Gas Gagliardi Art System
Torino
via Cervino, 16
011 19700031 FAX 011 19700032
WEB
Daniele D'Acquisto / Barbara Uccelli
dal 11/4/2012 al 18/5/2012
mar - sab 15.30-19

Segnalato da

Gagliardi Art System




 
calendario eventi  :: 




11/4/2012

Daniele D'Acquisto / Barbara Uccelli

Gas Gagliardi Art System, Torino

FV +/- Space (Proliferation) e' la seconda parte del progetto di D'Acquisto, proposto in forma embrionale nel novembre scorso. The Empress e' un'installazione video interattiva nel quale una donna, la stessa Uccelli, e' sottoposta a un processo di rapido invecchiamento.


comunicato stampa

Daniele D'Acquisto - FV +/- Space (Proliferation)

testo critico di Alberto Zanchetta

Gagliardi Art System è lieta di presentare FV +/- Space (Proliferation), seconda parte del progetto di Daniele D’Acquisto, proposto in forma embrionale nel Novembre dello scorso anno nell’ambito di FV Prelude (Dust), project-room in cui l’artista indagava l’origine della forma.

A differenza del preludio, la seconda parte del progetto affronta il concetto di proliferazione in riferimento sia all’idea di espansione volumetrica che alla capacità delle opere di generarne altre. Sondando le possibilità palingenetiche e autopoietiche intorno alle ragioni della propria ricerca, Daniele D’Acquisto compie un’indagine (intorno alla zona liminale tra realtà e rappresentazione) che connette lo spazio fisico con i suoi molteplici modelli astratti. In mostra saranno presentate cinque distinte serie di lavori che sviluppano relazioni tra gli aspetti semiotici e le estensioni tangibili del concetto di “spazio”.

L’installazione Strings esprime l’idea cardine della mostra: la proliferazione della forma che si appropria dello spazio, espandendosi in esso per definirne le parti. Tra gli otto oggetti avviluppati nelle “stringhe” è posta in evidenza la cornice contenente l’immagine fotografica di Perda Liana (imponente torrione dell’era giurassica diventato simbolo dell’Ogliastra); l’acrocoro viene inoltre ripreso nella serie +/- Space in cui il paesaggio è stato abraso per generare dei vuoti all’interno dell’immagine con l’intenzione di restituirgli una dimensione oggettuale per mezzo della sovrapposizione di strati di plexiglas retro dipinti. +/- Space è anche il titolo di un’installazione a parete, composta da bicchieri, vasi o recipienti in vetro. Alcune sezioni di legno tornito aderiscono alla forma dei contenitori, in accordo con l’inclinazione delle mensole su cui sono disposti. L’opera formalizza un modello figurato (“il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto”), definendo così il discrimine tra lo spazio positivo e lo spazio negativo. Sfruttando i residui di lavorazione ottenuti da opere precedenti, la serie Dust PG8 conferisce tridimensionalità alle polveri prodotte in studio, qui sovrapposte alle effigi dei 14 piloti del “Group 8” (équipe di astronauti che la NASA selezionò nel 1978) stabilendo un legame con lo spirito di ricerca – tipicamente sperimentale – dell’artista. Infine, Desert (Dust) raccorda le metodologie del passato a quelle del presente. Come nei precedenti “deserti”, il terreno presenta una specularità che conferisce ordine al caos dell’immagine, ma laddove l’approccio al lavoro era caratterizzato dal totale controllo formale, gli esiti sono ora [in]formati dalla casualità.

Daniele D’Acquisto (1978, Taranto) vive e lavora a Taranto.

Mostre personali selezionate: 2011: F-V Prelude (Dust) (a cura di C. Canali), Gagliardi Art System, Torino; 2010: Golden Record – Take OFF (a cura di C. Canali), SuperstudioPiù, Milano; Permanent Eclipse (a cura di L. De Venere), Muratcentoventidue, Bari; 2009: GoRe ( a cura di F. Poli), Gagliardi Art System, Torino; 2007: Waiting For... (a cura di M. Vescovo), Gagliardi Art System, Torino; Eucharistic, Primo Scalo (a cura di A. Marino), Ex Convento San Michele, Taranto.

Mostre collettive selezionate: 2010: Bye Bye Vittorio!, Gagliardi Art System, Torino; In sede – Tempi Precari
(a cura di F. Poli, E. Lenhard), sedi varie, Torino; The White Cellar (a cura di C. Canali), Ex-Palazzo Fiat, Torino;
XIV Biennale d’Arte Sacra Contemporanea: Le beatitudini evangeliche (curatori vari; testo critico a cura di M. Vescovo), Museo Stauròs d’Arte Sacra Contemporanea, Isola del Gran Sasso d’Italia (TE); Querschnitt 3 - Sezione Trasversale, Gagliardi Art System, Torino; 2009: Fiori/Flowers (a cura di L. De Venere) Padiglione Fieristico Banca Popolare di Bari; Bianca (a cura di L. De Venere), Muratcentoventidue, Bari; 2008: GAP - Giovani Artisti Pugliesi (a cura di L. De Venere, M. Di Tursi, A. Marino), Sala Murat / Fortino, Bari; Storytellers, Gagliardi Art System, Torino; Il luogo dell'arte e i suoi segni nascosti (a cura di A. Basile), Castello Normanno, Santa Severina (KR); 2007: Children – Daniele D’Acquisto, Cristiano De Gaetano, Nicola Vinci (a cura di L. De Venere), Muratcentoventidue – Arte Contemporanea, Bari; Primo Scalo- Part One (a cura di A. Marino), Ex Convento San Michele, Taranto; Banditi (a cura di R. Cardone), Museo Archeologico Provinciale, Potenza.

