Galleria Cavour
Bologna
galleria Cavour
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Paolo Parisi
dal 26/1/2012 al 25/2/2012

Segnalato da

Rossella Barbaro



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Paolo Parisi



 
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26/1/2012

Paolo Parisi

Galleria Cavour, Bologna

L'artista realizza un'installazione che occupa l'intero spazio del quadrivio centrale: una luce filtrata da plexiglas rosso-violetto (Il problema della condivisione dello spazio disponibile in architettura e rispetto al colore della pittura...e il pulviscolo atmosferico, 2011) e due 'Bench' in multistrato di cartone.


comunicato stampa

Anche quest'anno Galleria Cavour è inserita a pieno titolo nel circuito di istallazioni del progetto ART FIRST curato da Julia Draganovic come luogo istituzionale della città. Il titolo della 7° Edizione è "A Bordo del Cuore D'oro" e Galleria Cavour è inserita come quinta tappa all'interno del percorso espositivo, ospitando un'istallazione del Maestro Paolo Parisi intitolata:

"Il problema della condivisione dello spazio disponibile in architettura e rispetto al colore della pittura ...e il pulviscolo atmosferico", 20111
"Bench for everybody", 2004, cartone, 2 elementi cm 130x260x50 ciascuno. Foto Domingie - Per tutte: Courtesy Galleria Astuni, Bologna.

Nel progetto per Galleria Cavour Parisi realizza un’installazione che occupa l’intero spazio dell quadrivio centrale che viene irradiato dall’intensità del colore rosso-violetto, grazie all’azione della luce filtrata dal plexiglas colorato, inoltre saranno inserite due Bench in multistrato di cartone, che saranno elemento archittettonico all'interno dell'istallazione stessa nonchè elemento d'arredo fruibile dallo spettatore stesso.

Di seguito alcune note Biografiche dell'artista:

Paolo Parisi (Catania, 1965), vive e lavora a Firenze dove è tra i fondatori dello spazio Base / Progetti per l’arte. L’esperienza come atto cognitivo attraverso i diversi mezzi e processi dell’arte, la variazione della percezione e la formazione di un proprio punto di vista sono gli elementi fondamentali dell'opera di Paolo Parisi. Una determinata colorazione delle vetrate può immergere la luce del giorno in un altro colore, per cui ogni oggetto che si trova nell’ambiente sprofonda in questo colore nuovo e diverso. Il suono può rendere udibile il movimento della materia registrato dalle sonde collocate sotto la crosta dei vulcani. La scultura, realizzata a strati di fogli di cartone ondulato, può essere praticata al suo interno, come in una cavità naturale. La pittura, argomento ed elemento centrale del suo lavoro, diventa intermediaria tra pittura, scultura e fusione di entrambe nello spazio, attraverso le tracce prospettiche di una geografia collettiva ed elementare. Paolo Parisi sin dall’inizio della sua ricerca pratica l’astrazione pittorica per riflettere sui meccanismi della visione e rendere la fruizione del monocromo un’esperienza fisica, intervenendo nella dimensione architettonica che lo contiene e stabilendo nuove relazioni tra contenuto e contenitore. Questa attitudine lo ha portato a realizzare sculture (panchine o contenitori, realizzate con stratificazioni di cartone) come dei punti di osservazione che gli spettatori sono invitati a condividere con gli altri simili da sé e quindi a confrontarsi sulla dimensione cognitiva dell’arte. Dal 1991 espone il suo lavoro in spazi pubblici e privati, in Italia e all’estero(*). Dal 1993 è docente all’Accademia di Belle arti di Bologna, e dal 2010 di Firenze e dal 2001 al 2003 ha collaborato alla didattica del Laboratorio di Giulio Paolini presso la Facoltà di Design e Arti dello IUAV di Venezia.
(*)tra i quali ricordiamo: la Galleria Gianluca Collica di Catania nel 1996, il Centro per l’Arte Contemporanea Palazzo Fichera di Catania e l’Aller Art Verein di Bludenz nel 2001, la G.C.A.C. di Castel San Pietro Terme, la Galleria Neon di Bologna nel 2002 e la Galleria Primo Piano di Roma nel 2003. È del 2004 la personale che inaugura l’attività di Quarter di Firenze (oggi EX3) e, nello stesso anno, alla Galleria Nicola Fornello di Prato. Nel 2006 la personale alla Städtische Galerie im Lenbachhaus di Monaco dal titolo Observatorium – Gegen den Strom e la partecipazione alle mostre collettive The Interim is mine alla Galleria Civica Montevergini di Siracusa e Metropolitanscape al Palazzo Cavour di Torino. Nel 2007 partecipa alle mostre Good Morning Babilonia presso la Primo Marella Gallery di Pechino e Geografie, presso Via Nuova Arte Contemporanea di Firenze. Nel 2008 realizza l’installazione Observatorium (museum) al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato e l’azione sonora Nomi dei colori classici (Sinfonia) per la mostra Per adesso noi siamo qua, a Villa Romana di Firenze. Dal 2007 al 2009 partecipa alla mostra itinerante, Italian genius now, promossa dal Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, presso il Museum of Fine Arts di Hanoi, la White House di Singapore, il Korean Design Center di Seoul, l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo e il M.A.C.RO di Roma[…]. Nel 2011 la personale appositamente concepita per gli spazi della Fondazione Brodbeck di Catania e l'installazione presso il Museo Riso di Palermo.

Immagine: Il problema della condivisione dello spazio disponibile in architettura e rispetto al colore della pittura ...e il pulviscolo atmosferico, 2011

Galleria Cavour
galleria Cavour 051 - Bologna

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