Palazzo della corgna
Citta' della Pieve (PG)
piazza Gramsci
075 8299375

Thomas Corey
dal 27/4/2012 al 20/7/2012
tutti i giorni 9.30-13 e 15.30-19

Segnalato da

Chiara Bauco




 
calendario eventi  :: 




27/4/2012

Thomas Corey

Palazzo della corgna, Citta' della Pieve (PG)

ChiaroScuro. Tutto il percorso artistico di Corey, dai pastelli alle ricerche degli ultimi anni, grazie alle quali scopre il dialogo tra architettura e colore, materia e luce, che caratterizza la ricerca d'artista.


comunicato stampa

Il sindaco Riccardo Manganello e l’assessore alla Cultura Maria Luisa Meo sono lieti di annunciare la mostra di:

Thomas Corey espone a Città della Pieve a Palazzo della Corgna. Un pittore americano che vive dal 1975 in Italia e che ha fatto sue le luci, il gusto, il mondo europeo. La mostra dal titolo “ChiaroScuro” ci presenta tutto il percorso artistico del maestro, dai pastelli alle ricerche degli ultimi anni: light boxes, tridimensione, nuovi materiali, dove si scopre il dialogo intimo e segreto tra architettura e colore , materia e luce, che caratterizza la ricerca d' artista.

Opere leggere e gioiose, in grado di suggerire relazioni tra concetti poetici, letterari e simbolici, all’interno di un territorio armonioso e consapevole , indice di un’attitudine costruttiva che conduce la matrice minimalista verso orizzonti sensibili ed evocativi.
Opere che dialogano con la sale affrescate del cinquecentesco Palazzo della Corgna per offrirsi allo sguardo del visitatore come una parentesi di riflessione, quasi una forma di dichiarazione poetica legata all’idea di mettere in relazione due momenti diversi di vita dell’opera, l’ideazione e l’ esposizione.

Thomas Corey nasce a New York nel 1950.
Nel 1975 si trasferisce a Roma, dove quattro anni dopo terrà alla Galleria Futura la sua prima personale, curata per l'occasione da Maurizio Fagiolo dell'Arco.

Segue la sua partecipazione a importanti rassegne, tra cui "Selection 15" e "New Drawing in America", tenutesi rispettivamente nel 1981 e nel 1982 presso The Drawing Center a New York, e "Critica ad Arte" presso Palazzo Lanfranchi a Pisa, curata da Achille Bonito Oliva.
Del 1989 è la personale allestita persso il Centro di Cultura Ausoni a Roma, là dove convergono nell'arco del decennio gli esponenti di maggior rilievo della nuova generazione di artisti italiani.

Presentato da Marco Vallora alla Galleria Carlo Virgilio di Roma e da Elena Pontiggia alla galleria Antonia Jannone di Milano nelle personali del 1992 e 1993, è tra gli artisti selezionati da Marco Goldin per la rassegna "Venti pittori in Italia" inaugurata nel 1994 in Palazzo Sarcinelli e alla Galleria Comunale di Conegliano Veneto. La Sapienza, museo laboratorio di arte contemporanea 1994 – personale. Galleria dello Scudo, mostre personali 1995 – 1999.

Sillabario n°2 “libertà “ Goffredo Parise 1982 pubblicazione: Indagine sui mutamenti dello stile. Il caso Thomas Corey.Americano a Roma.2007.
Il Polittico 2003, Galleria Beukers Rotterdam 2003;Gallerie Terrdeus Paris 2003; Studio Vivo Cremona 2005;Galleria C. Virgilio 2006 Roma.

DICONO DI LUI:
Lo splendore segreto delle cose
Dalle opere a pastello degli anni scorsi ai più recenti cicli pittorici, tutta l’opera di Thomas Corey è segnata da una rigorosa e costante ricerca di una luce che, partendo dall’osservazione del reale, si trasfigura assumendo una dimensione misteriosa e quasi metafisica in cui gli oggetti e la natura, grazie allo sguardo e all’azione dell’artista, rivelano un chiarore misterioso che si effonde nel mondo.
Nelle sue ultime opere Corey ha lavorato poi su una rimeditazione consapevole, efficace e personale della storia dell’arte e degli artisti nei quali ritrova alcuni echi del suo sguardo e di cui utilizza alcune suggestioni per ricomporre un linguaggio rinnovato dove il passato rivive e si rimodella addirittura grazie all’azione sincronica che lega il presente alla storia diventando lingua viva e fremente.
In questo modo Bonnard e Matisse, Monet e Guido Reni compongono alcuni e possibili approdi del viaggio a ritroso compiuto da Corey attraverso la sua idea “classica” e lucente di un’arte purificata e declinata mediante un alfabeto di intersezioni esistenziali tra la mano, il pennello e il colore, nel respiro di una pittura che vuole dare forma al mondo con una lieve e severa visione costruttiva fatta di segni vitali addensati sul palinsesto del supporto per donarci la rivelazione improvvisa dello splendore segreto delle cose.
LORENZO CANOVA

TOM COREY
E' un momento questo in cui tutti ridiscutono tutto. Sembra che il mondo ceda e crolli di fronte ad una perdita forte di identità, di sistema, di civiltà. Le distanze attraverso internet sono scomparse, Skype ci consente di vedere in contemporanea un mondo che è dall' altra parte del globo. Quella brutta parola che è “globalizzazione” ha frantumato le leggi, fragili, della finanza, e sembra che sbricioli anche la nostra cultura. Eppure non è così, anzi. La cultura è radicata nel territorio d’appartenenza in modo incancellabile, così come in noi stessi. Per quanto viaggiamo, ci spostiamo, viviamo altrove, avremo per sempre la matrice culturale della nostra origine, della nostra formazione. E' la nostra ricchezza, la merce di scambio della nostra creatività.

Tom Corey, è americano, della east coast, un americano di New York. Dal 1975 è un americano a Roma e non è riuscito a rinunciare (ma perché lo avrebbe dovuto fare?) alla sua matrice culturale (tant' è vero che ha ancora quel dolce accento americano nel suo perfetto italiano).
Tutto questo è chiaro nella sua arte. Un' arte delicata e forte allo stesso tempo. Piena di citazioni dell' universo americano e anglosassone. Nel suo lavoro Corey porta, come messaggero intelligente, quel rapporto con lo spazio che non può essere altro che della sua terra. L' ampiezza, la vastità della natura, i panorami liberi; dimensioni che solo se sei nato in America, impari a tener dentro. Non è un caso se con i celebri "irascibili" della scuola di New York le tele si fanno giganti, Pollock, Kline, Morris, De Kooning… Corey li raccoglie in dettagli contrappuntati da giochi grafici marcati dalla luce. Le luci di Georgia O' Keeffe e quelle di Eduard Hopper. Ne coglie anche qualcosa di più. Si ritrova certamente in David Hockney. Ma sempre con una consapevole propria personalità. I suoi contrasti, il modo di stendere il colore, gli oggetti o ora le sue astrazioni, fanno brillare e desiderare i suoi lavori, sempre eleganti, leggeri e seri, come compagni dei nostri panorami anche più intimi.
ANGELO BUCARELLI

Organizzata da: Maddalena Santeroni
In collaborazione con: Comune di Città della Pieve

www.thomascorey.com
ufficio stampa: Maddalena Santeroni
maddalenasanteroni@hotmail.com
info:3926323491

Inaugurazione 28 aprile ore 18

Palazzo della corgna
piazza gramsci - Citta' della Pieve (PG)
Orari: tutti i giorni (domenica compresa) 9.30-13.00 / 15.30-19.00
ingresso libero

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Angelo Bucarelli
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