ISI Arti Associate
Napoli
vico del Vasto a Chiaia, 47 (fronte strada)
081 6586381 FAX 081 6586384
WEB
Esplorandom4
dal 24/4/2012 al 21/6/2012
mart-sab 16-20

Segnalato da

Marina Romano




 
calendario eventi  :: 




24/4/2012

Esplorandom4

ISI Arti Associate, Napoli

Osservare con attenzione l'accesso casuale a mondi paralleli, trasversali, forse reali. Partecipano alla rassegna Marco Tamburro, Martin Devrient, Jarik Jongmann, Sasi Menale, Nicolas Arjona.


comunicato stampa

25.4 | 22.6.2012: Marco Tamburro | Martin Devrient | Jarik Jongmann | Sasi Menale--
25.4 | 5.5.2012: Nicolas Arjona

ESPLORANDOM: PROGETTO ISI 2011/2012:
Osservare con attenzione l'accesso casuale a mondi paralleli, trasversali; forse reali.
Azioni verticali o sintesi.
La forza dell'alternativa; la virtù dell'imprevisto.

MARCO TAMBURRO
pittura e fotografia
L'ambiente culturale romano lo spinge anche a raccontare in modo visionario la vita quotidiana: una vita non vissuta, in cui l'uomo comune si lascia trascinare nel vortice dei suoi ritmi incessanti e frenetici. Nella sua pittura, la figura umana ha un ruolo marginale, è una semplice presenza, un’ombra, uno spettro consumato dal tempo che insegue incessantemente le traiettorie infinite della città. L'uomo rimane inevitabilmente schiacciato dalla metropoli, simbolo della forza del potere ostile e aggressivo che lo sovrasta. Nel corso del tempo Tamburro riduce progressivamente nelle proprie opere l'uso di ritagli fotografici, una scelta determinata dalla consapevolezza di esprimersi principalmente attraverso la pittura. Le campiture di bianco e di nero, a volte interrotte da squarci accesi di rosso, esprimono al meglio la trasfigurazione del “teatro della vita”, che altro non è, se non una rappresentazione simbolica di un'umanità trasformata in una massa di tristi burattini manipolati da un congegno infinito di fili, tra i quali si rivede impotente anche lo stesso artista.

MARTIN DEVRIENT
fotografia e video
Le ragnatele sono mondi di relazione, leggerezza, sospensione e fragilità. La mostra ci porta in questi mondi, regalandoci la visuale di un ragno, di un topo, di un insetto: esseri che in quel mondo vivono e che lo osservano diversamente da noi. Lo sguardo umano è forzato alla trasformazione e si immerge nell'elaborata architettura dei fili di seta, che imprigiona foglie, polvere, gocce di rugiada e di luce. E il micro diventa macro, svelando un universo di particolari essenziali, di deformazioni e visuali cui l'occhio umano non è abituato. Relazione e sospensione sono le parole chiave anche del video proiettato. Reti questa volta create dall'uomo, nel suo habitat naturale: la città. Anche qui la visuale è insolita: lo sguardo è rivolto verso l'alto, la seta sostituita da corde e lacci, abiti e biancheria prendono il posto delle foglie e della polvere.

JARIK JONGMANN
pittura
L’ultimo lavoro dell’artista olandese Jarik Jongman consiste di pitture ad olio su carta o su stampa fotografica che descrivono sale d’attesa, piú o meno vuote. Rimanere in attesa é qualcosa che noi tutti facciamo. Rimaniamo in attesa di un cambiamento, aspettiamo che cose positive accadano. Ci piace pensare di aver fatto delle scelte nella vita, di avere preso delle decisioni grazie alla nostra libertá di scelta, ma forse il nostro potere di controllo é un’illusione. E se aspettare fosse in realtá tutto ció di cui siamo capaci? “Approfittiamone, prima che sia troppo tardi! Rappresentiamo degnamente, una volta tanto, quella sporca razza in cui ci ha cacciati il fato”. (S.Beckett, Aspettando Godot”)

SASI MENALE
scultura
Sasi Menale nell’intero corpus di sculture in alabastro scolpisce la pietra mirando e ripercorrendo, col il suo sguardo empatico, le valenze estetiche ed espressive percepibili nella semitrasparenza, nella “fragilità e soprattutto nelle venature della pietra. Emblematici a tal riguardo, sono: Il risveglio della Sirena, la cui conformazione semifigurativa e il cui ritmo sia plastico che luministico si originano a partire dalle tracce inscritte nello stesso blocco di alabastro da forgiare ed i suoi Induttori onirici: Aguas, i quali più che scolpiti dall’artista sembrano disegnati autonomamente dalle fitomorfe ed evocatrici venature dell’alabastro. Il fitomorfismo degli Aguas è ulteriormente rimarcato dall’illuminazione - foglio luminoso blu - che li pervade ed impregna rendendoli traslucidi e onirici, rievocando e riattualizzando così il pathos, l’eros e l’ethos del mare. In Esplorandom4, esposizione presso ISI arti associate, Menale presenta in anteprima il primo pezzo della sua nuova serie Induttori biodinamici che proseguono e rielaborano in una dimensione installativa e processuale la serie degli Aguas (Indutttori onirici). Negli Induttori biodinamici l'acqua è la protagonista attiva della narrazione di un processo estetico biomorfo che vira verso il ritrovamento dell’armonia originaria tra il kosmos e la téchne. (Domenico Esposito)

NICOLAS ARJONA ”perché non me l'avete detto”
tecnica mista
Sono sempre stato curioso di conoscere i miei limiti e tutto ciò che gli stessi possono insegnarmi. La combinazione delle mie capacità e dei miei limiti mi rende diverso da chiunque altro così come ogni altro è diverso. Io sono Nicolas e quando, finalmente, prenderò coscienza di tutto me stesso, allora capirò ”perché non me l'avete detto”. Nicolas ha esposto con personali a New York, Parigi e Berlino, tra le sue esposizioni permanenti: Sebastian pholmn's RE4 - hostel (Berlino) e Jack Lerner's - Lerner Group inc (NY).

Inaugurazione 25 aprile dalle 19 alle 22

ISI arti associate
napoli / vico del vasto a chiaia 47
orari: dal martedì al sabato dalle 16 alle 20 e durante gli eventi serali in calendario
Ingresso libero

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