Auditorium Parco della Musica
Roma
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Maurizio Nannucci
dal 17/12/2002 al 18/12/2002

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Maurizio Nannucci



 
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17/12/2002

Maurizio Nannucci

Auditorium Parco della Musica, Roma

'Polifonia: Un percorso tra Arte, Musica, Architettura e Linguaggio.' Maurizio Nannucci ha realizzato per l'Auditorium di Roma una grande installazione luminosa composta da venti scritte in neon: dieci blu e dieci rosse.


comunicato stampa

'Polifonia: Un percorso tra Arte, Musica, Architettura e Linguaggio'
Neon Installazione

Maurizio Nannucci (Firenze, 1939) è uno dei protagonisti dell'arte italiana degli ultimi decenni tra i più conosciuti internazionalmente. Sin dalla metà degli anni sessanta Nannucci esplora le complesse relazioni tra arte, linguaggio ed immagine, creando inedite proposte concettuali, caratterizzate dall'utilizzo di media diversi: neon, fotografia, video, suono, edizioni e libri d'artista. Sono del 1967 i primi testi in neon, che apportano al suo lavoro una dimensione più varia di significati e una nuova percezione dello spazio. Nannucci si è sempre interessato al rapporto opera / architettura / paesaggio urbano creando i presupposti per un'integrazione tra ambiente, linguaggio, colore e luce, che sono divenuti poi elementi centrali nel suo lavoro. Su queste basi negli anni novanta nascono le collaborazioni e i progetti con Renzo Piano, e con altri architetti quali Massimiliano Fuksas, Mario Botta, Nicolas Grimshaw, Stephan Braunfels. Maurizio Nannucci è stato invitato più volte alla Biennale di Venezia, a Documenta di Kassel, alle Biennali di Sao Paulo, Sydney, Istanbul ed ha partecipato a oltre trecento mostre in musei e in gallerie di tutto il mondo.

'Polifonia: Un percorso tra Arte, Musica, Architettura e Linguaggio'. Maurizio Nannucci ha realizzato per l'Auditorium di Roma una grande installazione luminosa composta da venti scritte in neon: dieci blu e dieci rosse. Le scritte blu fanno parte dell'opera 'Antologia' (1967/2002), una raccolta di testi, in cui Nannucci indaga i rapporti fra arte, musica, architettura e linguaggio; un 'work in progress' che l'artista fiorentino porta avanti dagli anni sessanta. Le scritte rosse sono invece citazioni di famosi musicisti, scrittori, poeti e filosofi (Platone, Haydn, Strawinsky, Borges, Russolo, Kandinsky, Berio, Lennon) e riguardano principalmente la percezione del linguaggio musicale. L'intera opera rende così percepibili concetti e pensieri, che rivelano un'attenta riflessione sui rapporti tra cultura e società mediata dal confronto tra modelli del passato e della contemporaneità.
'Polifonia' è una sintesi della ricerca di Nannucci, che fin dagli inizi della sua carriera artistica si è impegnato ad esplorare rapporti fra categorie e discipline artistiche diverse. Il suo approccio teorico è basato sulla convinzione che la conoscenza dei processi culturali diviene più profonda ed ampia attraverso una pratica interdisciplinare. Conseguentemente Nannucci crea e struttura legami e connessioni tra categorie e discipline tradizionalmente autonome. Il percorso luminoso di Polifonia, una delle opere d'arte contemporanea pubbliche tra le più grandi realizzate in Italia negli ultimi anni, si sviluppa per tutta la lunghezza del Foyer (circa duecento metri), con una sequenza di testi in neon in italiano, spagnolo, francese, inglese, tedesco, che afferma il valore universale del linguaggio dell'arte e della musica.

Auditorium: Arte e architettura.
Il progetto di Maurizio Nannucci per l'Auditorium è un'opera d'arte ambientale non iconografica, che dialoga con lo spazio architettonico, le sue dimensioni e la sua funzione. Qui, gli elementi primari del lavoro di Nannucci, colore, luce e parola sono adoperati in funzione di un'estetica pura, intesa nei suoi più alti significati: intellettuale, etico e ideale. 'Polifonia' è un'opera che attraversa e avvolge con i riflessi colorati delle sue scritte in neon l'intero ambiente del Foyer. Si crea così un percorso luminoso che collega tra di loro le tre Sale, il Museo Archeologico, il Museo degli Strumenti Musicali ed anche la Cavea esterna. Le sequenze dei testi installati a parete su entrambi i lati dell'architrave di ogni 'portale', connotano una doppia direzione di percorso, resa fruibile grazie ai colori del neon. Gli spettatori e i visitatori che entrano nell'Auditorium vedranno sulla loro destra la sequenza delle scritte rosse, mentre sulla sinistra potranno seguire la fuga luminosa delle scritte blu. L'aura e lo splendore della luce colorata e i significati simbolici dei testi, aggiungono allo spazio e ai volumi dell'architettura di Renzo Piano una dimensione magica e virtuale. Tutto l'ambiente diviene così un orizzonte policromo, dove il flusso continuo dei riferimenti crea un'esperienza fruitiva unica, stimolando riflessioni, pensieri ed immagini sull'arte, sull'architettura e sulla musica.

Per Informazioni: Musica per Roma, Francesca Malandrucco: 06 80241512 (ufficio stampa)

Auditorium Parco della Musica, Roma

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