Galleria Milano
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Riflessioni sugli effetti delle guerre
dal 1/4/2003 al 5/5/2003
02 29000352 FAX 02 29003283

Segnalato da

Carla Pellegrini




 
calendario eventi  :: 




1/4/2003

Riflessioni sugli effetti delle guerre

Galleria Milano, Milano

L'esposizione alla Galleria Milano non vuole ricalcare il tema della guerra in se', vuole essere un invito a riflettere sui motori, sugli effetti e le conseguenze delle guerre di tutti i tempi. Per questo, oltre ai lavori di artisti che in anni piu' recenti hanno affrontato questi argomenti, saranno presenti nella mostra alcuni esempi di opere del passato.


comunicato stampa

Il prossimo 2 Aprile si aprirà presso la Galleria Milano la mostra "Riflessioni sugli effetti delle guerre", da una idea di Daniela Palazzoli.

Il tema della guerra è stato posto al centro di molte importanti rassegne attualmente in corso in Europa. L'esposizione alla Galleria Milano non vuole ricalcare il tema della guerra in se - giusta o sbagliata che sia - vuole essere un invito a riflettere sui motori, sugli effetti e le conseguenze delle guerre di tutti i tempi.

Per questo, oltre ai lavori di artisti che in anni più recenti hanno affrontato questi argomenti, saranno presenti nella mostra alcuni esempi di opere del passato: grafiche di Daumier e Cham, Goya, Maximilian Luce, Kathe Kollwitz e Picasso, una tela di Carrà del 1939 raffigurante un bambino che pare chiedere alla mamma "Perché?", un paesaggio di Radziwil con uno scorcio di "Colonia nel 1947" e un disegno di un ferito di guerra di Grosz.

Riconfermano l'attualità di situazioni passate, Gianluigi Colin, i Prinz Gholam e i Chapman, che si riappropriano di opere d'arte storiche e le contestualizzano. Gianluigi Colin rielabora in digitale un dipinto di K.D. Friedrich; i Prinz Gholam, nell'opera fotografica esposta, "Goya couple seated", riprendono la posa trasognata e graziosamente rococò di una coppia tratta dai "Capricci" per riambientarla su uno sfondo postindustriale abbandonato di Beyrut ; Dinos e Jake Chapman, in una serie di incisioni, rendono omaggio ai "Disastri della guerra" di Goya.

Sono dedicati alla violenza che cova nelle abitudini quotidiane, l' assemblaggio di bossoli in cui sono infilati i disegni dei "Killer" di Pino Pascali e l' installazione di Milan Knizak ( inutili nanetti da giardino ilari e sorridenti, armati di fucili e fondine).

Ripropone il tema delle armi e della violenza nascosta Nicola Pellegrini in una serie di ritratti di persone incontrate nel West degli Stati uniti cui l'artista chiede: "Do you have a gun?" Le risposte riportate in calce sono talvolta agghiaccianti.

Sempre correlati alla volontà di distruzione che anima lo spirito umano sono gli spazi urbani in avanzato stato di decadenza del light box di Carlos Garaicoa " Cubans were here I" e "La fine delle illusioni" di Ottonella Mocellin, un progetto per l'Arco della Pace che la Mocellin ha realizzato per la rassegna "In alto arte sui ponteggi" patrocinata dal Comune di Milano e dalla Soprintendenza ai Beni Culturali.

Anibal Lopez documenta fotograficamente una azione realizzata durante una parata militare a Guatemala City, con l'intento di ricordare all'esercito i delitti commessi.

Ironia e una apparente e voluta leggerezza pervadono le figure in divisa di Katia Bassanini. Gli abiti da Kamikaze, come ogni altra uniforme, privano l'essere umano di identità e di vita propria.

Più esplicitamente sugli effetti dei conflitti e delle guerre sono il dipinto di un'aula della scuola Diaz dopo il G8 di Andrea Salvino, come pure i video di Annalisa Cattani, Paola Di Bello, Armin Linke e Stefano Pasquini girati a Baghdad nel 2002 durante un workshop organizzato dall'Unione Fotografi Irakeni eil critico Emanuela De Cecco per rompere l'embargo culturale, e "I sette passi" di Marco Vaglieri. Un lavoro quest'ultimo che documenta con testi e fotografie una lunga escursione dell'artista attraverso i monti del Carso, dove tracce della prima guerra mondiale sono ancora evidenti fra gli alberi.

Più indirettamente, ma non per questo meno efficacemente, sono "La stella di fuoco" della Abramovic e il video di Adrian Paci "Albanian Stories" in cui una bambina, raccontando delle favole, mescola ai personaggi fiabeschi episodi della guerra vissuta.

Elenco degli artisti rappresentati nella mostra:
Abramovic - Bassanini - Boetti - Baruchello - Carrà - Dino e Jack Chapman - Cattani - Colin - Daumier e Cham - P. Di Bello - Garaicoa - Goya - Grosz - Knizak - Kollwitz - Linke - Lopez - Luce - Mocellin - Novelli - Paci - Pascali - Pasquini - Pellegrini - Picasso - Prinz Gholam - Radziwil - Salvino - Vaglieri

Apertura della mostra: Mercoledì 2 Aprile 2003

Orari : da martedì a Sabato dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 20,00

galleria milano
20121 Milano - Via Manin, 13 - Via Turati, 14
Tel. 02 29 00 03 52 - Tel e Fax 02 29 00 32 83

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