Meris Angioletti
Alex Bellan
Davide Bertocchi
Alvise Bittente
Elena Brazzale
Jacopo Candotti
Roberto De Pol
Elisabetta Di Maggio
Anna Galtarossa
Eloise Ghioni
Chris Gilmour
Nicola Gobbetto
Paolo Gonzato
Alice Guareschi
Giorgio Guidi
Antonio Guiotto
Kensuke Koike
Lisa Lazzaretti
Federico Maddalozzo
Laura Matei
Ignazio Mazzeo
Matteo Montani
Margherita Moscardini
Giovanni Ozzola
Marco Papa
Laurina Paperina
Chiara Pergola
Filippo Pirini
Diego Solda'
Francesco Spampinato
Alberto Tadiello
To/Let (Marinangeli/Placucci)
T-yong Chung
Giorgia Valmorri
Renato Barilli
Guido Bartorelli
Alessandra Borgogelli
Paolo Granata
Silvia Grandi
Guido Molinari
Officina Italia 2 - collettiva. La squadra curatoriale ha individuato 34 presenze per rappresentare la creativita' italiana. Espongono Alvise Bittente, Elena Brazzale, Jacopo Candotti e molti altri ancora.
La mostra si pone nel solco delle Officine organizzate dalla stessa équipe a partire proprio da una
precedente Officina Italia, del 1997, cui hanno fatto seguito Officina Europa, 1999, Officina America,
2002, Officina Asia, 2004, tutte realizzate con ampio concorso della Regione Emilia Romagna, integrato
da contributi delle amministrazioni locali ospitanti i vari settori del progetto, il quale infatti si è sempre
caratterizzato per una natura policentrica, irraggiandosi dal capoluogo, Bologna, verso altre città dell’Est
della regione.
A oltre un decennio dal primo scandaglio, pare del tutto opportuno condurre un nuovo check-up
sull’inesausta creatività dei nostri giovani: da qui il titolo della mostra, accanto a quello di Officina 2.
Volendo caratterizzare l’attuale situazione, si potrebbe fare ricorso alla nozione introdotta da Gilles
Deleuze e Félix Guattari di plateau, ovvero di un bilanciamento tra opposti: il rigorismo dell’arte
concettuale, col triangolo foto-scrittura-oggetto, accenna a stemperarsi in soluzioni più stimolanti e
sensuose, che però si guardano dall’approdare a facili pittoricismi, senza peraltro disdegnare recuperi di
motivi decorativi, molto adatti per usi di arredo urbano.
Questo medesimo bilanciamento si registra tra
soluzioni a due e a tre dimensioni: molte opere presenti in questa rassegna, infatti, muovono da progetti o
tracciati esposti a parete, da cui però prendono lo slancio per andare a occupare lo spazio attiguo,
occupazione che tuttavia avviene in modi leggeri e reversibili. Altri invece affrontano decisamente lo
spazio aperto deponendovi come delle isole consistenti e cariche di stimoli. Insomma, tutte le dimensioni
spaziali, dall’alto, dal basso, dalle pareti all’open space, sono inquietate, pungolate, con reattività pronta e
incalzante, costituendo uno spettacolo sempre mobile e imprevedibile.
La squadra curatoriale ha individuato 34 presenze, alcune già ampiamente note e avviate verso un
successo crescente, altre più inedite ma aggressive e incalzanti.
Nella sua precedente edizione (1 giugno-3 luglio 2011) la mostra Officina Italia 2. Nuova Creatività
italiana ha avuto luogo nelle sedi di Bologna e Forlì-Cesena (la Sala Museale del Baraccano nel
Quartiere Santo Stefano a Bologna e la Fabbrica di Gambettola a Forlì Cesena), rispettando, seppure in
misura ridotta, il tradizionale policentrismo delle Officine. Ora invece la mostra Officina Italia 2 viene
presentata in forma compatta presso lo spazio ALT Arte Lavoro e Territorio, sito dalla tipologia edilizia
simile alla Fabbrica di Gambettola: entrambi i fabbricati, infatti, sono costituiti da ex cementifici
dismessi, recuperati e riconvertiti in funzione museale.
L’ex cementificio Pesenti, sede attuale di ALT Arte Lavoro e Territorio, è stato acquistato nel 2001 dalla
Società Fabrica S.r.l. con l’intento di creare un polo culturale, attento alle esigenze della contemporaneità,
che riportasse in vita quello che senza dubbio può essere considerato l’esempio più suggestivo e maestoso
di archeologia industriale della bergamasca. Proprio grazie al restauro reversibile che ha caratterizzato
l’edificio, il fabbricato può essere reinterpretato di volta in volta secondo svariate tipologie di funzioni e
utilizzi, non ultimo quello di essere adottato come contenitore trasformabile per mostre temporanee.
Per l’allestimento della mostra Officina Italia 2 si è pensato infatti di costruire una “scatola spaziale”,
costituita da 74 pannelli color alluminio appositamente installati per l’occasione, all’interno di una delle
sale del museo. In questo modo la mostra Officina Italia 2 non si pone come avvenimento estraneo
rispetto alla Collezione permanente del museo, bensì produce con essa un dialogo costante che è motivo
di ulteriore arricchimento sia per le opere facenti parte della collezione permanente che per quelle
temporaneamente installate per la mostra.
Elenco degli artisti
Meris Angioletti, Alex Bellan, Davide Bertocchi, Alvise Bittente, Elena Brazzale, Jacopo Candotti, Roberto De Pol, Elisabetta Di Maggio, Anna Galtarossa, Eloise Ghioni, Chris Gilmour, Nicola Gobbetto, Paolo Gonzato, Alice Guaresch, Giorgio Guidi, Antonio Guiotto, Kensuke Koike, Lisa Lazzaretti, Federico Maddalozzo, Laura Matei, Ignazio Mazzeo, Matteo Montani, Margherita Moscardini. Giovanni Ozzola. Marco Papa, Laurina Paperina, Chiara Pergola, Filippo Pirini, Diego Soldà, Francesco Spampinato, Alberto Tadiello, To/Let (Marinangeli/Placucci), T-yong Chun, Giorgia Valmorri
Mostra a cura di Renato Barilli, con la collaborazione di Guido Bartorelli, Alessandra Borgogelli, Paolo
Granata, Silvia Grandi, Guido Molinari.
Presso lo spazio ALT Arte Contemporanea di Elena Matous Radici e Famiglia Leggeri, allestimenti di
Tullio Leggeri.
Il catalogo, edito da Mazzotta, prevede due pagine a colori per ogni partecipante più saggi dei curatori e
consueti apparati bio-bibliografici.
Conferenza stampa di presentazione a cura del Prof. Renato Barilli e Tullio Leggeri: venerdì 7
ottobre h. 10:00 presso ALT Arte Contemporanea
Inaugurazione: sabato 8 ottobre alle h. 18,00, in occasione della Giornata del Contemporaneo
promossa da AMACI, con conferenza stampa di presentazione a cura del Prof. Renato Barilli.
ALT Arte Contemporanea-Spazio Fausto Radici, Arte Lavoro Territorio
Via Gerolamo Acerbis 14 - Alzano Lombardo (BG)
Orari: da martedì a giovedì ore 10-16 ; venerdì, sabato e domenica
ore 15-19, ad esclusione di sabato 22 ottobre e di domenica 23.
È tuttavia possibile visitare la mostra oltre l'orario indicato, prenotando
ai numeri: 334 9233010 o 035 4536730
Ingresso libero (con possibilità di versare un contributo libero a
sostegno dell'associazione e della gestione dello spazio)