Black Peak
Milano
Viale Pasubio, 3
02 9609089

Mennato Tedesco
dal 17/4/2012 al 30/5/2012

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Mennato Tedesco



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17/4/2012

Mennato Tedesco

Black Peak, Milano

Sospensioni. La pittura di Tedesco potrebbe andare alla ricerca di antenati illustri, perche' profondo e' il legame della figura nello spazio e la corporeita' svolge un ruolo fondamentale.


comunicato stampa

Figure in bilico, immortalate in complicate sospensioni; un chiaroscuro accentuato, che ne drammatizza la posa e l’istantaneità. La pittura di Mennato Tedesco potrebbe andare alla ricerca di antenati illustri, perché profondo è il legame della figura nello spazio, e la corporeità svolge un ruolo fondamentale. Basti pensare al Correggio della cupola del Duomo di Parma. Ma anche al Michelangelo della Sistina, per il forte plasticismo delle figure ritratte in pose precarie, come sul punto di cadere. Una tensione di muscoli, nervi, pelle. Uno sforzo percepibile, quasi tangibile tra le pieghe della carne.

Un atto performativo che mette alla prova noi stessi, le nostre capacità, i nostri limiti, e ci spinge ad andare oltre, come se potesse esserci una sconosciuta forza capace di superare il nostro stesso corpo, andando "oltre". Un equilibrismo, quello di Tedesco che, pur sondando le radici della tradizione pittorica rinascimentale, appare estremamente moderno e potrebbe addirittura richiamare alla mente l’opera del grande Bas Jan Ader, un artista che, adoperando principalmente il video e la performance, ha fatto dell’atto del cadere una delle azioni più intense e dense di poesia. Cadere è infatti scoprire i limiti del proprio corpo; è un lasciarsi andare alla forza di gravità, smarrire il proprio baricentro, perdersi per un istante.

Ed è proprio il corpo, e la ricerca di un probabile limite, il terreno d’indagine del giovane artista di origini campane che, attraverso il colore e prospettive insolite, sembra voler superare anche il limite dello spazio circoscritto della tela, la bidimensionalità, alla ricerca di una nuova dimensione che avvicini sempre più lo spettatore al senso del movimento che si sprigiona a partire dalla figura umana. Mennato è un equilibrista della pittura, si muove tra la dimensione plastica e l’evocazione di una trascendenza, tra la levità e la pesantezza della materia, e spesso le sue figure non hanno sguardo, se non addirittura volto, come se l’anonimato dei suoi personaggi rafforzasse l’energica esplosione di un corpo che si libera, e urla. 

Inaugurazione 18 aprile ore 19

Black Peak
Viale Pasubio, 3 - Milano
Ingresso libero

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