A sense of vertigo. Un viaggio fotografico, intervallato da una serie di disegni, in cui analizzare e condividere con lo spettatore la percezione dilatata di uno spazio sempre meno riconoscibile.
A SENSE OF VERTIGO
Il giorno 1 marzo 2003 dalle ore 18.30 lo Studio Ercolani ha il piacere di
presentare la personale di Domenica Bucalo a cura di Fabiola Naldi.
Un viaggio fotografico, intervallato da una serie di disegni, in cui analizzare
e condividere con lo spettatore la percezione dilatata di uno spazio sempre meno
riconoscibile.
Fabiola Naldi scrive a tale proposito: "..La condizione spazio temporale a cui
ci siamo abituati si è nel tempo allargata in funzione degli spostamenti che
intraprendiamo.
Consideriamo il fatto, però, che nella scelta del transitorio passaggio risiede
un'infinità di possibili pericoli, piccoli incidenti, impercettibili timori che
spesso producono dannosi effetti collaterali. Il nostro corpo può adattarsi al
cambiamento di clima, al fuso orario (vi dice qualcosa il fastidioso jet lag?),
ad un orizzonte differente ma può non adattarsi con la stessa facilità alle
conseguenze psichiche prodotte da invadenti stimoli. Quando il passaggio avviene
noi non facciamo altro che adeguarci sperando che la mutazione apportata
migliori il nostro "state of mind". Questo non sempre avviene: al contrario le
nuove grandi metropoli e gli impersonali luoghi di transito (stazioni,
aeroporti, autostrade) amplificano uno strano senso di malessere che ci pervade
al punto di fuggire alla ricerca di spazi meno "ingombrati". La percezione
sinestetica della realtà viene dilatata, trasformata e amplificata da questo
nuovo "sense of vertigo", la vertigine del quotidiano.
Domenica Bucalo ha cercato questa ebbrezza dei sensi nei grandi spazi e in quei
luoghi in cui la vita è reale solo al momento del passaggio. Un viaggio
interminabile nel quale la vertigine come ebbrezza momentanea segue la luciditÃ
e la consapevolezza di luoghi altrimenti non codificabili. La serie "America" è
il prodotto di questa ricerca: un work in progress visivo in cui registrare il
processo di apprendimento dello spazio amplificato. Il deserto, in questo caso
il Texas, la Valle delle Morte, la strada per giungere a luoghi che diventano
paradossalmente reali con la mediazione fotografica sono i protagonisti
principali di questo lungometraggio visivo ricercato dall'artista. La
registrazione di frequenza meccanica è, perciò, necessaria a rilevare questa
strana condizione umana che sempre più ci intrattiene ma che spesso non
riusciamo a controllare. Domenica Bucalo porta con sé la macchina fotografica e
con essa intrattiene una "liason dangereuse" con la quale tentare la
materializzazione visiva di un turbamento. I nostri corpi divengono contenitori
e conduttori di una naturale condizione umana con la quale abbiamo imparato a
convivere ma che lascia su di noi tracce e residui di solitudine."
Catalogo con testo di Fabiola Naldi disponibile in galleria.
STUDIO ERCOLANI, Viale Ercolani 5/2, 43138, Bologna
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