Swinger Art Gallery
Verona
via Mazzini, 2
045 6719850 FAX 045 6719850
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Ugo Nespolo
dal 20/3/2003 al 31/5/2003
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Swinger Art Gallery



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Ugo Nespolo



 
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20/3/2003

Ugo Nespolo

Swinger Art Gallery, Verona

Rassegna personale di dipinti, vetri, ceramiche, bronzi, arte in casa. Gli esordi di Nespolo nel panorama artistico italiano risalgono agli anni '60, alla pop Art, ai futuri concettuali e poveristi. Mai legata in maniera assoluta ad un filone, la sua produzione si caratterizza subito per un'accentuata impronta ironica, trasgressiva, per un personale senso del divertimento che rappresentera' sempre una sorta di marchio di fabbrica.


comunicato stampa

La Swinger Art Gallery di via Mazzini 2, Verona propone da sabato 22 marzo 2003 a sabato 31 maggio 2003 la rassegna personale di dipinti, vetri, ceramiche, bronzi, arte in casa, di 'Ugo Nespolo''.

Nespolo, nato a Mosso Santa Maria (Biella), si é diplomato all'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino ed è laureato in Lettere Moderne. I suoi esordi nel panorama artistico italiano risalgono agli anni Sessanta, alla pop Art, ai futuri concettuali e poveristi (mostre alla galleria il Punto di Remo Pastori, a Torino e Galleria Schwarz di Milano). Mai legata in maniera assoluta ad un filone, la sua produzione si caratterizza subito per un'accentuata impronta ironica, trasgressiva, per un personale senso del divertimento che rappresenterà sempre una sorta di marchio di fabbrica.

Negli anni Settanta Nespolo si appropria di un secondo mezzo di espressione, il cinema: in particolare quello sperimentale, d'artista. Gli attori sono artisti amici, da Lucio Fontana a Enrico Baj, a Michelangelo Pistoletto. Ai suoi film hanno dedicato ampie rassegne istituzioni culturali come il Centre Georges Pompidou di Parigi, il Philadelphia Museum of Modern Art, la Filmoteka Polska di Varsavia, la Galleria Civica d'Arte Moderna di Ferrara, il Museo Nazionale del Cinema di Torino. Gli anni Settanta rappresentano per Nespolo un passaggio fondamentale: vince il premio Bolaffi (1974), realizza il Museo (1975-76), quadro di dieci metri di lunghezza che segna l'inizio di una vena mai esaurita di rilettura-scomposizione-reinvenzione dell'arte altrui. L'opera viene esposta per la prima volta nel 1976 al museo progressivo d'Arte Contemporanea di Livorno. Negli anni Settanta inizia anche la sperimentazione con tecniche (ricamo, intarsio) e materiali inconsueti (alabastro, ebano, madreperla, avorio, porcellana, argento). Nasce L'albero dei cappelli, poi prodotto in serie come elemento d'arredo.

Gli anni Ottanta rappresentano il cuore del 'periodo americano'. Ugo Nespolo trascorre parte dell'anno negli States e le strade, le vetrine, i venditori di hamburger di New York diventano i protagonisti dei suoi quadri. In questi anni si accumulano anche le esperienze nel settore dell'arte applicata: Nespolo è fedele al dettato delle avanguardie storiche di 'portare l'arte nella vita' ed è convinto che l'artista contemporaneo debba varcare i confini dello specifico assegnato dai luoghi comuni tardoromantici. Lo testimoniano i circa 50 manifesti realizzati per esposizioni ed avvenimenti vari (tra gli altri, Azzurra, Il Salone Internazionale dell' Auto di Torino, la Federazione Nazionale della Vela), il calendario Rai dell'86, le scenografie per l'allestimento americano (Stamford) della Turandot di Busoni, le videosigle Rai (come Indietro Tutta con Renzo Arbore). Nell'86 Genova festeggia i vent'anni di attività artistica di Nespolo con la mostra antologica di Villa Croce La Bella Insofferenza.

