Kunsthalle
Noci (BA)
via Sant'Agostino 63b

Chi c'e' sotto il passamontagna?
dal 11/4/2003 al 11/5/2003
080 4055504

Segnalato da

Artspeaker



 
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11/4/2003

Chi c'e' sotto il passamontagna?

Kunsthalle, Noci (BA)

Oggi Di Feo attinge materiali per le sue opere dai reportage della stampa quotidiana e periodica o della TV, che raccontano a getto continuo violenze e soprusi, emarginazione e sfruttamento, guerriglie urbane e sommosse indipendentiste, lotte per la sopravvivenza e battaglie per i diritti civili.


comunicato stampa

Personale di Maurizio Di Feo

Sabato 12 aprile 2003 alle ore 18,30 si inaugura presso Kunsthalle di Noci (BA), Chi c'è sotto il passamontagna?, una mostra di opere recenti di Maurizio Di Feo, curata da Lia De Venere.

Così scrive di lui la curatrice: "La dimensione intimista, a tratti quasi diaristica dei precedenti lavori di Maurizio Di Feo, in cui l'artista indagava quasi unicamente sul proprio disagio di stare al mondo, ha lasciato il passo a nuove indifferibili urgenze [...]

Oggi Di Feo attinge materiali per le sue opere dai reportage della stampa quotidiana e periodica o della TV, che raccontano a getto continuo violenze e soprusi, emarginazione e sfruttamento, guerriglie urbane e sommosse indipendentiste, lotte per la sopravvivenza e battaglie per i diritti civili. Ne isola alcuni particolari, li ingrandisce sino a renderli quasi illeggibili e poi interviene con il colore a coprire i volti, ad enfatizzare i gesti per mezzo di protesi fuori scala (ali e zampe di uccelli, rapaci, immaginiamo), a rendere irriconoscibili i luoghi [...]

Scontri tra cattolici e protestanti in Irlanda del Nord, attentati di indipendentisti baschi, assalti ai covi di terroristi tedeschi della RAF, cariche delle forze dell'ordine contro i centri sociali, i disordini per il G8 del 2001 a Genova e persino le lotte studentesche del '68, tanto lontane nel tempo quanto sfumate ormai persino nel ricordo dei protagonisti: ciò che vediamo oggi nei lavori di Di Feo fa tornare alla mente alcune opere di Andy Warhol, non certo le scatole di Brillo o gli ammiccanti ritratti della divina Marilyn, ma i cicli degli incidenti, dei suicidi, delle sedie elettriche, dei tredici uomini più ricercati d'America, icone sinistramente eloquenti - nella loro emblematica inespressività, potenziata dall'uso del monocromo - dell'America di ieri e di oggi [...]

Quella che Di Feo ci presenta è una visione del mondo assolutamente pessimistica, probabilmente già una sorta di resa incondizionata di fronte alla fondata consapevolezza che il mondo non può cambiare e che malauguratamente non può essere l'uomo a cambiarlo. Perché? Deve esserselo chiesto più volte e non deve aver trovato che una sola risposta, quell'homo homini lupus evocato da Plauto nell'Asinaria e ripreso da Bacone e Hobbes, che sembra essere all'origine di ogni forma di sopraffazione umana. Di Feo sembra concordare con Erich Fromm nel pensare che l'amore, la giustizia, la libertà potranno vincere solo quando saranno soddisfatti i bisogni fondamentali dell'uomo, quando gli sarà consentito di esprimere a pieno la propria individualità, di dar libera espressione alla propria creatività, di appagare la propria esigenza di trascendenza, di poter allacciare relazioni spontanee e di esercitare finalmente la fraternità universale [...]

Così il suo autoritratto - in parte celato da maschere, occhiali e copricapi - torna oggi con un significato diverso, proponendosi come incisiva metafora epocale del male di vivere, come ritratto collettivo di una generazione che non riesce ad accettare lo stato delle cose, che vorrebbe cambiarlo, ma che al tempo stesso non ha i mezzi per farlo. Sotto quel passamontagna sappiamo che c'è Maurizio Di Feo, ma in effetti potrebbe esserci ciascuno di noi. Lo ha detto con altre parole anche il subcomandante Marcos. E, forse, c'è da credergli".

In mostra figurano lavori recenti realizzati con collage fotografici, acrilici, smalti su lastre di alluminio trattate con sostanze chimiche.

Maurizio Di Feo è nato nel 1977 a Gioia del Colle (BA), dove vive e lavora. Ha conseguito il diploma di Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Bari. Al suo attivo ha già la partecipazione a diverse collettive; nel 2002 è stato segnalato dalla rivista "Arte" tra i più promettenti studenti delle Accademie di Belle Arti italiane.

Inaugurazione sabato 12 aprile 2003 dalle ore 18,30
Sarà presente l'artista.

Orario: feriali 18-20 o su appuntamento

A cura di: Lia De Venere

KunstHalle
Associazione culturale Arti Visive onlus
Via Sant'Agostino 63 b 70015 Noci (BA)
tel. 080 4055504

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