In mostra 90 opere: 78 si ispirano alle carte dei tarocchi, intrecciando tra loro allusioni esoteriche, iconografie tradizionali e riferimenti personali. Le altre 12 costituiscono una serie di autoritratti, realizzati appositamente per gli Uffizi, che raffigurano il pittore nelle vesti dei 12 apostoli.
a cura di Max Seidel
Venerdì 9 settembre 2011 si apre a Firenze la mostra Francesco Clemente I Tarocchi curata da Max Seidel, presso il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi (Sala Edoardo Detti) e la Galleria degli Uffizi (Sala del Camino). L’esposizione delle 90 opere nasce dalla collaborazione del noto artista italiano con il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi e dall’attiva partecipazione al progetto della Galleria degli Uffizi e del Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut.
Per l’occasione Francesco Clemente ha realizzato una serie di 78 opere, lasciandosi ispirare dalle carte dei tarocchi. Attraverso la sua particolare sensibilità artistica e una sottile vena ironica, Clemente è riuscito a rinnovare l’universo simbolico che caratterizza queste carte, realizzando un nucleo di opere di altissimo valore artistico. L’artista, da sempre interessato ai linguaggi delle tradizioni contemplative, ha intrecciato tra loro allusioni esoteriche, iconografie tradizionali e riferimenti del tutto personali, facendone scaturire immagini profondamente simboliche.
Accanto alle carte dei tarocchi, Clemente esporrà inoltre una serie di 12 autoritratti, che lo raffigurano nelle vesti dei dodici apostoli, realizzati appositamente per gli Uffizi. Un suo autoritratto, inoltre, sarà donato alla Galleria e andrà ad arricchire la collezione di autoritratti di artisti contemporanei del museo.
Il catalogo, pubblicato dall’editore tedesco Hirmer Verlag, è accompagnato da testi di Marzia Faietti, Antonio Natali, Francesco Pellizzi e Max Seidel e da una presentazione di Cristina Acidini.
L’interesse per il contemporaneo del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi nasce con i suoi inizi e cioè fin dal Seicento. Il cardinale Leopoldo con i propri desiderata di collezionista e Filippo Baldinucci nel ruolo di primo curatore e ordinatore della raccolta, accanto alle opere di epoca rinascimentale, apprezzate principalmente per il loro valore storico, ebbero nei confronti dei ‘moderni’, che all’epoca erano gli artisti dell’età barocca, una incuriosita, sistematica e costante attenzione. E lo stesso può dirsi nei periodi successivi; il che spiega la continuità cronologica delle opere grafiche presenti in collezione.
Senza aspirare a una compiuta pianificazione di acquisizioni del contemporaneo, affidate soprattutto alla qualificata generosità delle donazioni, anche oggi il GDSU è aperto agli artisti viventi, o vissuti nel secolo appena concluso, e per questo ospita nei propri spazi moderni, eppure già storicizzati, una sequenza di iniziative espositive che alternano ai cosiddetti Old Masters presenze e racconti che hanno il valore della piena attualità.
In questo quadro di vocazione istituzionale si inserisce la mostra su Francesco Clemente (Napoli 1952) che, forse proprio nella consapevolezza della complessa e stratificata tradizione artistica di questi luoghi, ha scelto di esprimere agli Uffizi la propria inconfondibile vena creativa affrontando un tema antico come quello dei Tarocchi.
I disegni realizzati in differenti parti del mondo tra Napoli, New York, l’India e il New Mexico, sono un richiamo ai luoghi privati di Clemente ma anche a una geografia globale e collettiva che ognuno di noi sta vivendo, almeno virtualmente. E i ritratti dei protagonisti di una comunità culturale cosmopolita, inseriti nelle rappresentazioni allegoriche degli Astri, delle Virtù e dei Trionfi, legano il nuovo e il vecchio continente in un gioco di sguardi condotto dall’artista che si autoritrae nell’arcano del Matto.
Accanto ai Tarocchi, dodici tele nella Sala del Camino con altrettanti autoritratti di Clemente in veste di Apostolo, proseguono la rete di rimandi spazio temporali tra figuratività del passato e quella di uno dei tanti possibili presenti.
La mostra è organizzata con la collaborazione della Galleria degli Uffizi e del Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max-Planck-Institut.
Ufficio stampa:
Pepita Promoters snc Tel. 051.2919805 e-mail: info@pepitapromoters.com
Inaugurazione: giovedì 8 settembre 2011, alle ore 17.30
Galleria degli Uffizi
piazzale degli Uffizi, Firenze
Orari : 8.15-18.00 (lunedì chiuso)
Ingresso alla Galleria degli Uffizi e alla mostra:
intero euro 11,00 - ridotto euro 5,50