Ex Convento di Santa Maria
Gonzaga (MN)

Andrej Tarkovskij
dal 8/2/2003 al 16/3/2003
0376 58147

Segnalato da

Manuela Zanelli



 
calendario eventi  :: 




8/2/2003

Andrej Tarkovskij

Ex Convento di Santa Maria, Gonzaga (MN)

Fotografie 1979-1984. La mostra presenta una selezione di 60 polaroid scattate dal grande regista russo in un momento decisivo del suo itinerario artistico ed esistenziale tra l'ultimo periodo della sua residenza in Russia e i primi anni della sua permanenza in Italia. Queste inedite fotografie hanno il carattere di una sorta di diario visivo che fissa figure, cose e luoghi familiari e quotidiani nelle condizioni di una luce naturale che diventa anche segno rivelatore di un'esperienza affettiva e interiore che va oltre la semplice cronaca autobiografica.


comunicato stampa

La mostra di fotografie di Andrej Tarkovskij presenta in prima sia nazionale che internazionale una selezione di 60 polaroid scattate dal grande regista russo in un momento decisivo del suo itinerario artistico ed esistenziale tra l'ultimo periodo della sua residenza in Russia e i primi anni della sua permanenza definitiva in Italia. Queste inedite fotografie hanno il carattere di una sorta di diario visivo che fissa figure, cose e luoghi familiari e quotidiani nelle condizioni di una luce naturale che diventa anche segno rivelatore di un'esperienza affettiva e interiore che va oltre la semplice cronaca autobiografica. Uno sguardo, quello delle foto del grande regista che si trova anche nella sua filmografia non tanto per una diretta corrispondenza di temi, di soggetti, di motivi, ma per quell'atteggiamento di fondo di profonda coscienza etica e religiosa che tende a proiettare il particolare ed il contingente nell'orizzonte più universale di una riflessione sull'uomo e sul senso della sua esistenza e del suo destino, così come lo si scopre ancora nei suoi diari di recente pubblicazione. La mostra ha il suo supporto fondamentale nel libro di recentissima edizione "Luce Istantanea" frutto di una rigorosa ricerca che attinge ad un archivio privato di foto di famiglia che Giovanni Chiaramonte con il figlio del regista Andrej A. Tarkovskij ha sapientemente recuperato all'attenzione critica curandone la selezione e corredandola di un personale testo critico, di un testo di Tonino Guerra e una scelta di scritti di Andrej Tarkovskij stesso. L'evento espositivo assieme alla rassegna dei suoi film che verrà proiettata nel periodo della mostra, è volto a delineare un profilo a tutto tondo della personalità e dell'arte del grande regista.

Andrej Tarkovskij nasce il 4 aprile 1932 a Zavraz'e, figlio del poeta Arsenij Tarkovskij e di Maria Ivanovna Visnjakova. L'educazione della madre e l'esempio del padre lo introducono alla tradizione del realismo russo di Gogol' e Dostoevskij. Alla fine delle scuole superiori nel 1954, attraversa una grave crisi e, per intervento della madre, viene inviato in una spedizione di ricerca botanica e geologica in Siberia, facendo un'esperienza decisiva nella grande terra russa. Al rientro si iscrive alla Scuola di Cinema di Mosca, seguendo con particolare attenzione l'insegnamento di Michail Romm e diplomandosi nel 1960 con il cortometraggio Il rullo compressore e il violino. L'opera prima, L'infanzia di Ivan, viene premiata nel 1962 con il Leone d'oro alla mostra del cinema di Venezia. Gira quindi Andrej Rublev, ultimato nel 1966, ma distribuito soltanto cinque anni più tardi, dopo una lunghissima peripezia con la censura sovietica. Durante le riprese di questo film incontra l'attrice Larisa Paviovna Egorkina, che sposerà in seconde nozze dopo breve tempo e dalla quale nascerà, nel 1970, il figlio Andrej. Riprende quindi a girare, realizzando con difficoltà sempre crescenti Solaris nel 1972, Lo specchio nel 1974 e Stalker nel 1979. L'amicizia e la stima di Tonino Guerra fanno sì che Andrej Tarkovskij possa venire a lavorare con la moglie in Italia, dove decide di stabilirsi per sempre nel 1981. Gira quindi Tempo di viaggio e Nostalghia nel 1983, premiato al Festival di Cannes. L'ultima opera è Sacrificio, girato in Svezia nell'estate del 1985 e montato durante l'improvvisa malattia che lo coglie sul finire dello stesso anno. L'incurabilità del male diagnosticato permette l'espatrio del figlio Andrej, rimasto sino ad allora in Russia come ostaggio del regime. Nell'ultimo anno di vita riesce a ultimare anche il libro Scolpire il tempo. Muore esule a Parigi il 29 dicembre 1986. Il funerale religioso viene celebrato nella cattedrale ortodossa di Parigi, accompagnato dalla musica di Bach, suonata da Mstislav Rostropovic. Il corpo di Andrej Tarkovskij, per sua decisione, riposa nel cimitero ortodosso di Sainte-Géneviève-desBois, vicino a Parigi.

Promotore dell'iniziativa espositiva: Assessorato alla Cultura del Comune di Gonzaga Collaborazione esterna: Ultreya (MI) con la cura di Giovanni Chiaramonte Coordinamento: Manuela Zanelli

Inaugurazione: domenica 9 febbraio, ore 11

Ex Convento di S. Maria Via Fiera Millenaria Gonzaga (MN)
Orari di apertura: venerdì 15 - 18,30
sabato e domenica 10 - 12,30 / 15 - 19,30

IN ARCHIVIO [4]
Moreno Gentili
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