Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce
Genova
via Jacopo Ruffini, 3
010 580069 FAX 010 532482
WEB
La Galleria del Deposito
dal 1/4/2003 al 15/6/2003
010 580069 FAX 010 532482

Segnalato da

Cristina Pariset




 
calendario eventi  :: 




1/4/2003

La Galleria del Deposito

Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce, Genova

Un'esperienza d'avanguardia nella Genova degli anni '60. La citta' e' in quegli anni un importante punto di riferimento per le ricerche neo-concretiste e di arte cinetica e programmata che prefigurano un rapporto privilegiato tra arte e scienza, nella dimensione utopica che fa dell'arte un modello operativo per la vita. La mostra intende ripercorrere con la storia della Galleria un momento importante della storia della citta' presentando oltre 70 opere dei piu' significativi artisti che esposero al Deposito cosi' come i ''multipli'' e le stampe serigrafiche prodotti dalla galleria


comunicato stampa

Comune di Genova
Direzione Cultura, Sport e Turismo
Ufficio Arte Contemporanea

Villa Croce
Centro per la arti visive Museo d'arte contemporanea

La Galleria del Deposito: un’esperienza d’avanguardia nella Genova degli anni sessanta

Per Genova, capitale europea della cultura 2004, è tempo di guardare al futuro, ma anche al suo più recente passato e in particolare a quella stagione degli anni ’60 in cui si verifica una singolare e felice congiuntura tra lo sviluppo dell’industria metalmeccanica (e il conseguente sviluppo economico della città) e i fermenti culturali del mondo dell’arte attraverso l’attività di gallerie private ormai storiche (Deposito, Polena, Carabaga, Bertesca, Rotta), di gruppi autogestiti (Tempo3, Gruppo Studio, Gruppo Tool) dell’Università che, grazie al lavoro di Eugenio Battisti, crea il Museo sperimentale d’arte contemporanea. Genova è in quegli anni un importante punto di riferimento per le ricerche neo-concretiste e di arte cinetica e programmata che prefigurano un rapporto privilegiato tra arte e scienza, nella dimensione utopica che fa dell’arte un modello operativo per la vita.

In questo contesto la Galleria del Deposito, inaugurata a Genova il 23 settembre 1963 dal Gruppo Cooperativo di Boccadasse, artisti e appassionati d’arte (Bruno Alfieri, Kurt Blum, Flavio Costantini, Germano Facetti, Vita Carlo Fedeli, Emanuele Luzzati, Achille Perilli, Kiki Vices Vinci) per iniziativa di Eugenio Carmi, allora Art Director all’Italsider, introduce un importante elemento di novità contrapponendo alle logiche elitarie di un mercato dell’arte riservato ai ceti più abbienti un’arte di grande qualità, prodotta da alcuni dei protagonisti della ricerca artistica contemporanea, “moltiplicata” attraverso la serigrafia in edizioni limitate e la produzione “industriale” di oggetti posti in vendita a prezzi accesssibili ad un più largo pubblico. Nell’introdurre il primo numero del mensile della galleria e la prima mostra (“Sedici quadri blu” con opere di Alviani, Bill, Cagli, Chagall, Castellani, Dorazio, Fontana) Gillo Dorfles sottolinea come l’intento dei soci sia comunque quello di “compiere... un lavoro di aggiornamento nel campo delle arti visuali” scegliendo ”quale che sia la tendenza da esse rappresentata... opere valide come espressione del nostro tempo..., di autentico rinnovamento”.
In realtà la tendenza dominante della galleria è quella della ricerca neoconcretista a partire dai grandi modelli internazionali di Max Bill, Richard Paul Lohse, Victor Vasarely, per arrivare alle ricerche più attuali di ambiente milanese (Fontana, Bonalumi, Colombo, Castellani, Scheggi) e di ambiente romano (Perilli, Dorazio) con particolare attenzione alle ricerche di optical art attraverso artisti come Alviani, Morandini, Gerstner, Soto. Non mancano comunque presenze significative di ambito informale (Arnaldo Pomodoro, Achille Perilli) e di pop art (Del Pezzo, Tilson, la geometria segnaletica di Gaul) accanto a scelte figurative di ambito prevalentemente slavo legate alla presenza nel gruppo di Vera Horvat Pintarich, storica dell’arte dell’università di Zagabria. Senza dimenticare ovviamente la rappresentanza genovese di Eugenio Carmi (che lavora in quegli anni con materiali industriali come le latte litografate e appare per altri verso vicino alle ricerche informali di segno e materia), di Flavio Costantini che propone i suoi primi lavori dedicati alle vicende degli anarchici nella dimensione di una figurazione iperrealista e surreale, e di Lele Luzzati che si muove tra pittura e scenografia.
Nel complesso l’attività della galleria testimonia di un momento cruciale delle vicende artistiche del secondo Novecento, in bilico tra geometria e presa di contatto con la realtà, ben evidenziato nella mostra “Situazioni 66” curata da Germano Celant, che introduce significativi esempi protopoveristi.
Non manca il contributo di fotografi come lo svizzero Kurt Blum, Lisetta Carmi, Ugo Mulas che documentano e tramandano (con l’archivio Bergami di Genova) luoghi e volti di un “com’eravamo” di quarant’anni fa.

