Teatro dell'Arte CRT
Milano
viale Alemagna, 6
02 72434258 FAX 02 863813
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Lo Straniero
dal 31/3/2003 al 13/4/2003
02 861901
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Segnalato da

Beppe




 
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31/3/2003

Lo Straniero

Teatro dell'Arte CRT, Milano

di Albert Camus. Interpretato da Marco Baliani, per la regia di Maria Maglietta, insieme ai contributi filmati di Mario Martone. La costruzione drammaturgica de Lo Straniero procede come un flusso di memoria a ritroso rispetto al romanzo, partendo dalla fine per indagare il vissuto del personaggio. Un montaggio attraverso una voce interiore che 'parla da sola', che riporta alla luce eventi trascorsi, indelebilmente impressi nell'anima.


comunicato stampa

'SEQUENZE'CONSORZIO POLISCENA: CRT/TEATRO DEL BURATTO
CRT Teatro dell'Arte
1-13 aprile 2003
ore 20.45

Teatro Metastasio Stabile della Toscana
LO STRANIERO
di Albert Camus
traduzione di Alberto Zevi
adattamento drammaturgico Maria Maglietta e Marco Baliani
con Marco Baliani
regia Maria Maglietta
inserti cinematografici di Mario Martone
musiche originali Luigi Polimeni
scene e costumi Carlo Sala
luci Roberto Innocenti

Al CRT Teatro dell'Arte, va in scena dall' 1 al 13 aprile Lo Straniero di Camus - interpretato da Marco Baliani, per la regia di Maria Maglietta, insieme ai contributi filmati di Mario Martone.

La costruzione drammaturgica de Lo Straniero procede come un flusso di memoria a ritroso rispetto al romanzo, partendo dalla fine per indagare il vissuto del personaggio.
Un montaggio attraverso una voce interiore che 'parla da sola', che riporta alla luce eventi trascorsi , indelebilmente impressi nell'anima.
La forza evocativa del raccontare di Marco Baliani, quella capacità attraverso un corpo narrante di rendere visibile l'invisibile, pone lo spettatore in una condizione di ascolto immaginativo, permette a ciascuno di costruire un proprio film mentale.
Se le musiche composte da Luigi Polimeni creano un paesaggio sonoro di intensità emotiva che interagisce col racconto scandendone le fasi narrative, le proiezioni filmiche di Mario Martone hanno il compito di risvegliare lo spettatore dal fascino della narrazione.. La precarietà dell'esistere, l'assurdità della condizione umana si fanno sostanza fisica attraverso un corpo barcollante nel vuoto in uno spazio sospeso, ideato da Carlo Sala che obbliga a cercare nella misurata necessità di un gesto la forza comunicativa ed evocativa.

Lo Straniero di Camus è uno di quei racconti che da tempo abitano un mio speciale giardino.
Questa terra è abitata per me da alcuni artisti e dalle loro opere, essi si sono insediati lì e hanno messo radici, continuano a produrre frutti e mi nutrono spirito e corpo in forme molto concrete.
So che quando ne ho bisogno li posso sempre interrogare e chiedere consigli e avere da loro visioni di altri mondi possibili anche se a volte le risposte non sono rassicuranti, ma credo che gli amici servano proprio a questo, ad accompagnarci per strade difficili che noi percorriamo in modo maldestro.
In questo mio orto abitano figure di artisti che si esprimono con linguaggi assai diversi tra loro e che pure si ritrovano qui a due passi da me e intessono così chiacchiere e pensieri e grazie alla mia presenza possono parlare tra loro anche oltre le barriere dello spazio e del tempo.
Camus è uno di quelli che ha messo radici da quercia , profonde, solide.
E questo é ben strano perché il suo Straniero sembrerebbe non trovare pace né dimora essendo per sua natura estraneo e nomade. Eppure è lì fin da quando ho cominciato ad arare il campo nella mia giovinezza artistica .
Camus una volta ha scritto che l'uomo gli appare' come un'ingiustizia in cammino', di certo pensava a lui stesso, eppure quell'uomo per me sono le sculture filiformi di Giacometti : anche loro abitano da tempo il campo.
Nell'accingermi all'impresa di divenire per un po' io stesso 'Straniero' , cerco di immaginare chi dei miei abitanti possa leggere insieme a me le pagine di Camus
Mi immagino il vecchio Melville sfogliarne le pagine e perdersi in quella scrittura così lontana dalla sua ,così essenziale e lucida .
Dietro di lui in piedi, come sempre di passaggio, c'é Pavese e sorride delle reazioni del vecchio baleniere. E più in là Bacon sporco di colore traccia schizzi di tutt'e due:il suo straniero lo ha già macinato e dissezionato in quadri densi di corpi contorti. Insomma a giudicare da come vedo consumate e ingiallite le pagine, questo 'Straniero' se lo devono essere passato di mano in mano e di occhio in cuore tutti gli abitatori del mio giardino, al punto che Meurseault , il protagonista dello Straniero di Camus non é più personaggio ma persona.
La vita a saperla raccontare fa di ciascuno di noi un personaggio.
Così,Meursault è un altro abitante del mio campo, esiste per me con la stessa intensità con cui esiste un mio vecchio zio amante di motociclette, dato che la verità non ha nulla a che vedere con la realtà.
Marco Baliani

ORARI
feriali: ore 20.45 - chiuso lunedì
festivi: ore 16.00

BIGLIETTI
intero euro 15
* ridotto euro 10
** super ridotto euro 7,5

* Giovani fino a 25 anni, studenti universitari, allievi di scuole di danza e teatro, ACCU, CRAL del Comune di Milano, Accademia di Comunicazione, ARCI, TCI, Fondazione Mazzotta, abbonati Radio Popolare, Pink Card - Provincia di Milano, Life Gate, Teatro Libero, Club La Repubblica.
** Anziani e abbonati Teatro Verdi.
Tutte le riduzioni verranno applicate previa presentazione di relativa tessera associativa, documento o, nel caso della Fondazione Mazzotta, del biglietto d'ingresso della mostra in corso.

Prevendita TicketOne 02392261

prenotazioni 02.89011644

CRT
Teatro dell'Arte
Viale Alemagna, 6 - 20121 Milano

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