Diverse sedi
Bologna

Babouskas & La notte Slava
dal 25/6/2000 al 27/6/2000

Segnalato da

Francesca Puglisi




 
calendario eventi  :: 




25/6/2000

Babouskas & La notte Slava

Diverse sedi, Bologna

Arrivano dal Vilaggio di Podserednie della Regione russa di Belgorod l'ensemble folkloristico delle Babouskas, in russo "nonne". Le arzille signore ultra sessantenni che sbarcheranno sotto le due torri per danzare nelle strade e nelle piazze della zona universitaria, apriranno così le serate dedicate all'est Europa. Il programma del festival diretto da Giovanni Lindo Ferretti per Bologna 2000 proseguirà poi Martedì sera con La notte Slava: un grande concerto dei CSI e Goran Bregovic che sarà accompagnato dalla sua "Weddings and Funerals Band".


comunicato stampa

Per Te. Mater Genetrix Mundi.
Lunedì le danze delle "Babouskas"

Arrivano dal Vilaggio di Podserednie della Regione russa di Belgorod l'ensemble folkloristico delle Babouskas, in russo "nonne".
Le arzille signore ultra sessantenni che sbarcheranno sotto le due torri per danzare nelle strade e nelle piazze della zona universitaria, apriranno così le serate dedicate all'est Europa. Lunedì sera, insieme alla Mladenovic Band (Yugoslavia), la Fanfara de la Chetris (Romania) e la Karandilla Brass Band (Bulgaria) partiranno alle 21.30 da Piazza Puntoni, proseguendo in Piazza Aldrovandi e Via Zamboni per arrivare in Piazza Verdi.

Il programma del festival diretto da Giovanni Lindo Ferretti per Bologna 2000 proseguirà poi Martedì sera alle 21.00 al Made in Bo (prevendite 0522-382858) con La notte Slava: un grande concerto dei CSI e Goran Bregovic che sarà accompagnato dalla sua "Weddings and Funerals Band". Sul palco dell'Arena saliranno anche le Voci bulgare, il coro di Belgrado e l'orchestra di Pozanan, mentre le Babouskas anticiperanno l'entrata in scena dei CSI.

Al momento delle feste e nella vita di tutti i giorni si sentono nelle vie e nei campi, nelle case e alle estremità del villaggio Podserednie dei canti di un tempo e delle arie di oggi. Lì si cantavano sin dall'infanzia. E' grazie al canto che i bambini arrivavano a vedere il mondo, la natura, ad avvicinarsi alle feste e alla vita quotidiana dei loro villaggi, alla memoria e alla storia del loro popolo.
Si cantava per salutare o per dire addio ai membri della famiglia, quando ci sono dei momenti di gioia o di tristezza. Il canto ha pervaso la vita dei villaggi. La vita ha approfondito e arricchito il canto. La Settantacinquenne Olga Manitchkina, la più anziana del gruppo che arriverà a Bologna, dice: "per comprendere una canzone bisogna viverla. Il canto resta nel cuore quando la persona lo ha veramente provato".
L'eredità dei canti del villaggio è unica. Il loro programma include canti storici, di calendario e di stagione. I più sorprendenti sono i canti di danza e alcune arie in cui vengono utilizzati come "intermezzi strumentali" gli attrezzi dell'agricoltura come strumenti musicali.
L'amore per la canzone come orgoglio per la terra regna nel villaggio di Poseredneie. "C'erano delle persone. Non c'erano dei poeti. Essi non scrivevano le loro canzoni sulla carta. Mai. Ciononostante, le canzoni sono sempre sopravvissute. Perché? Perché non le si può sradicare dalla loro vita. I canti sono la nostra vita, semplicemente…"


Francesca Puglisi
Ufficio Stampa Bologna 2000

IN ARCHIVIO [172]
Gender Bender International Festival
dal 30/10/2015 al 7/11/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede