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29/1/2003

Non amo le cose insipide

Bu.net, Torino

Bouillabaisse&Bruss

Si tratta innanzitutto di due ricette composte da più alimenti. Bouillabaisse è una zuppa di pesce misto originaria della Provenza la cui particolarità originariamente era quella di utilizzare tutti i pesci di piccola taglia invenduti. Il Bruss è un composto di vari tipi di formaggi lasciati a macerare nella grappa, questa ricetta di provenienza piemontese è di stampo popolare per cui ogni variabile dipende dalla disponibilità degli ingredienti.

Allo stesso modo il nostro intento e quello di far convergere diverse conoscenze e contributi ad una ricerca multidisciplinare in cui arti visive convivano con pratiche gastronomiche. La cucina solitamente relegata ad un atto ordinario viene affrontata qui con degli incontri che ne nobilitano l'aspetto creativo. Lo scambio di ricette, di informazioni, tempi di cottura e modalità di preparazione etc. sono essi stessi vettori di tensioni narrative. La cucina inoltre necessita un coinvolgimento sensoriale che la accomuna alle arti visive, non a caso molti scritti critici di opere d'arte ci parlano di 'gusto' estetico. Gusto e narrazione trovano luogo proprio a tavola dove i convitati mangiano e gustano i piatti che hanno di fronte, elencando e raccontandosi ricordi culinari autobiografici. Il godimento della pietanza avviene su tre livelli, uno legato alla sfera mentale ed ai ricordi, un altro è quello visivo ed in ultimo quello gustativo che più di tutti si manifesta in un qui ed ora.

Sei appuntamenti troveranno luogo al Bu.Net in Via San Quintino 13/f a Torino a partire da Dicembre 2002 a Maggio 2003.

Verranno proposte dagli artisti Marco Callea, Andrea Caretto, MagmaPadano, Alessandro Quaranta, Fabrizio Sibona, Raffaella Spagna e Gianluca Sudano delle situazioni miste tra l'installazione, la performance e la cena.

Inizio manifestazioni ore 19

19 Dicembre, Marco Callea
30 Gennaio, Alessandro Quaranta
27 Febbraio, Gianluca Sudano
27 Marzo, MagmaPadano
24 Aprile, Raffaella Spagna e Fabrizio Sibona
29 Maggio, Andrea Caretto e Raffaella Spagna

Per informazioni: 011/4407517, info@il-bu.net http://www.il-bu.net

Redazione de
Il Magnete
Marco Callea
Irina Novarese
Alessandro Quaranta
Gianluca Sudano

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''Non amo le cose insipide''

La corsa alla storicizzazione di ogni evento della nostra attualità arriva all'estremo fino ad abbracciare i recenti fenomeni di costume dell'uomo contemporaneo. La cadenza quasi rituale con cui ogni fenomeno di costume succede ad un altro porta di volta in volta ad un alternarsi di opinioni e ricette che ovunque psicologi e tuttologi sfornano attraverso varie rubriche giornalistiche. La fenomenologia delle opinioni sui fatti di costume non si esime da un coinvolgimento in pietanze appartenenti ad altri ambiti. Opinionisti, politologi, ma più spesso persone 'dello spettacolo', elargiscono verità quasi 'ecumeniche', spesso lapidariamente, suggerendo strategie e comportamenti.
Succede quindi ad ogni buongustaio di tradurre le ricette tanto desiderate in varianti sul tema, e spesso le quantità e la scelta degli ingredienti usati diventano del tutto arbitrarie. Rifacendosi anche ad una possibile semiologia del Gusto, la differenziazione, la trasgressione, modificano i parametri di buono e cattivo.
Non ultimo, i cambiamenti di costume e del gusto sono direttamente vincolati ai cambiamenti sociali, politici ed economici di un determinato periodo storico e viceversa.
Accade spesso che quindi si conoscano molto bene i fatti del giorno precedente ma che si dimentichino quelli della settimana passata. Si può ad esempio dimenticare anche che ciò che veniva servito a tavola, un tempo animava ben precise strategie di potere, e forse a stare bene attenti anche oggi le nostre scelte gastronomiche vincolano strategie di approvvigionamento e di monopolizzazione del mercato.
La complessità dei fenomeni legati allo sfruttamento di risorse alimentari e alla sua iper- produzione per soddisfare l'incremento della domanda di una crescente popolazione mondiale, è tale da generare i più aspri dibattiti oltre a delle e vere proprie guerre scientifiche.
Nelle epoche passate ad esempio il sale era una risorsa in grado di muovere le nazioni in guerra, oltre che finanziare circumnavigazioni, esplorazioni, con un ruolo simile a quello del petrolio oggi.
Per ritornare a dibattere sul fatto delle opinioni comuni, delle pubbliche sentenze, ricordo che il sale era, o è, ancora in certe culture popolari il simbolo della saggezza'..

Percorsi che anticamente si praticavano per il commercio del sale si materializzeranno e faranno da cornice, insieme ad una traccia sonora, ad una serie di immagini e citazioni scritte, in cui compariranno varie opinioni in fatto di comuni dibattiti su eventi e cambiamenti di costume e abitudini attuali dell'uomo contemporaneo, così attentamente registrati e descritti dai giornali. Ad ogni convitato verrà data una porzione di sale con la quale potrà insaporire i piatti a proprio piacimento. Verranno fornite anche delle spezie, in tutti e due i casi verrà riportata la provenienza, la data della scoperta e il periodo in cui questo alimento conobbe una maggiore diffusione e apprezzamento.
Alessandro Quaranta

BU.net
via San Quintino, 13/f
Torino

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