Fabbrica Eos
Milano
piazza Baiamonti, 2
02 6596532 FAX
WEB
Omar Hassan
dal 14/12/2011 al 27/1/2012
mar-sab 10-13 e 16-19

Segnalato da

Roberta Villari



approfondimenti

Omar Hassan
Ivan Quaroni



 
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14/12/2011

Omar Hassan

Fabbrica Eos, Milano

Protagonista delle opere di H.O.2 non e' solo il supporto che accoglie il colore, muro, tela o scultura in gesso e neanche solo il colore: il vero fulcro e' l'azione, il gesto dello spruzzo con la bomboletta.


comunicato stampa

a cura di Ivan Quaroni

H come Hassan, O come Omar, 2 perché duplice è la radice da cui nasce l’arte di Omar Hassan, l’artista che ha frequentato due scuole, l’Accademia di Brera, e la strada.
La strada ha insegnato ad Omar l’impulsività del gesto con la quale ha tradotto l’urgenza di espressione, racchiudendola in un’azione semplice e veloce, ma capace allo stesso tempo di convogliare efficacemente paure, ansie ed energie potentissime: lo spruzzo.
L’Accademia ha dato forse ordine a quel complesso di emozioni, ne ha svelato l’anima artistica che lo ha portato a dare un valore più intenso a tutto.

Protagonista delle opere di Hassan non è solo il supporto che accoglie il colore, muro, tela o scultura in gesso, e neanche solo il colore: il vero fulcro è l’azione, il gesto dello spruzzo, il fare artistico; il residuo di “aria colorata” che contiene la bomboletta finita ha, per l’artista, un valore importante e la teca di plexiglass, utilizzata come un moderno reliquario, enfatizza questo valore.
Anche la colatura dello spruzzo ha una doppia valenza. Potrebbe essere percepita come un errore, come il segnale che qualcosa non ha funzionato. Per Omar invece è segno di abbondanza, è una traccia di espressione voluta perché riguarda l’origine di ogni nuovo fare artistico.

La bomboletta spray è la metafora fisica dell’ordine e del caos emotivo che fan parte dell’artista-uomo Omar Hassan. La bomboletta spray contiene silenziosa le emozioni “liquefatte” fino a quando non si manifestano, esplodendo dall’interno. Quegli stessi spruzzi d’emozione non si esauriscono in se stessi, si confrontano sempre con qualcosa d’altro. Questo avviene nelle sue opere, il colore-esperienza si relaziona prima con il muro, poi con la tela, poi con la scultura.

Anche l’idea della classicità viene risemantizzata dall’artista. Copie di sculture classiche assumono una nuova immagine e un nuovo valore attraverso una forma contemporanea di pittura (spray), distaccandosi dall’idea di classicità bianca, e recuperando l’idea di cromia che era alla loro origine.

Vernissage: 15 dicembre dalle ore 18.30

Fabbrica Eos
Piazzale Baiamonti, 2 Milano
Orari: da martedì a sabato 10.00-13.00 16.00-19.00
Ingresso libero

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