Nel '90 il Comune di Milano gli dedica una mostra a Palazzo Reale. Dello stesso anno sono prestigiose collaborazioni artistiche come la campagna pubblicitaria per la Campari, le scenografie e i costumi del Don Chisciotte di Paisiello per il Teatro dell'Opera di Roma ed una esposizione di ceramiche - il nuovo interesse di Nespolo - nell'ambito della Biennale Internazionale della Ceramica e dell'Antiquariato al Palazzo delle Esposizioni di Faenza. Nel '91 partecipa in Giappone all'International Ceramic Festival, Ceramic World Shigaraki. L'anno dopo la galleria Borghi & C. di New York ospita A Fine Intolerance, personale di dipinti e ceramiche. Del '94 è una mostra di opere a soggetto cinematografico promossa alla Tour Fromage dalla Regione Valle d'Aosta. L'anno seguente Nespolo realizze scene e costumi per l'Elisir d'Amore di Donizzetti per il Teatro dell'Opera di Roma, itinerante all'Opera di Parigi, Losanna, Liegi e Metz. Sempre del '95 sono l'antologica Casa d'Arte Nespolo al Palazzo della Permanente di Milano e la personale Picura si instalatu di Bucarest a cura del Ministero alla Cultura romeno.

Nel '96 la personale Le stanze dell'Arte alla promotrice delle Belle Arti di Torino, viene organizzata dalla Regione Piemonte. Ancora nel '96 Ugo Nespolo assume la direzione artistica della Richard-Ginori. Nel 1997 il Museum of Fine Arts di La Valletta, Malta, gli dedica una personale. Nello stesso anno una mostra itinerante in America Latina: Buenos Aires (Museo Nacional de Bellas Artes), Cordoba (Centro de Arte Contemporaneo de Cordoba, Chateau Carreras), Mendoza (Museo Municipal de Arte Moderno de Mendoza) e Montevideo (Museo Nacional de Artes Visuales).

Inizia il '98 con la realizzazione del monumento 'Lavorare, Lavorare, Lavorare, preferisco il rumore del mare' per la città di San Benedetto del Tronto e si avvia la collaborazione con la storica vetreria d'arte Barovier e Toso di Murano per la quale Nespolo crea una serie di opere da esporre a Palazzo Ducale di Venezia per 'Aperto vetro', (Esposizione Internazionale del Vetro Contemporaneo). Seguono mostre personali di rilievo alla Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto ed alla XVII Biennale di Arte Contemporanea a cura del Comune di Alatri.

Si chiude il 1999 ed inizia il 2000 con 'Nespolo + Napoli', una mostra antologica che la Municipalità partenopea ospita al Palazzo Reale di Napoli. Per l'anno Giubilare Nespolo illustra un'edizione dell'Apocalisse (introduzione di Bruno Forte) di alto pregio a tiratura limitata.

Nei primi mesi del 2001 torna al cinema con FILM/A/TO, interpretato da Edoardo Sanguineti e prodotto dall'Associazione Museo Nazionale del Cinema di Torino in occasione della retrospettiva 'Turin, berceau du cinéma italien' al Centre Pompidou di Parigi. Un prestigioso evento autunnale: Storia di Musei (catalogo Umberto Allemandi) a cura della Galleria Marescalchi di Bologna. Mostra personale a Fukui all'interno della rassegna 'Italia in Giappone 2001'.

2002: Nespolo accetta l'incarico di consulente e coordinatore artistico per il progetto d'integrazione delle opere d'arte contemporanea nelle stazioni della costruenda Metropolitana di Torino. Il Parco della Mandria di Venaria Reale ospita presso la Villa dei Laghi alcune sue sculture nell'ambito della mostra 'Scultura internazionale a La Mandria'.

Intenso il programma per la fine dell'anno ed il 2003. A dicembre l'Alitalia inaugura la nuova sede a New York con una personale di Nespolo; una mostra itinerante (da dicembre 2002 a maggio 2003) nei paesi dell'Est dalla Galleria d'Arte Moderna di Mosca, all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo a Minsk (Museo Nazionale d'Arte Moderna) per proseguire poi in Lettonia (Riga, Galleria d'Arte Moderna). A maggio del 2003 una mostra personale all'Istituto italiano di Cultura di Parigi. Durante il Festival del Cinema di Locarno in Svizzera (estate 2003) due mostre personali: presso la sede del Festival e alla Galleria d'Arte Moderna.

inaugurazione: venerdì 21 marzo 2003, ore 18.00

10.00 - 13.00
14.30 - 19.30
lunedì e festivi chiuso

Swinger Art gallery
via Mazzini, 2
37121 Verona
tel. 045 8030985

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