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Barbara Uccelli. The Empress

a cura di Raffaele Gavarro

Gagliardi Art System è lieta di presentare in esclusiva il progetto The Empress dell’artista Barbara Uccelli.

The Empress è un’installazione video interattiva, una specie di videoquadro, nel quale una donna, l’imperatrice, la stessa Barbara Uccelli, è sottoposta ad un processo di rapidissimo invecchiamento. L’inesorabile e veloce scorrere del tempo sul volto della donna è determinato dallo stesso visitatore, che lo innesca attivando inavvertitamente un semplice sensore. L’imperatrice avvolta nel suo cappotto comincia ad invecchiare e il processo termina un’istante prima del momento fatale, per poi tornare alla giovinezza iniziale, in un loop temporale senza fine. Ma prima di essere una videoinstallazione interattiva, in effetti The Empress è una vera e propria performance. Barbara Uccelli si è sottoposta ad una seduta durata un’intera giornata di trasformazione del proprio volto, sotto l’azione delle mani di truccatori professionisti. Ma la performance sarà anche quella che ci sarà la sera dell’opening in cui la Uccelli mescolerà il suo tempo reale a quello dell’immagine che ci guarda dal videoquadro. Questa contemporaneità fisica e gli slittamenti temporali che comporta, è il senso più profondo dell’imperatrice. In mostra oltre alla videoinstallazione, saranno esposte una serie di immagini fotografiche, oggetti e manufatti che appartengono al mondo de The Empress.

Riportiamo un breve estratto dal testo in catalogo di Raffaele Gavarro:
“In realtà quello che accade davanti ai nostri occhi, l’imperatrice che invecchia, quella donna lì che invecchia, è una cosa che conosciamo bene. L’abbiamo vista accadere sul volto di nostra madre, di nostra nonna, della maestra, della fidanzatina dei nostri dodici anni. Non possiamo certo dire di non sapere. Ma quello che accade davanti ai nostri occhi al volto, alla figura e alla mano di Barbara Uccelli, accade con una rapidità che oltre ad essere agghiacciante, ci impedisce di pensare ponendo solo nel metronomo del nostro sguardo il senso di quella mutazione. Ne siamo anche la causa e lo capiamo troppo tardi. Nel senso che vedendo e cercando di vedere meglio ci avviciniamo azionando un sensore che fa partire il video – << Ma non è una foto proiettata. È un video.>> -. A quel punto è troppo tardi. Il volto subisce l’azione del tempo in modo impassibile. Il corpo flette sotto il peso, trema e indietreggia. Il cappotto imperiale, realizzato appositamente per lei dalla stessa Uccelli, non nasconde la perdita del vigore e della freschezza. La mano diventa un artiglio. Quel verde dell’abito cambia, da grazioso e quasi civettuolo assume un tono di sobria eleganza fino ad un violento illividirsi che lascia solo un ricordo acido negli occhi. Proprio in questa corrispondenza tra il vedere meglio avvicinandosi e il conseguente azionarsi del meccanismo, sta la sottolineatura decisiva tra il guardare che rende reale e l’apparire che invece rimane solo un’ipotesi di realtà. Ne abbiamo in questa situazione una dimostrazione obiettiva e una comprensione oggettiva. Anche perché allontanandoci il video torna al punto iniziale. L’imperatrice è di nuovo giovane. Il tempo dello spazio della rappresentazione torna ad allinearsi a quello in cui siamo noi. La cosa è decisamente tranquillizzante, tranne per il fatto che è come aver commesso un danno che pur se riparato ha dimostrato quella fragilità che tutti noi, proprio tutti, nascondiamo per bene sotto quantità industriali di apparente indifferenza e inevitabile fatalismo. Barbara Uccelli è in mezzo a voi, proprio mentre state guardando l’imperatrice. È lì che invecchia, o attende di invecchiare in conseguenza al vostro guardare meglio, ma è anche qui che parla e beve e invecchia davvero, come tutti noi. In questa doppiezza di finzione e realtà che si intrecciano, si sostituiscono e si alternano, caratterizzando il nostro stesso essere qui in questo momento in sincronia con la Uccelli che parla, beve e invecchia, mentre l’imperatrice attende e invecchia per poi tornare giovane, si rintraccia la forza del paradosso che introduce una rappresentazione che non ha più con la realtà un rapporto univoco. Non è più l’immagine ripresa dal reale, ma è l’immagine che si fa reale e il reale che assomiglia all’immagine, in una perdita definitiva di qualsiasi senso di distinzione tra verità e finzione che sinceramente lascia sconcertati.”.

Barbara Uccelli è nata a Premosello (VB) nel 1975. Vive e lavora a Milano.
Laureata in Scienze della Comunicazione all’università di Torino, nel 1998 è stata assistente alla regia di Luca Ronconi per Questa sera si recita a soggetto, spettacolo prodotto dal Teatro di Roma.
Tra le ultime mostre personali: 2010: Queens, galleria Oltre Dimore, Bologna; 2009: Writers, galleria Ingresso Pericoloso, Roma. Tra le ultime collettive: 2011: Non tutto è in vendita, Artefiera Off, Bologna; Biennale di Fotografia, sedi varie, Alessandria.

Inaugurazione giovedì 12 aprile 2012 ore 18.30 – 21.00

Gagliardi Art System
Via Cervino 16 Torino
Orari: mar – sab: 15.30 – 19

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