Italian Cultural Institute
Sydney
Level 4, 125 York Street
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WEB
Anna Onesti
dal 31/8/2011 al 29/9/2011
Mon-Thu 9.30am-6pm, Fri 9.30am-1.30pm

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Anna Onesti


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31/8/2011

Anna Onesti

Italian Cultural Institute, Sydney

Di tre colori. In occasione della XI Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, l'artista presenta un'istallazione divisa in tre sezioni: 150 lanterne di carta tinte nei colori della bandiera italiana.


comunicato stampa

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L’installazione è divisa in tre sezioni ed inaugurerà in occasione della - XI Settimana della Lingua Italiana nel Mondo: “Buon compleanno Italia”, sarà visibile per tutto il mese di settembre in tre diverse sedi a Melbourne e Sydney.

L’Installazione è stata presentata nel mese di marzo a Roma presso l’Istituto Nazionale per la Grafica in occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia ed è stata segnalata tra le iniziative di interesse nazionale.

Carta e colore per i 150 anni dell’ Unità d’Italia

Carta dipinta, stecche di bambù e fili di cotone, questi semplici elementi sono alla base di un lavoro che in questi anni ha indirizzato sempre più il lavoro di Anna Onesti verso la ricerca della leggerezza e del movimento: la costruzione degli aquiloni. Le lanterne sono nate da questa ricerca svolta in collaborazione con Fabrizio Di Pietro il quale, anche in questa occasione, si è occupato di tutta la parte relativa alla costruzione delle strutture in bambù.

Queste forme che contengono ed amplificano la luce hanno ispirato la creazione di un’opera che celebra un evento fortemente simbolico come la ricorrenza del 150°Anniversario dell’Unità d’Italia. Sono state realizzate 150 lanterne di carta tinte nei colori della bandiera italiana. Le materie coloranti sono state prodotte dai ricercatori del Museo dei Colori Naturali “Delio Bischi” di Lamoli (PU) con sostanze naturali. Il verde composto da una dosata mescolanza di reseda, guado e indaco; il rosso da robbia e cocciniglia, mentre con un grigio, nato dalla combinazione di tutti questi colori, è stato “disegnato” il bianco della carta.

La carta utilizzata è quella giapponese ottenuta dalla lavorazione del midollo dell’arbusto della pianta di kozo, un manufatto che si è formato attraverso i gesti e la sapienza di un'antichissima tradizione artigianale. "Si dice che la carta sia realizzata dalle persone, ma sarebbe meglio dire che è la benedizione della natura a produrre carta": questa è una frase del grande intellettuale giapponese Sôetsu Yanagi che ben descrive questo materiale.

L'interesse per l'Estremo Oriente e per il Giappone in particolare ha radici nell’infanzia dell’artista: il Giappone come un territorio totalmente altro, ricco di possibilità e di avventura, una sorta di luogo mitico che poi è diventato un itinerario alla scoperta di se e del mondo quando ha avuto l'opportunità di studiare in Giappone.

Qui l’artista ha approfondito, oltre le conoscenze relative alle modalità di fabbricazione della carta tradizionale, anche quelle di antiche pratiche decorative legate alla tintura dei tessuti. Metodi che si basano sulle tecniche per riserva, procedimenti che impedendo la penetrazione del colore salvano le aree che non devono essere colorate come l’itajimezome, metodo ampiamente usato in questo lavoro in cui la carta è tinta dopo essere stata sapientemente piegata.
I tre colori della bandiera riproposti sulle lanterne diventano così, nella mutevolezza dei segni delle piegature, nel cangiante dei pigmenti naturali, uno spazio da abitare con delicata e protettiva attenzione.
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ANNA ONESTI è nata nel 1956 a Rocca di Papa (Roma) e qui attualmente vive e lavora. Si è formata frequentando le Accademie delle Belle Arti di Roma, Urbino e Torino, diplomandosi in Scenografia ed in Decorazione.
Ha studiato in Giappone approfondendo le conoscenze relative sia alle tecniche di fabbricazione della carta giapponese tradizionale che alle antiche pratiche decorative legate alla tintura dei tessuti.
Le sue opere si compongono di carta, colore, di cose essenziali. La carta è quella orientale che l’artista usa e tinge sfruttando le cangianti possibilità dei colori vegetali.
Le sue opere contengono forme realizzate attraverso procedimenti indiretti come: l’impronta, il ricalco, il frottage, tecniche mutuate dalle esperienze della sua formazione giovanile presso l’ Accademia delle Belle Arti di Roma sotto la guida di Toti Scialoja.
Nel 2005 l’artista inizia a creare con le carte orientali gli aquiloni, le sue nuvole di carta, basando la loro costruzione anche su tipologie derivate da forme tradizionali giapponesi. La costruzione degli aquiloni indirizza sempre più il suo lavoro verso la ricerca della leggerezza e del movimento.
La sua prima mostra personale è nel 1984 a Torino nell’ambito della rassegna: “Arti Visive Proposte”, inizia così un’attività espositiva che la porta a presentare i suoi lavori in Italia e all’estero. Ha esposto in Estonia, Germania, Giappone, Iran, India, Tailandia in un itinerario che privilegia l’Oriente sul percorso delle antiche strade che hanno portato la carta in Europa.

