Galleria Ugo Ferranti
Roma
via de' Soldati, 25A
06 68802146 FAX 06 68802146
WEB
Indicazione 0/0
dal 5/12/2011 al 19/1/2012
lun-ven 11-13 e 16-20.30

Segnalato da

Galleria Ugo Ferranti




 
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5/12/2011

Indicazione 0/0

Galleria Ugo Ferranti, Roma

Come in un percorso iniziatico, il culmine della mostra e' l'installazione di Orazio Battaglia che appare quasi come un set cinematografico; con le piccole figure di Isaac Cordal si rappresentano diversi generi umani, mentre Valeria Sanguini si inserisce nel contesto con sculture in rete metallica raffiguranti cani.


comunicato stampa

Galleria Ugo Ferranti Indicazione 0/0 e la mostra che si inaugura il 6 dicembre presso la Galleria Ugo Ferranti di Roma. Il titolo ha origine da un’espressione che il gallerista Ugo Ferranti era solito utilizzare per le sue mostre collettive, accostato a numeri seriali, al fine di indicare i punti in comune fra i diversi artisti. Accompagnato, questa volta, da un doppio zero il titolo rende, dunque, omaggio al suo lavoro e si propone come un nuovo inizio, come un azzeramento dei suoi archivi per darne nuova vita e al contempo proseguire nei suoi obiettivi. Indicazione, però è, per sua natura, anche un termine di riferimento, un punto fermo che ti indirizza nella strada da intraprendere e che qui ben si accosta al lavoro degli artisti presenti in mostra. Orazio Battaglia, Isaac Cordal, Valeria Sanguini sono gli artisti scelti per dare corpo a questa Indicazione. I tre, sebbene presentino lavori diversi fra loro, si completano formando un unicum che orienta lo spettatore, avvolgendolo in un’atmosfera a metà fra il reale e il sognato, coinvolgendolo totalmente e che lo costringe a seguire un percorso all’interno del quale, può decidere se perdersi o ritrovare la strada. Valeria Sanguini si inserisce in questo contesto con la creazione di sculture in rete metallica raffiguranti cani. Il cane, per antonomasia il migliore amico dell’uomo, diviene qui figura assente, appena accennata; si percepisce, infatti, solo la sagoma di un cane che provoca nello spettatore una concatenazione di ricordi personali attraverso le reti in metallo, che altro non sono che trame, legami e rimandi alle relazioni quotidiane di ognuno di noi.

Con le piccole figure di Isaac Cordal si rappresentano invece diversi generi umani: piccoli uomini ‘incravattati’, colti nella frustrazione del loro lavoro, sono posizionati in diversi luoghi dello spazio, costituendo parte dell’installazione. Lo sguardo di chi li osserva non può che essere affascinato e colpito da questo mondo così simile al suo e con il quale non può non confrontarsi. Come in un percorso iniziatico, in cui si ripercorrono i diversi momenti di una vita, al culmine dell’installazione sono le opere di Orazio Battaglia. Attraverso antiche tecniche tradizionali, come il disegno e l’incisione, l’artista sussurra spunti di riflessione sulla vita e la morte con un profilo ironico e critico allo stesso tempo. I suoi scheletri invisibili, si celano dietro opere monocromatiche che svelano un senso di inquietudine e incredibile consapevolezza per il ciclo di una vita a tratti cinica e grottesca. Sebbene la ‘scena’ si svolga in un solo ambiente, l’installazione appare quasi come un set cinematografico, in cui lo spettatore diviene protagonista all’interno di un percorso reale e fittizio, visibile e invisibile, creato ad hoc per essere vissuto, compreso o percepito e nel quale diverse sono le indicazioni suggerite.
Giorgia Salerno

Immagine: Orazio Battaglia, Senza titolo - cera e argento, cm 15x3,5x10, 2010

Inaugurazione 6 dicembre ore 18.30

Galleria Ugo Ferranti
via dè Soldati 25/a 00186 Roma
Dal Lunedì al Venerdì dalle h. 11/13 a 16
Ingresso libero

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