Teatro dell'Arte CRT
Milano
viale Alemagna, 6
02 72434258 FAX 02 863813
WEB
Vestire gli ignudi
dal 24/2/2003 al 2/3/2003
02 861901
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Segnalato da

Beppe




 
calendario eventi  :: 




24/2/2003

Vestire gli ignudi

Teatro dell'Arte CRT, Milano

Vestire gli ignudi, spettacolo ideato e diretto da Gustavo Frigerio, attore e regista teatrale, coprodotto dal CRT Centro di Ricerca per il Teatro di Milano. Con questo allestimento Frigerio vuole sottolineare uno degli aspetti poetici di Pirandello che spesso è stato messo ai margini: quello di uomo affascinato dalla forza dello slancio vitale. Vivere, soltanto vivere conta.


comunicato stampa

di Luigi Pirandello

coproduzione CRT Centro di Ricerca per il Teatro di Milano, INTEATRO di Polverigi, THEATRE DE LA BASTILLE di Parigi, e in collaborazione con TSR Teatro Stabile in Rete, Teatro Bramante di Urbania

con ALESSANDRA VANZI, PAOLO PARENTE, STEFANO GABRINI, MARCO SOLARI, FLAVIO COVA, PATRIZIA BETTINI

regia e adattamento GUSTAVO FRIGERIO

Luci LUCA STORARI

Costumi PAOLA MARCHESIN

Immagini STEFANO GABRINI

assistente alla regia ANNALISA VOZZA

Spettacolo inserito nell'abbonamento 'Invito a teatro'

Vestire gli ignudi, spettacolo ideato e diretto da Gustavo Frigerio, attore e regista teatrale, coprodotto dal CRT Centro di Ricerca per il Teatro di Milano, debutta il 25 febbraio 2003 al Teatro dell'Arte (repliche fino al 2 marzo).

Con questo allestimento Frigerio vuole sottolineare uno degli aspetti poetici di Pirandello che spesso è stato messo ai margini: quello di uomo affascinato dalla forza dello slancio vitale. Vivere, soltanto vivere conta.
'Vivere per vivere: senza sapere che si vive'

E' per questo che Pirandello ci parla di tutto quello che impedisce la fluidità della vita: soprattutto l'identità, le forme sociali, i ruoli, i poteri. Diventa allora insopportabile essere nudi di fronte all'altro, bisogna vestirsi a qualsiasi costo. Anche a costo della vita.

I personaggi maschili pensano di salvarsi nelle forme sociali sacrificando l'amore. La protagonista femminile sacrifica la propria vita nel tentativo di appropiarsi di una identità finta, per far piacere agli altri.

Confronti, inseguimenti, abbandoni, cadute, elevazioni. Una danza rapida e crudele, in un universo squallido dove i corpi risplendono di sofferenza e di bellezza.
L'amore è più freddo della morte? Un modo di rendere omaggio a Fassbinder attraverso Pirandello.

Lo smarrimento dell'uomo messo in scena con originale pragmatismo e volontà di analizzarne le vie d'uscita: le intuizioni pirandelliane sulla precarietà della condizione umana sono qui presentate attraverso una rilettura liberata degli ideologismi della contemporaneità, che trae forza da un approccio legato alla linea della fisicità e dell'azione. Una donna sola al centro di un branco di uomini, mossi da pulsioni bestiali e irresistibili; diverse verità emergono nel corso del dramma, nessuna delle quali sembra appartenere alla protagonista: la trama di Vestire gli ignudi rappresenta un pretesto per un'immersione profonda nell'inconscio del rapporto uomo-donna, fatto di pietà e freddezza, di pianto e di riso, di compassione e crudeltà. La scrittura scenica di Pirandello, in bilico tra naturalismo e straniamento, diventa qui occasione per una profonda riflessione sullo scardinamento della verosimiglianza narrativa e sullo sconfinamento del teatro nella vita.

La proposta di ritornare a lavorare sul teatro di Pirandello nasce dalla convinzione che ancora sia possibile fare nuove scoperte e soprattutto dal desiderio di liberare la messa in scena dei suoi testi dai molti ideologismi che l'hanno finora inquinata. Il cinismo, il dubbio e l'assenza di valori che caratterizzano questa nostra epoca ben si addicono a un approccio più pragmatico e ci permettono forse di mettere nella giusta luce alcune intuizioni pirandelliane che erano in anticipo sui suoi tempi e che ce lo rendono estremamente contemporaneo.
Gustavo Frigerio

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Vestire gli ignudi (1922)
Ersilia, governante della figlioletta del console d'Italia a Smirne, Grotti, è stata ingiustamente accusata della tragica morte della piccola; tornata in patria alla ricerca del fidanzato Franco Laspiga, ufficiale di marina, la giovane viene a sapere che questi l'ha abbandonata per una giovane di buona famiglia. Schiacciata dal peso di questa rivelazione, ella tenta il suicidio. In ospedale, sentendosi prossima a morire, per motivare il suo gesto racconta la triste vicenda ai giornalisti. Ma viene salvata e la sua storia, resa pubblica, è tanto commovente che il romanziere Ludovico Nota decide di accogliere la donna nella propria casa.
Un confronto con i protagonisti degli eventi narrati mette in luce, però, una realtà molto diversa: Ersilia aveva una relazione con il console ed è effettivamente responsabile della morte della bambina, lasciata sola sulla terrazza da cui cadde, mentre lei cercava un momento di passione nelle braccia dell'amante. Ersilia rivela le sue menzogne e confessa che la convinzione di trovarsi in punto di morte le aveva fatto desiderare di riscattarsi dalle miserie della sua esistenza e di poter vestire, per una volta, la sua x{2018}nudità', lasciando al mondo una bella immagine di sé: 'volli farmela per la morte, almeno, una vestina decente. Ecco, vedete perché mentii? (...) Non avevo potuto averne mai una per la vita (...) che non mi fosse strappata (...) dai tanti cani che mi sono saltati sempre addosso (...) me ne volli fare una bella, per la morte, la più bella (...) quella di fidanzata'.
Non volendo tornare alla realtà da cui disperatamente aveva tentato di fuggire, Ersilia, infine, assume una nuova dose di veleno; e così morirà 'scoperta, avvilita e spregiata'.

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GUSTAVO FRIGERIO
Regista ed attore di teatro, Gustavo Frigerio, ha creato numerosi spettacoli nei quali diverse discipline si fondono secondo un principio di scrittura scenica nella quale ogni elemento si inscrive all'interno di una partitura musicale.
Il rapporto triangolare tra forma, senso e realtà costituisce terreno costante di esplorazione ed ha assunto aspetti diversi nel corso del tempo.

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BIGLIETTI
intero euro 15
* ridotto euro 10
** super ridotto euro 7,5

* Giovani fino a 25 anni, studenti universitari, allievi di scuole di danza e teatro, ACCU, CRAL del Comune di Milano, Accademia di Comunicazione, ARCI, TCI, Fondazione Mazzotta, abbonati Radio Popolare, Pink Card - Provincia di Milano, Life Gate, Teatro Libero, Club La Repubblica.
** Anziani e abbonati Teatro Verdi.
Tutte le riduzioni verranno applicate previa presentazione di relativa tessera associativa, documento o, nel caso della Fondazione Mazzotta, del biglietto d'ingresso della mostra in corso.

Prevendita TicketOne 02392261

prenotazioni 02.89011644

ORARI
feriali: ore 20.45 - chiuso lunedì
festivi: ore 16.00

CRT Teatro dell'Arte
Viale Alemagna, 6 - 20121 Milano

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