Spazioarte Pisanello Fondazione Toniolo
Verona
Stradone San Fermo, 14
045 8054430 FAX 045 8054432
WEB
Pierluigi Rampinelli
dal 3/5/2012 al 19/5/2012
martedi - sabato ore 16-19.30

Segnalato da

Mara Vicentini




 
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3/5/2012

Pierluigi Rampinelli

Spazioarte Pisanello Fondazione Toniolo, Verona

Una trentina di lavori, tra tele, carte, sculture, tutte opere della piena maturita' dell'artista veronese. La retrospettiva, dal titolo "Forme, scritture, arabeschi", e' a cura di Luigi Meneghelli.


comunicato stampa

a cura di Luigi Meneghelli

La retrospettiva di Pierluigi Rampinelli è la naturale prosecuzione del percorso intrapreso dallo Spazioarte Pisanello con le mostre di Renzo Marinelli, Federico Chiecchi e Francesco Arduini inteso a riproporre gli artisti che negli anni ‘60 ruotavano intorno alla Galleria Ferrari.

Una trentina di lavori, tra tele, carte, sculture: lavori della piena maturità di Pierluigi Rampinelli (Verona 1925 – 1996). L'artista si è appena lasciato alle spalle i collage di carte assorbenti con cui, nei primi anni '60, ha realizzato superfici fatte di minimi rilievi e calcolatissime asperità. E cerca di dare aria, respiro, vento a quello che prima era solo un bisogno di testimoniare la propria presenza. Innalza motivi araldici come trofei, con l'intenzione di creare una nuova relazione tra spazio dell'opera e spazio dell'ambiente.

Oppure, parte da una matrice di linoleum e produce una serie di “varianti”, che sembrano uno “sciame di farfalle” melottiane. Sempre, comunque, in bilico tra vita vissuta e gioco da vivere, tra equilibrio e fantasia, tra confessione e cronaca. Spesso l'artista usa anche la tecnica del montaggio e del collage: taglia, cuce, riattacca, come se le forme dovessero galleggiare o incastrarsi tra di loro. Ma il campo più frequentato è quello della tela: lì pare farsi collezionista e schedatore di quadrati magici, di grafie sognate, di impossibili ideogrammi.

La sua, è un'affabulazione diversa da quella conosciuta, un'esposizione senza funzioni discorsive, logiche. E' lo spazio di una mappa mutante, di una griglia-casellario: addirittura di un puzzle in cui sono collocati solo alcuni pezzi, ma che vale proprio per ciò che manca, in quanto lascia spazio all'immaginazione. E la riduzione all'essenziale, la diffidenza per una scrittura-pittura gonfia e pletorica reclama analogie non gratuite a certe forme musicali che Rampinelli ben conosceva. Come pure richiama (almeno in alcuni lavori estremi) l'idea dei Fosfeni di Zanzotto: vortici di punti luminosi, “chiarori ciliari”. E' tutto lì Rampinelli, in quell'inesausto far avvicendare spazi in emersione e spazi in sprofondamento, nel rendere i suoi segni contemporaneamente scritture e cancellazioni, invenzioni e annientamenti. E' la sua idea di arte: un laboratorio aperto, un diario visivo da lavorare alla morte, fino alla deflagrazione o fino all'estenuazione.

Inaugurazione 4 maggio ore 18

Spazioarte Pisanello Fondazione Toniolo
Stradone San Fermo, 14 - Verona
orario: martedì - sabato ore 16.00-19.30
Ingresso libero

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