Primo Marella Gallery
Milano
viale Stelvio, 66
02 87384885 FAX 02 87384892
WEB
Farhan Siki
dal 13/12/2011 al 27/1/2012
mar - ven 10-13 e 14-18.30, sab su appuntamento

Segnalato da

Ufficio stampa Nora comunicazione



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Farhan Siki



 
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13/12/2011

Farhan Siki

Primo Marella Gallery, Milano

Implosion: Imperfect Signs. Circa 15 grandi dipinti inediti in cui l'artista indonesiano esplora l'elemento testuale. Siki raccoglie loghi, icone, simboli della cultura di massa e sulla tela li carica di attributi iperbolici e di parodia.


comunicato stampa

È stato soprannominato il Banksy asiatico per la forza dei suoi messaggi e per la qualità formale delle sue opere. È questo uno dei motivi che ha spinto la Primo Marella Gallery ad inaugurare laprima personale europea di Farhan Siki: a partire dal 14 dicembre e fino al 28 gennaio, la galleria milanese ospita infatti circa 15 grandi opere, tutte inedite, dell’artista indonesiano. Farhan Siki porta in Italia i suoi contenuti provocatori e irriverenti, mai fini a se stessi, sempre fonte di riflessione sul mondo contemporaneo.

Proveniente dalla cultura street, e quindi portatore di una forte coscienza sociale combinata a umorismo, estetica audace e impegno, Farhan Siki esplora in profondità l’elemento testuale: l’artista raccoglie loghi, brand, icone e simboli della cultura di massa, sia locali che globali, per predisporli sulla tela – fino a qualche tempo fa sui muri – caricandoli di attributi iperbolici e di parodia.

È un linguaggio mutuato, nella forma e nei contenuti, dal mondo della pubblicità e della comunicazione attraverso cui l’artista presenta le ironiche – ed amare – contraddizioni della vita contemporanea.

Gli attacchi polemici di cui Farhan Siki si fa portavoce non sono però soltanto genericamente rivolti ad una società di massa non meglio identificata: è talvolta lo stesso sistema dell’arte, nelle sue derive da star system, a diventare bersaglio. Le letture beffarde che l’artista dà del lavoro di alcuni suoi colleghi dimostrano l’approccio impudente di chi non deve chiedere il permesso a nessuno per dire ciò che vuole dire.

Forti contrasti hanno infatti suscitato le opere della serie Mur(war)kami, di cui si ammirano alcuni lavori da Primo Marella: su uno sfondo composto dai loghi che Takashi Murakami ha ideato per Louis Vuitton si affollano scene di guerra, come a voler ricordare che oltre quella flatness, quella mancanza di profondità, esiste qualcos’altro che non si può ignorare.

A tale proposito Hendro Wiyanto, curatore della mostra, scrive: “Gli attacchi di Farhan colpiscono il mondo dell'arte e la cultura della celebrità dall’interno. Il nome e l'immagine di un artista oggi sono diventati essi stessi marchi. Il cranio di diamanti per Hirst, le orecchie da coniglio per Jeff Koons, il logo Vuitton per Murakami plasmano l'immagine dei rispettivi artisti assecondando vere e proprie strategie di marketing. […] Non è forse vero che l’eccentricità vende? Una buona arte è sempre un buon affare, ha detto Warhol. O viceversa, dicono gli uomini d'affari”.

Ai più famosi brand globali Farhan affianca in certi casi citazioni provenienti da un’arte più tradizionale, anch’esse in qualche modo trasformate in loghi, perché sempre riconoscibilissime. Ne è un esempio l’opera Noam, Screaming isn’t enough, una tela in cui, su uno sfondo affollato di marchi commerciali, spicca un viso urlante, esplicita citazione dell’Urlo di Munch. A tale proposito, Farhan afferma: "Ho voluto prendere in prestito l'icona dell’Urlo e inserirla in un mondo fatto di sogni e di promesse di una vita migliore che può essere raggiunta solo attraverso l'atto di acquisto. Ma quale scegliere tra tutti i prodotti che ci vengono proposti? L’isteria cui questo processo di scelta ci porta non è però mai sufficiente: ciò che conta è acquistare, comunque, qualcosa. "

Immagine: Mur(war)kami #4, 2011, Spray paint on canvas 135 x 122 cm

Ufficio stampa
NORA comunicazione - Eleonora Caracciolo di Torchiarolo
339 89 59 372 – info@noracomunicazione.it - www.noracomunicazione.it

Opening 14 Dicembre ore 19:00

Primo Marella Gallery
via Valtellina angolo Viale Stelvio, 66 Milano
Orari: martedì - venerdì 10-13 e 14-18.30, sabato su appuntamento

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