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This installation will be divided into 3 sections and will be on show during August and September in both Melbourne and Sydney:

Painted paper, bamboo sticks and cotton thread. These simple elements are at the base of a project that in these years has addressed Anna Onesti’s increasing research in the studies of lightness and of movement: the construction process of the kites.

“ Le lanterne” are born from this research executed in collaboration with Fabrizio Di Pietro whom has completed all the parts relating to the construction of the bamboo structures.

These shapes that contain and amplify the light have been of inspiration in the creation of Anna’s work “Di tre colori” that celebrates a heavily symbolic event such as the 150 anniversary of the unification of Italy. She has have created 150 lanterns of paper tinted in the colour of our national flag. The material used to colour the lantern has been produced by researches from the Museum of Natural colours “Delio Boschi” of Lamoli (PU) all containg natural substances. The green is composed of a dosed mix of reseda, guado and indigo; the red from the robbia and cochineal, meanwhile with the gray, born from a combination of these colours, the white of the paper has been “drawn”.

Japanese paper is used which in order to obtain comes from the processing of the marrow of the kozo plant; manufactured through knowledge and actions of traditional ancient craftsmanship. “ it is said that the paper is created by people but it would be better to say that it is the blessing of nature producing paper”. This is a quote from the great Japanese scholar Sôetsu Yanagi that thoroughly describes this material.

Anna’s interest in the Far East Asia and for Japan in particular bears its roots in her childhood. At that time Japan was for Anna a place of fairy tales, a territory totally different from her own, rich with possibilities and adventure. A type of mythical dream that then became an itinerary for her self discovery and of the world when she had the chance to study in Japan thanks to her work as a restorer.

Here Anna deepened her knowledge, transcending understandings relative to the different modalities of traditional fabrication of paper, even the ancient decorative practices tied with the dying of fabrics. Methods that base themselves on techniques of a “back-up” nature, procedures that impede the spreading of the colour saving the areas that need not be coloured for example like the itajimezome method much used in this work in which the paper is dyed after being expertly folded.

The three colours of the flag presented again on the lanterns become so in the multitude of marks left by the folds in the iridescence of the natural pigment a space to be lived in with delicate care.

Anna Onesti was born in Rocca di Papa, Rome, in 1956. She studied in various Academy of Fine Arts of Rome, Urbino and Turin gaining a Diploma in Scenography with Toti Scaloja and in Decoration with Francesco Casorati. As curator restorer at the National Institute of Graphics, in the course of her activities she has collaborated with many important international institutions strongly committed in the safeguard of cultural heritage. Her first exhibition goes back to 1984 in Turin in the occasion of the exhibition : “Arti visive Proposte” (Visual Arts Proposals). That takes her to present her works through Italy and abroad. Anna has exhibited in various countries ranging from Estonia, Germany, Japan, India, Iran, Thailand following an itinerary that privileges the Far East Asia with its ancient roads that were used to bring paper into Europe.

Immagine: Anna Onesti, Bandiera. Foto Fabio Massimo Fioravanti

Istituto Italiano di Cultura, Sydney
Level 4, 125 York Street - Sydney NSW 2000 - Australia
Opening hours: Monday to Thursday 9.30am to 6.00pm
Friday 9.30am to 1.30pm

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