Galleria Zamenhof
Milano
via Zamenhof, 11
02 83660823 FAX
WEB
Raffaele Quida / Sasha Zelenkevich
dal 24/4/2012 al 5/5/2012
merc-dom 15-19

Segnalato da

Galleria Zamenhof




 
calendario eventi  :: 




24/4/2012

Raffaele Quida / Sasha Zelenkevich

Galleria Zamenhof, Milano

Asteres / Epifanie. La mostra presenta opere di grande e di piccolo formato della produzione piu' recente dei due giovani artisti. L'arte di Zelenkevich ci rivela figure parziali, barlumi di rimembranze fugaci; Quida lavora sui segni lasciati dal tempo sulla materia.


comunicato stampa

Raffaele Quida, Asteres

A cura di Virgilio Patarini

Si apre mercoledì 25 aprile 2012 e s'inaugura Sabato 28 aprile, alle ore 18.00 presso la Galleria Zamenhof di Milano, via Zamenhof 11, la mostra personali di Raffaele Quida (Gallipoli, 1968), che presenta opere di grande e di piccolo formato della produzione più recente del giovane artista.

Stratificazioni
Come pezzi di un vecchio muro intonacato, i quadri di Raffaele Quida si dispiegano davanti allo sguardo del fruitore. Sono muri di una città bruciata dal sole,sferzata dal vento, muri che a guardarli con attenzione, dietro un’apparenza anonima e insignificante, ci raccontano con dovizia e allusioni e particolari una infinità di storie sovrapposte, intrecciate, vissute, rimosse, ricordate e poi dimenticate, con loro brandelli di manifesti strappati, gli scarabocchi lasciati dalla mano incerta e sfacciata di un monello, gli scorci di pietra affioranti di sotto la calce, e, soprattutto, i segni impressi sulla materia dal tempo e dalle intemperie, segni labili eppure indelebili, evidenti, che sono, al tempo stesso, memoria ed oblio, tracce e cancellature. L’ artista talentino coniuga così, con originale sensibilità di sguardo e raffinatezza tecnica di esecuzione, una visione decisamente personale del mondo che appare, contemporaneamente e paradossalmente, anche oggettiva e impersonale. E poi c’è un che di antico nelle modernissime composizioni del giovane Quida, che sono creazioni raffinate ed essenziali, eppure ricche, stratificate e di sostanza: quadri in cui la materia canta con voce nuova e inconsueta vecchie canzoni dimenticate. Moderno nell’impostazione dell’opera, ma capace di utilizzare, attualizzandole, tecniche antiche come quella delle velature o quella delle schiariture, dei colpi di luce, Raffaele Quida si rivela un artista a tutti gli effetti arcaico- contemporaneo, depositario di un sapere che è delle pietre, del sole, del vento, e degli uomini che hanno camminato su quelle pietre, sotto quel sole, sferzati da quelle raffiche di vento.
Virgilio Patarini

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Sasha Zelenkevich, Epifanie

A cura di Valentina Carrera

Si apre mercoledì 25 aprile 2012 e s'inaugura Sabato 28 aprile, alle ore 18.00 presso la Galleria Zamenhof di Milano, via Zamenhof 11, la mostra personale di Sasha Zelenkevich (Minsk , 1982). La mostra presenta opere di grande e di piccolo formato della produzione più recente dei due giovani artisti. Le due mostre proseguiranno fino al 6 maggio 2012. Ingresso libero.

Sasha Zelenkevich, Epifanie Spazio Burri e sala Fontana. A cura di Valentina Carrera Ruvide derive L’arte di Sasha Zelenkevich ci rivela figure parziali che sono barlumi di rimembranze fugaci o, forse, visioni presenti, mediate da un immaginazione sottile e personale .Tutto cio’ trasforma queste apparizioni in oggetti semnatici profondamente emotivi quasi trascendentali.Un confine etereo potenziato dal magma degli oli che l’artista usa in cromie tendenti al monocromo calibrate e miscelate tra loro in velature e trasparenze. Squarci di luce ed aloni di tenebra da cui affiorano miti e timide parole in cirillico che sono tracce autotctome dell’interiorità dell’artista

Oppure compaiono date ed orali significativi, di vicende indelebili, ma passibili di sbiadire con l’effetto del tempo.Ancora dalla tela grezza si ergono tratti umani, volti, corpi, braccia e mani come spettri che sembrano al tempo stesso lontani e vicini all’osservatore.Mentre in alcune recenti opere della giovane artista riecheggiano sincopate figure ripetute come la mongolfiera, ludico mezzo di fuga e sogno per eccellenza o piccole barchette e poi cesti di frutta che sono invece indicativi di un intimità casalinga o ambigui cubi variamente disposti.La cifra tecnica e stilistica rende possibile gli effetti dello sconfinamento emotivo: le sgocciolature, gli impasti e le pennellate nebbiose rivelano una sperimentazione incessante che volentieri si rapporta ai reconditi enigmi che l’animo umano immagazzina prima durante ed oltre i tempi reali della vita fisica.
Elisa Fava

inaugurazione Sabato 28 aprile ore 18.00, visitabile dal 25 aprile

Galleria Zamenhof
via Zamenhof, 11 Milano
orario: Dal Mercoledì alla Domenica, ore 15.00 – 19.00. Lunedì e Martedì chiuso
ingresso libero

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