiosi soggetti o rarità segnaliamo quelle di Matta tra cui un disegno delicatissimo, Corona di germogli I di Arp, una magica corona organica in pietra, ed i dipinti ad encausto di Brauner tra cui un piccolo trittico dedicato a Peggy. Tra le curiosità due fotografie sperimentali degli anni venti di Man Ray, testimone del movimento surrealista, le due ironiche e grottesche incisioni di Picasso di forte critica al regime dittatoriale di Franco in Spagna (in cui 'il generalissimo' viene raffigurato come un mostro itifallico e ridicolo) e le importanti visione fantastiche di Yves Tanguy, artista stimatissimo da Peggy Guggenheim la quale, indossando due orecchini dipinti proprio da Tanguy apre idealmente, in una gigantesca foto, la mostra.

E’ una mostra che al di là del volere essere esaustiva, ricostruisce invece un momento di altissima tensione creativa e di un mondo d’arte che viveva di entusiastici scambi tra creatori e collezionisti. Ed è proprio anche per documentare e approfondire la propria collezione che la Fondazione Guggenheim di Venezia ha intrapreso nuovi accordi con città ed enti espositivi in Italia, come questo con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, permettendo l’incontro inedito tra gli importanti lavori custoditi a Venezia e alcune opere del museo di New York consentendo al pubblico di fruire tra gli altri di lavori raramente esposti o addirittura celati agli occhi del pubblico.

Catalogo edito dalla Peggy Guggenheim Collection, con saggi del curatore Luca Massimo Barbero, Jasper Sharp e Jennifer Blessing.

Orario: Tutti i giorni dalle 10,00 alle 19,00 orario continuato
Chiuso il lunedì, la mattina del 25 dicembre e 1° gennaio - Apertura straordinaria 6 gennaio

Ingresso libero

Per informazioni:
Fondazione Cassa di Risparmio di Modena tel. 059-239888 fax 059-238966

Ufficio stampa
Roberta Lombardo Hurstel
Tel. 0033 1 53260426 Fax 0033 1 53300026

Francesca Abbati Marescotti
Mediagroup98 Comunicazioni, Eventi, Servizi, Informazione
Tel. 059 366188 Fax n. 059 370511

Foro Boario - Modena

IN ARCHIVIO [22]
Nuovi talenti
dal 22/12/2015 al 9/1/2016

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede