Fondazione Morra - Palazzo Bagnara
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Omaggio a Harry Smith
dal 29/3/2003 al 30/3/2003
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Fondazione Morra




 
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29/3/2003

Omaggio a Harry Smith

Fondazione Morra - Palazzo Bagnara, Napoli

Prosegue il percorso di realizzazioni di commenti musicali alle opere cinematografiche sperimentali, che l'Ensemble Dissonanzen ha inaugurato la scorsa stagione. L'appuntamento odierno e' dedicato a Harry Smith, film-maker, pittore, antropologo e musicologo (curatore, tra l'altro, della piu' famosa raccolta di canti folklorici nordamericani).


comunicato stampa

Domenica 30 marzo 2003 ore 21.00

in collaborazione con ArciMovie
Sonorizzazioni dei film sperimentali di Harry Smith
Ensemble Dissonanzen
Marco Sannini, tromba
Claudio Lugo, sax
Tommaso Rossi, flauto
Marco Cappelli, chitarra
Ciro Longobardi, pianoforte.
Musiche di (e da) Theolonius Monk e Dizzy Gillespie

Prima del concerto verrà eseguito in ricordo di Goffredo Petrassi "Dialogo Angelico" (1948) per due flauti Silvia Bellio e Tommaso Rossi, flauti.

Prosegue il percorso di realizzazioni di commenti musicali alle opere cinematografiche sperimentali, che l?Ensemble Dissonanzen ha inaugurato la scorsa stagione con l?episodio dedicato a Man Ray. Harry Smith, film-maker, pittore, antropologo e musicologo (curatore, tra l?altro, della più famosa raccolta di canti folklorici nordamericani) è poco noto in Italia.

Recentemente è uscito un film sulla sua vita realizzato dalla cineasta e scrittrice italo-americana Paola Igliori, che gli fu biografa e amica, ma non ha avuto alcuna diffusione nelle nostre sale cinematografiche. Le opere filmiche di Harry Smith sono straordinarie; realizzate per lo più dipingendo direttamente sulla pellicola fotogramma per fotogramma, potrebbero intendersi più come ?pitture in movimento?, che non come prodotti cinematografici come noi li intendiamo tradizionalmente.

Essendo musicologo, e musicista egli stesso, Smith spesso si riferiva ad elementi esplicitamente musicali per strutturare i suoi lavori, in particolare attingendo dalle tecniche strumentali e dal vitalismo ritmico dei suoi amici jazzisti: Thelonius Monk, Dizzy Gillespie e la scena della ?be-bop revolution? della west coast statunitense.

Ingresso unico Euro 6,00

Infoline dissonanzen 347 8676770


DISSONANZEN 2002/2003 MUSICA E MULTIMEDIA
Il Novecento ha trasformato radicalmente il nostro rapporto con la musica. L?avvento dei mezzi di registrazione e riproduzione del suono ha inciso profondamente sull?evoluzione del linguaggio musicale, orientandolo alla diffusione di massa in misura sconosciuta ai secoli precedenti. La possibilità che ha oggi un oggetto musicale di essere serializzato e ascoltato, restando assolutamente identico, da milioni di persone in tutto il mondo, ha sposato irrevocabilmente la produzione musicale alla logica del mercato e ha invaso la nostra quotidianità di suoni ³virtuali², rendendo marginali le occasioni di ascolto di musica prodotta da esseri umani in carne e ossa. Agli albori del cinema, essendo le pellicole prive di sonoro, lo spettacolo cinematografico era, ad esempio, accompagnato da musicisti che suonavano in sala, improvvisando su temi adatti al clima delle immagini; poi si è passati alla realizzazione di colonne sonore registrate dal vivo direttamente sulla pellicola; oggi si lavora al computer, progettando in campo esclusivamente virtuale il commento sonoro. Accanto all?uso a livello industriale dei nuovi mezzi di trattamento del suono per scopi dichiaratamente commerciali, si è dipanata l?avventura della ricerca e della sperimentazione delle nuove opportunità offerte al musicista ?colto? dai nuovi media, e spesso gli esiti di tale avventura hanno affrontato in modo esplicitamente critico la massificazione implicita nel loro uso. Si è tornati a improvvisare dal vivo i commenti sonori alle immagini filmiche, anche in festival esplicitamente dedicati, ma anche a utilizzare le immagini digitali per la confezione di nuovi eventi artistici, performance, installazioni che si propongono di verificare sistemi inediti di relazione tra suono e immagine. A partire dall?immediato dopoguerra si è assistito alla creazione di studi di fonologia nei quali i compositori hanno potuto apprendere le nuove tecnologie di elaborazione del suono in tempo reale, e utilizzarle per nuove forme di opere per la sala da concerto che si dotava, nei paesi più evoluti, di sofisticatissimi sistemi di riproduzione sonora.

Dissonanzen propone tre eventi in cui in maniera diversa si affronta il rapporto dialettico tra la presenza viva della musica e degli interpreti e i nuovi media. Ci è sembrato interessante in tal senso sviluppare quattro direttrici diverse: quella più evidente dell?incontro/scontro tra uno strumento musicale fisicamente presente e il nastro magnetico nel concerto intitolato ?Musiche su due dimensioni?; quella della sonorizzazione dal vivo di opere cinematografiche dell?artista americano Harry Smith, che eludeva la serializzazione della pellicola cinematografica dipingendo a mano ciascun fotogramma; ed infine la contemporanea utilizzazione della danza, della musica e dell?elaborazione elettronica dei suoni e delle immagini nello spettacolo multimediale di Alessandra Petitti e Marco Schiavoni ?Una notte a Cuma?, dedicato al mito classico della Sibilla cumana.

Fondazione Morra-Palazzo dello Spagnuolo
via Vergini 19 (adiacenze Piazza Cavour) 80137 Napoli
tel & fax 081 454064

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