Fondazione Merz
Torino
via Limone, 24
011 19719437 FAX 011 19719805
WEB
Giuseppe Pietroniro
dal 6/7/2011 al 1/10/2011
ore 21.30

Segnalato da

Carola Serminato




 
calendario eventi  :: 




6/7/2011

Giuseppe Pietroniro

Fondazione Merz, Torino

Per la rassegna di arte e musica 'Meteorite in Giardino 4', l'artista presenta l'opera 'Risonanza 2011'. Concepita in relazione alla performance musicale che l'accompagna, e' il primo tassello di un unicum espositivo che accogliera' i lavori presentati di volta in volta durante le serate e sara' visitabile fino al 2 ottobre 2011.


comunicato stampa

Per la rassegna di arte e musica Meteorite in Giardino 4 - rassegna a cura di Maria Centonze e Willy Merz -, l’artista Giuseppe Pietroniro presenta alla Fondazione Merz Risonanza 2011. L’opera, concepita in relazione alla performance musicale che l’accompagna, sarà il primo tassello di un unicum espositivo che accoglierà i lavori presentati di volta in volta durante le serate e sarà visitabile fino al 2 ottobre 2011.

Il programma musicale della serata inizia con un brano di Nino Rota dalle evidenti influenze bandistiche per poi allargare lo spettro, anche attraverso l'uso dell'elettronica e della spazializzazione sonora, verso sonorità contemporanee, mescolando vari registri di sperimentazione. A seguire, la prima esecuzione assoluta di due brani, uno del compositore italiano Luigi Abbate e l'altro di Alessio Fabra.

Risonanza 2011 consiste in una struttura di metallo e legno di forma poligonale simile a quelle usate nei paesi del centro-sud Italia, in occasione delle feste patronali. D’estate, le piazze dell’Italia più mediterranea vengono addobbate con luminose Casse Armoniche o Belvedere per permettere alle bande musicali locali di eseguire concerti di verdiana o rossiniana memoria. Sui lati di questo poligono riproduzioni fotografiche o pittoriche con le fattezze dei maestri compositori, appese come quelle degli avi nelle case di chiunque. Pochi del pubblico li riconoscono o distinguono Puccini da Verdi o Rossini. Addirittura, come racconta l’artista, in tempi più recenti di rivendicazioni sociali, queste immagini potevano essere confuse con quelle di teorici politici; nel suo immaginario, questa esperienza di festa collettiva di sapore felliniano, evoca ancora oggi la percezione del nomadismo estivo, di una sorta di precarietà senza il dramma ma con la forte connotazione della provvisorietà e di una specie di ubiquità dell’oggetto Belvedere che si poteva trovare in tempi e posti diversi e che per la sensibilità e fantasia dello stesso artista, costituiscono uno degli elementi di fascino maggiore.

Il modulo architettonico dell’opera di Pietroniro costituito da una cassa armonica e due foto sculture, ironicamente modificato nelle proporzioni, mantiene l’essenzialità del suo significato e integre alcune funzioni percettive, sonore e visive. Per la performance dell’opening sulla cassa armonica c’è un musicista, uno per tutti, che suona uno strumento, quello che tutti conosciamo senza solitamente sapere come si chiama, il sousaphone. La cassa armonica amplifica i suoni e li rimanda, imprimendoli nella memoria di chi ascolta guardando. E davanti alla stratificazione di questa memoria, e alla somma di questi ricordi, ci si interroga semplicemente sui meccanismi dello sguardo e del suono che pur senza logiche apparenti costruiscono lo spessore della conoscenza.

Giuseppe Pietroniro è nato nel 1968 a Toronto, Canada. Vive e lavora a Roma.
Tra le principali mostre personali ricordiamo “Smarginazione” presso Galleria Cardi Black Box (con Mario YbarraJr) a Milano nel 2011, “Lo scandalo del vuoto” presso Spazio Gerra a Reggio Emilia nel 2009, “Perluciditas” alla Galleria Maze di Torino e “IN_STABILITY” presso la Fondazione Olivetti di Roma nel 2007. Numerose le partecipazioni a collettive, tra cui nel 2011 “When in Rome, IIC” all’Hammer Museum, LA x Art, Los Angeles e “La collazione e i nuovi arrivi” al Macro di Roma, nel 2010 “Progetto ITALIA”, Phillips de Pury & Company, Howick Place, London e “THE BELLY OF AN ARCHITECT”, in occasione della 12° Biennale di Architettura di Venezia, allo Spazio JARACH di Venezia, nel 2009 “Italian Open” alla Galleria Annet Gelink di Amsterdam, “Cutting edge art between Lebanon and Italy” alla Fondazione Merz a Torino, “Cui Prodest?” alla New Gallery De France di Parigi, “Speranze & Dubbi, Arte giovane tra Italia e Libano” alla Fondazione Merz di Torino, “The Buffer Zone” alla American Academy di Roma, “Speculazioni d'artista-Quattro generazioni a confronto” al Museo Carlo Bilotti di Roma, nel 2008 “Esplorazioni” alla Temple Gallery di Roma.

Davide Bandieri
Si diploma in clarinetto nel 1997 presso l’Istituto Mascagni di Livorno. Dal 2004 suona come secondo clarinetto e clarinetto piccolo solista dell’Orquesta Sinfonica de Madrid (Orchestra Titolare del Teatro Real). Dal 2008 è promotore del progetto COLLECTION DAVIDE BANDIERI, una serie di brani, commissionati ed eseguiti in prima assoluta con l’intenzione di ampliare e valorizzare la letteratura musicale del clarinetto piccolo.

Devid Ceste
Si diploma nel 1996 al Conservatorio "G. Verdi" di Torino. Ha collaborato con l’Orchestra della Radio della Svizzera Italiana di Lugano, l’Orchestra del Teatro Regio.

Immagine: Prototipo dell’opera Risonanza 2011.Courtesy dell’artista e di Art At Work

Ufficio Stampa: Ilaria Gai, 338 9230234. Carola Serminato 349 1299250, stampa.fondazionemerz@gmail.com

Opening : 7 luglio ore 21.30
Performance musicale di Davide Bandieri, clarinetto e Devid Ceste, sousaphone

Fondazione Merz
via Limone, 24-10141 Torino

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