La mostra, che intende ripercorrere con la storia della Galleria un momento importante della storia della città, presenta al piano nobile del Museo oltre 70 opere dei più significativi artisti che esposero al Deposito, provenienti da gallerie (Arte Struktura, Lorenzelli, Marconi e Seno di Milano, Peccolo di Livorno) e da collezioni private, oltre che dalle collezioni degli artisti; mentre al piano mansarda saranno riproposti i “multipli del Deposito” (opere grafiche, foulards, oggetti in piccola serie di cui i fondatori conservano almeno un esemplare), fotografie, cataloghi, video, il notiziario mensile e altri documenti significativi (lettere, bozze di testi ecc.).
Ampio spazio sarà dedicato alle stampe serigrafiche che furono prodotte da tutti gli artisti ospiti della galleria e in particolare ai lavori di Konrad Wachsmann che in quegli anni elaborò un piano di sviluppo urbanistico della città, tra cui un noto progetto per l’area del porto antico. Nel corso della mostra sono previsti quattro incontri di approfondimento organizzati dal Museo e dall’Associazione Amici del Museo di Villa Croce dedicati a: “Genova e gli anni ‘60”; “Il Deposito e la città”; “il Deposito e le Esperienze Astratto-concrete in Europa”; “Le riviste genovesi degli anni’60”.

Curatore: Sandra Solimano

Comitato scientifico: Germano Beringheli, Eugenio Carmi, Gillo Dorfles, Carlo Fedeli, Vera Horvat Pintarich, Paolo Minetti, Achille Perilli.

Catalogo bilingue (italiano e inglese) a cura di Sandra Solimano. Testi di Getulio Alviani, Germano Beringheli, Agostino Bonalumi, Eugenio Carmi, Enrico Castellani, Flavio Costantini, Lucio Del Pezzo, Piero Dorazio, Gillo Dorfles, Dusan Dzamonja, Vita Carlo Fedeli, Winfred Gaul, Karl Gerstner, Vera Horvat Pintarich, Emanuele Luzzati, Paolo Minetti, Marcello Morandini, Achille Perilli, Arnaldo Pomodoro, Sandra Solimano, Kiki Vices Vinci

Conferenza stampa: mercoledì 2 aprile ore 11 – Sala Conferenze del Museo di Villa Croce

Inaugurazione: 2 aprile 2003 ore 18

Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce Via Jacopo Ruffini 3 - Genova
Orario: martedì - venerdì 9 - 19; sabato, domenica 10 - 19 lunedi: chiuso
Biglietto: intero 4,50 euro; ridotto 3,00 euro

Ufficio Stampa:
Simonetta Menini-Servizio Relazioni Esterne del Comune di Genova tel +39 010557111
Studio Cristina Pariset - Milano tel +39 024812584 fax +39 024812486

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