T293
Napoli
via Tribunali, 293
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Daniele Bacci
dal 24/2/2003 al 1/4/2003
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Segnalato da

Galleria T293



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Daniele Bacci



 
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24/2/2003

Daniele Bacci

T293, Napoli

Una serie di dipinti del tutto privi di componente materica, e cosi' rigorosi da somigliare a delle sagome digitali. Bacci ritrae con una pittura compatta una serie di edifici scolastici per specificare la tensione che si genera tra l'architettura e la liberta' delle persone, e per mettere in luce il condizionamento da essa esercitato sulla formazione dell'individuo. L'artista considera tali dipinti come singole unita' di uno schedario in cui sono elencate diverse tipologie di costruzioni solenni e formalmente impeccabili.


comunicato stampa

Il progetto di mostra di Daniele Bacci (Lucca, 1975) prevede una serie di dipinti a primo impatto difficilmente interpretabili come tali poiché del tutto privi di componente materica, e così rigorosi da somigliare a delle sagome digitali. Tuttavia il rimando al computer è solo il primo di una serie di link possibili, e rintracciabili nei lavori dell'artista. Bacci ritrae con una pittura rigorosa e compatta una serie di edifici scolastici per specificare la tensione che si genera tra l'architettura e la libertà delle persone, e per mettere in luce il condizionamento da essa esercitato sulla formazione dell'individuo. L'artista considera tali dipinti come singole unità di uno schedario in cui sono elencate diverse tipologie di costruzioni solenni e formalmente impeccabili. Nella sua forma iniziale e progettuale, anche se il progetto in questo caso avviene - in una sorta di messa in scena - a posteriori, la costruzione di un edificio equivale ad una scelta irrevocabile: una volta fatto esso è destinato a perdurare nel tempo. Ugualmente rigorosa è l'immagine di un pioppeto, resa da una semplice proiezione che l'artista affianca ai dipinti; la forma del bosco è frutto di un criterio secondo il quale le piante o gli alberi sono piantati in punti precisi, ad uguale distanza, e in maniera irrevocabile. Lavorando a questa rappresentazione l'artista consegue naturalmente una basilare trasformazione del reale per mezzo stesso della pittura, della luce, e persino delle forme dure degli edifici, perché nella loro semplicità essi costituiscono un principio naturale e un normale punto di partenza per un'evoluzione.

Inaugurazione: 25 febbraio 2003 ore 19.00

Galleria T293
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