Spaziotemporaneo
Milano
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Carlo Bernardini
dal 18/3/2003 al 19/4/2003
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18/3/2003

Carlo Bernardini

Spaziotemporaneo, Milano

Saranno esposte opere recenti, nate dopo l'esperienza a New York e ad Utica, e le ultime grandi realizzazioni pubbliche. Bernardini, che ha già creato per questa galleria un'installazione nel 1999, espone questa volta sculture in terza dimensione e rilievi a parete, realizzati sempre con materiali tecnologici ed esplorando la grande ed enigmatica spazialita' dell'assenza di luce.


comunicato stampa

'Sistema di luce'

Saranno esposte opere recenti, nate dopo l'esperienza a New York e ad Utica, e le ultime grandi realizzazioni pubbliche.
Bernardini, che ha già creato per questa galleria un'installazione nel 1999, espone questa volta sculture in terza dimensione e rilievi a parete, realizzati sempre con materiali tecnologici ed esplorando la grande ed enigmatica spazialità dell'assenza di luce.

La mostra è curata da Nadja Perilli che ha seguito l'artista dagli esordi, e da Rachele Ferrario che lo ha accompagnato nelle sue esperienze milanesi.

In contemporanea la galleria Naviglio Modern Art (via Manzoni 45, Milano) presenterà una grande installazione, creata da Bernardini, dopo il successo dell'ambiente esposto alla triennale in occasione della mostra 'le città invisibili'.

Rachele Ferrario sottolinea '...è il triangolo la forma perfetta. Il triangolo si sdoppia in un romboide, che a sua volta si sdoppia in quattro triangoli secondo modelli intercambiabili all'infinito. Essi creano forme libere nello spazio e sospese nel tempo. Sono sculture di luce, in cui è il buio ad acquistare spessore al variare della dimensione della fibra ottica. Gli altri materiali utilizzati non possono che concorrere nel raggiungimento della unitarietà della visione.'
Nadja Perilli ci coinvolge: '...Al buio! Una materia di pura suggestione, luminescente eppure futile perché non può illuminare, sperimentale nella sua inutilità, creazione nella sua capacità di rischio, nella peculiarità di non esistere a lungo ma in un tempo breve, soltanto il tempo di un buio. Alla luce! L'organismo rimane intricato da fili trasparenti che non si possono spegnere ma rimangono li a sbarrarti la strada, a incuriosire il tuo sistema percettivo, fili che si percepiscono attraverso la tattilità e non si vedono più,una gabbia di percezione che si prende gioco di te perché c'è, è ingombrante nello spazio che occupa, vuota di qualsiasi elemento.'

Inaugurazione: mercoledì 19 marzo alle ore 18,30

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