Centro Culturale San Bartolomeo
Bergamo
largo Belotti, 1
035 242705 FAX 035 231325
WEB
Mario Cornali
dal 30/9/2011 al 14/10/2011
tutti i giorni 10-12 e 16-19.30
035 393230
WEB
Segnalato da

Monica Pontiggia




 
calendario eventi  :: 




30/9/2011

Mario Cornali

Centro Culturale San Bartolomeo, Bergamo

Silenzi. Una mostra a pochi mesi dalla scomparsa dell'artista che, mediante la sua pittura, si e' dedicato ad un'indagine sulla natura della forma e del colore.


comunicato stampa

a cura di Fernando Noris e Angelo Piazzoli

Una mostra con opere dell’artista bergamasco che diventa un manifesto della pittura contemporanea. A pochi mesi dalla scomparsa, la Fondazione Credito Bergamasco onora la figura di Mario Cornali con la prima “retrospettiva” allestita negli spazi del Centro Culturale San Bartolomeo di Bergamo.
Raccontare l’opera di Mario Cornali, mettendola in relazione con il nostro tempo, significa vivificare la storia, alla riscoperta di un uomo colto che appartiene alla schiera di artisti locali che hanno tenuto viva la tradizione di una professionale dedizione alla pittura, mediante un lavoro intenso e altamente qualitativo.

Il ricchissimo programma ideato e organizzato dalla Fondazione Credito Bergamasco per le celebrazioni del 120° anniversario della nascita dello storico Istituto Bancario, presenta alla Città la prima “retrospettiva” dedicata all’artista bergamasco Mario Cornali, recentemente scomparso. Si tratta di un evento pensato per rendere un giusto tributo a uno dei più grandi artisti orobici; una rassegna che induce ad approfondite riflessioni sulla pittura di questo artista spesso “snobbato” in vita dalla critica e ancora troppo trascurato.

“Sul finire del mese di marzo di quest’anno – afferma Angelo Piazzoli, Segretario Generale Fondazione Credito Bergamasco e curatore della mostra – in un incontro tenutosi presso la sede del Credito Bergamasco, avevamo comunicato al Maestro Cornali l’intento di dedicare alla sua intensa e delicata arte una mostra “antologica” che ripercorresse i temi salienti della sua produzione. La notizia lo aveva visibilmente sorpreso, sicuramente emozionato. Purtroppo le vicende della vita hanno fatto sì che la progettata “antologica” si trasformasse nella prima “retrospettiva”. Una situazione che ci ha ancor più responsabilizzato, nella necessità di assicurare un assoluto rigore scientifico e una piena aderenza alle linee guida della sua poetica, al fine di presentarne fedelmente l’opera senza travisarne caratteristiche, qualità e messaggi”.

Presso il Centro Culturale San Bartolomeo, in Bergamo, dal 1° al 15 ottobre i visitatori potranno ripercorrere il cammino artistico del pittore bergamasco, attraverso una raccolta e selezione delle sue opere, partendo dall’autoritratto del pittore, per arrivare ai dipinti della maturità.

“È stato detto – commenta lo storico dell’arte, prof. Fernando Noris, curatore insieme al dott. Piazzoli di un accurato catalogo realizzato in occasione della mostra – che la migliore spiegazione della propria opera è la silenziosa ostensione dell’opera medesima. È quanto, per un’intera vita, ha creduto Mario Cornali. Poche parole, selezionate apparizioni, riservati contatti e incontri di qualità a fronte di una produzione intensa nel segno di un’acuta intenzione – come lui stesso ha scritto – di restare nella forma”.

In un mondo in cui tutto è eccessivo e il rumore troppo spesso confonde, Mario Cornali ha saputo riscoprire il valore del silenzio. Lo ha cercato, il silenzio, lasciando vagare la mente in libertà, ricordando, elaborando, sognando.
“Il Maestro Cornali – continua il Segretario Generale della Fondazione – uomo dal fare signorile, sobrio e taciturno, ha lasciato che le sue opere parlassero e manifestassero al mondo le sue sensazioni, le sue convinzioni, la sua visione della natura, dell’uomo, della vita. In questa scelta e in tanti anni di produzione, egli non si è curato di promuovere la sua opera artistica, convinto che essa avrebbe parlato da sé sola”.

Dopo avere presentato, nelle sue precedenti rassegne, l’opera di alcuni tra i più significativi pittori moderni bergamaschi (ricordiamo le esposizioni dedicate a Trento Longaretti, Gianfranco Bonetti, Domenico Rossi, Ugo Riva...), con questa ultima mostra la Fondazione Credito Bergamasco ci fa scoprire e gustare, per la ricchezza del tratto, dei colori e della forma che la correda, la produzione di un grande talento, quale quello di Mario Cornali.
“Queste iniziative – conclude Angelo Piazzoli – permettono, fra l’altro, di indagare particolari nicchie, sconosciute ai più, che hanno contribuito alla definizione del panorama artistico di anni significativi e di cui il tempo in cui viviamo è il visibile risultato. La Fondazione Credito Bergamasco ha dedicato in questi ultimi anni una particolare attenzione alle espressioni artistiche moderne e contemporanee, promuovendo numerosi percorsi con l’unico obiettivo di offrire il giusto tributo alla carriera, all’arco creativo indiscusso di importanti artisti degni di nota e che molto spesso vengono frettolosamente accantonati o, peggio ancora, ignorati dai circuiti del mercato artistico”.

Il vasto e articolato programma organizzato dalla Fondazione per festeggiare il prestigioso traguardo dei 120 anni della nascita dell’Istituto di Credito, regala alla Città altre due mostre, allestite queste nello storico Palazzo di Largo Porta Nuova. Si tratta delle rassegne “La luce liberata nei capolavori del Lotto e del Moretto” (Sala Consiliare, dal 1° al 16 ottobre 2011) e “I formidabili anni Cinquanta” (Salone principale, dal 1° al 28 di ottobre 2011), una lettura del periodo artistico compreso tra il 1950 e il 1960, attraverso alcune tra le migliori opere dei Maestri Ennio Morlotti e Romano Trojani.

Ufficio stampa Fondazione Creberg: Monica Pontiggia, 333 2199384, monica.pontiggia@yesplease.biz

Immagine: Paesaggio valdostano - 1947 esposto in XXV Biennale di Venezia - olio su tela, 60x80 cm

Inaugurazione 1 ottobre

Centro Culturale San Bartolomeo
Largo Belotti, 1 Bergamo
Tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 12.00, dalle ore 16.00 alle ore 19.30
Ingresso libero

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Angelo Celsi
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