Galleria Federica Ghizzoni
Milano
via Cagnola, 26
02 33105921
WEB
Sam Punzina e Shanti Ranchetti
dal 5/10/2011 al 29/11/2011
lun-sab 15.30-19.30

Segnalato da

Federica Ghizzoni




 
calendario eventi  :: 




5/10/2011

Sam Punzina e Shanti Ranchetti

Galleria Federica Ghizzoni, Milano

Fabula Nocturna. 38 piccole tele che raccontano il mondo immaginario di Punzina accanto alle cornici colorate di Ranchetti. Conclude il percorso della mostra un lavoro a quattro mani.


comunicato stampa

Fabula Nocturna è una favola complessa e colorata. Un duplice rifugio frivolo ma cupo, austero ma vivace, che si rintana lungo le pareti dello spazio della galleria di Federica Ghizzoni, in una sala bianca e una nera dove Sam Punzina e Shanti Ranchetti si mostrano confrontandosi, evocando uno spiraglio, un mondo fantastico e vivo. Si tenta il sortilegio e per qualche minuto il reale viene tenuto fuori, una porta si chiude e Milano si fa abbandonare, con la sua strada grigia e le sue storie tormentate. È un angolo irrequieto a offrirsi. Disegni, piccole tele, supporti di legno di cedro, cammini di vicende, destini, personaggi, frammenti attraverso piccole gocce di colore o grandi occhi, creazioni che sfidano spudorate, lasciando comunque sempre un alone di mistero e apprensione. Un “Wonderland” di Carroll, una cornice allegra che scoperchia un micromondo quasi barocco, come le esili figure di Shanti scoperchiano un’inquietante sottocultura che prende spunto da ambiti come quello del Circo, anzi del Freak Show, un mondo folle e improbabile, ma che esiste e attrae, come nella favola di Sam, dove piccoli segreti e tormentati ricordi sono stratificati da materia che alla fine prende forma in piccole e saltellanti esistenze.

L’attrazione del diverso e dell’irreale, altro tema che da sempre ricorre nell’arte. Il diverso prima respinge, fa un po’ paura, ma poi lo scruti, e lo comprendi e lo fai tuo, forse. Una pancia scoperta che racchiude una piccola donna, se stessa, una Mater che è anche figlia, un pensiero dentro a un altro, come una matrioska che pone sempre quesiti. Invadenti nuvole bianche che sovrastano un paesaggio di sogni, aggrovigliandosi, muovendosi con alberi e funghi in una briosa danza, dove però qualcosa ha perso il controllo. In Shanti e Sam ogni soggetto ha una propria identità, già dal titolo, dove Gossip girl, o Birthday girl, o ancora Wireless girl, sfilano più o meno sorridenti, e dialogano con l’universo di Sam, dal Mondo in apnea, alla Casa di un libero pensatore e in Stagioni inverse. Le due artiste culminano insieme in una tela, rispecchiando la completezza di incessanti pensieri e ricerche. The Loverdose scissors bunny, una dose letale d’amore: una base scura, nera e una gabbia stilizzata flebilmente appesa a un fiore. La gabbia potrebbe essere aperta, lasciando libertà a rosee farfalle che non cessano il volo, mischiandosi con fiori e carote volanti, tracciate dalla mano di Sam Punzina e terminando in un cuore spinato da appoggio a una creatura sexy, con femminili stivali e corpetto, e un cerchietto in testa. A questo manca però un’orecchia, che la donnina prenderà (forse) dal bianco coniglio che tiene nella mano libera, perché nell’altra ha una forbice.

La Nocturna Fabula.
Oltre alle figure le parole. Cormac McCarthy sulla sua Road prefigura un mondo finito, dove nessuno è sopravvissuto e scrive “Di notte il cielo è una fontana di stelle con poco spazio nero, stelle che cadono incessanti tracciando archi dolorosi, ed è così che il loro numero non diminuisce mai”, rileggendo queste righe dello scrittore americano ho pensato ai lavori delle due artiste, e alla favola di Sam che accompagna lo spettatore all’inizio del percorso in galleria: “si percepiva una quiete che sapeva di dolcezza e ovunque l'occhio guardasse c'era un'esplosione di colori e di vitalità. Era una notte di verde stellata, tutti si preparavano a trascorrere sogni quieti” L’opposto. Un’esplosione vivace che si scontra con l’abitudine comune, e si pone in una prospettiva della realtà conosciuta.

Fabula Nocturna una favola complessa e colorata lungo le pareti nello spazio di Federica Ghizzoni. Una sala bianca e una nera dove Sam Punzina e Shanti Ranchetti si mostrano confrontandosi, evocando uno spiraglio, un mondo fantastico e vivo.
Cormac McCarthy sulla sua Road prefigura un mondo finito, dove nessuno è sopravvissuto e scrive “Di notte il cielo è una fontana di stelle con poco spazio nero, stelle che cadono incessanti tracciando archi dolorosi, ed è così che il loro numero non diminuisce mai”, rileggendo queste righe dello scrittore americano ho pensato ai lavori delle due artiste, alla favola di Sam che accompagna lo spettatore all’inizio del percorso in galleria: “si percepiva una quiete che sapeva di dolcezza e ovunque l'occhio guardasse c'era un'esplosione di colori e di vitalità. Era una notte di verde stellata, tutti si preparavano a trascorrere sogni quieti”, e all’elefantino di Shanti, preparato per Milano.
Qui il reale viene tenuto fuori, una porta si chiude su Milano. Sam Punzina con 38 piccole tele racconta il suo mondo immaginario e immaginato, un “Sam’s world” appunto, in cui un’esplosione scardina gli equilibri disturbando la vita di mosche e stelle, prati e farfalle, pesci rossi e tucani, fenicotteri rosa e passerotti coscialunga, un mondo patinato che viene infestato da una rovinosa esplosione, per poi ritornare alla quiete sotto la guida di MagaMedù, un altro essere irreale sbucato dalla mente della giovane artista.
Poi l’altra realtà, quella delle espressive donnine di Shanti che, in cornici colorate o su supporti di legno, rappresentano un “Wonderland” di Carroll, con una cultura Lowbrow di base: occhioni in grandi volti, un testa a gabbia d’uccello, o una pancia materna che racchiude una piccola donna, come una matrioska. Le due artiste partono entrambe da una base accademica figurativa, confrontandosi con lavori come Gossip girl, o Birthday girl, o ancora Wireless girl, che dialogando con l’universo di Sam, dal Mondo in apnea, alla Casa di un libero pensatore e in Stagioni inverse, e concludendo insieme in un’atmosfera di equilibrio con un lavoro a quattro mani.

Inaugurazione giovedì 6 ottobre ore 19.00

Galleria Federica Ghizzoni
via Cagnola 26, Milano
Orari: lunedì - sabato 15.30-19.30, fuori orario su appuntamento
Ingresso libero

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