Galleria Spazia
Bologna
via dell'Inferno, 5
051 220184 FAX 051 222333
WEB
Robert Gligorov
dal 17/1/2003 al 28/2/2003
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Robert Gligorov



 
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17/1/2003

Robert Gligorov

Galleria Spazia, Bologna

Dopo la sperimentazione degli ultimi anni attraverso i vari linguaggi dei media (video, foto, installazioni) Gligorov ha deciso di indagare a fondo il linguaggio pittorico, da sempre sua grandissima passione, mai fino ad ora compiutamente realizzata. Questa esperienza, costituita da oltre venti opere di grande e medio formato, sara' l'oggetto della sua prima personale a Bologna.


comunicato stampa

Dopo la sperimentazione degli ultimi anni attraverso i vari linguaggi dei media (video, foto, installazioni) Gligorov ha deciso di indagare a fondo il linguaggio pittorico, da sempre sua grandissima passione, mai fino ad ora compiutamente realizzata. Questa esperienza, costituita da oltre venti opere di grande e medio formato, sarà l'oggetto della sua prima personale nel capoluogo emiliano.
Il titolo "Il volo di Gagarin" è lo spunto, nonché il filo conduttore della mostra. Gagarin è stato il primo astronauta in orbita nella stratosfera: era il 1959. Le sue descrizioni dell'immenso spazio cosmico hanno già ispirato, come è noto, i famosi monocromi blu di Yves Klein.
"Gagarin era estasiato dal blu dello spazio" e il progetto di Gligorov intende partire dall'impresa dell'astronauta per indagare quella visionarietà e quello stato di allucinazione che una tale esperienza può suscitare nella psiche umana.

Il volo inquieto e allucinato delle opere raccolte in questa personale di Robert Gligorov è soprattutto specchio e coraggio di espressione per il debutto pittorico di un artista, sicuramente più noto per i lavori fotografici, ma attento e capace pittore.
Assistiamo al "volo" di inquietudini contemporanee e "luci" che nella loro perfezione formale raccolgono le soffocate pulsioni creative dell'artista.
La letteratura è ricca di riferimenti legati al volo (il volo di Icaro e altri) e la propensione verso l'ignoto è una prerogativa dell'essere umano e territorio d'indagine speculativa degli artisti.
"Il volo" accoglie gli straripanti colori, la perfezione della pittura e la tensione-pulsione istintiva di quest'artista che non ricorre mai all'artifizio del reale o all'appiglio figurativo ma abbandona se stesso all'immaginario-immaginato infinito spaziale. L'occhio attento dello spettatore viene a confondersi e a sovrapporsi all'occhio di colui che ha prima immaginato e poi assistito al crearsi di ogni opera.
Con questa personale pittorica di Gligorov assistiamo alla capacità del colore di dare forma e alla forma di colorare un immaginario che solo la creatività dell'artista può palesare. Il nostro immaginario sembra scorgere, in ciascuna di queste opere, figure, o sembianze, appartenenti al mondo reale (metamorfosi, forse anamorfosi); ma questo esercizio, seppur interessante, non può trovare risposta se non nel volo verso un sempre più istintivo ed assoluto universo. Abbandonati i rituali e le mutazioni attuate sul proprio corpo, Gligorov si lascia abbracciare da un corpo molto più vasto ed avvolgente, il corpo dell'universo. Finiamo per riconoscere in queste opere noi stessi ed il nostro bisogno di colore, di luce, di neri assoluti e ripercorriamo le nostre esperienze quotidiane e la loro unicità trascurando il bisogno essenziale di riconoscerne l'appartenenza al noto e al reale.

INAUGURAZIONE: Sabato 18 gennaio 2003, ore 18.00.

Galleria Spazia Via dell'Inferno, 5 - 40126 Bologna
dal martedì al sabato, dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30. Chiuso lunedì e festivi. Ingresso gratuito.

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