Distretto Culturale di Valle Camonica
Breno (BS)
piazza Tassara, 3
0364 324092 FAX 0364 324097
WEB
aperto_2012 art on the border
dal 17/5/2012 al 3/6/2012
0364 324011
WEB
Segnalato da

Eletta Flocchini




 
calendario eventi  :: 




17/5/2012

aperto_2012 art on the border

Distretto Culturale di Valle Camonica, Breno (BS)

L'abitare nelle Alpi. Una manifestazione e un progetto pluriennale che si svolge in Valle Camonica attivando esperienze artistiche radicate nell'ambiente e in dialogo con il territorio e la storia. E' online il nuovo bando di partecipazione a laboratori e residenza, deadline 4 giugno.


comunicato stampa

a cura di Giorgio Azzoni

aperto_20- è una manifestazione di arte contemporanea che si svolge in Valle Camonica. Promossa dal Distretto Culturale, è un progetto pluriennale che attiva esperienze artistiche capaci di radicarsi nell’ambiente, stabilendo un colloquio dialettico con il luogo e la storia, con l’uomo e il suo statuto poetico.
E’ un territorio di confine che si dispone alle idee, all’interscambio e al confronto, un cantiere aperto ai linguaggi di un’arte portatrice di contenuti etici e simbolici collettivi, ricercando l’ethos come il dimorare nella natura.
Ogni anno vengono individuati un tema e un artista di riferimento, attorno ai quali sono attivati laboratori e percorsi di ricerca rivolti ai giovani. Ospitati in loco, gli artisti agiscono sul territorio e interagiscono con esso e con le comunità; creando opere d’arte site specific sono chiamati a stimolare riflessioni su cultura e identità rilanciando un’azione di cura nei confronti di luoghi, simboli e valori che la Valle Camonica custodisce.

La rassegna è dedicata al tema fare_arte al confine e sul confine, operando nelle aree intermedie di confronto e sovrapposizione tra ambiti.
Filo conduttore del progetto pluriennale è la relazione uomo_natura, entro cui l’arte agisce sia come ricerca espressiva che come ricerca culturale capace di tradurre significati e valori in forme e azioni.
La modalità è quella del dialogo aperto con le comunità, con i materiali e la temporalità, entro una prospettiva sostenibile.
Il progetto prevede interventi specifici, in aree localizzate nei singoli comuni, che dialogando con il contesto possano esprimere valori culturali, ambientali e sociali, messi in opera mediante attività di ricerca e sperimentazione artistica.
Aperto vuole così istituire luoghi d’incontro tra le radici profonde del territorio e la cultura contemporanea.
Le opere realizzate avranno una valenza estetica, ma anche conoscitiva e interpretativa del tema, delle loro materie costitutive, delle re(l)azioni che determinano e del luogo in cui sono inserite, vivendo il tempo della loro durata.
Gli interventi artistici sono prodotti e collocati in tre differenti luoghi della media e alta Valle lungo percorsi di transito, potranno relazionarsi direttamente alle comunità umane, a quelle vegetali e animali, alla pietra; un artista di riferimento indirizzerà le ricerche dei giovani e realizzando esso stesso un intervento artistico.
Sarà attivata una relazione con le forme variabili e quelle consolidate, con l’ambiente montano e le sue trasformazioni in atto, recuperando valori su cui ricostruire comportamenti individuali e sociali. Le aree di margine, bordi e fasce di confine, permetteranno di operare nel campo delle contraddizioni e nello scambio vivificante con la natura. Nel segno dell’arte pubblica e della responsabilità.

Valle Camonica è un'estesa vallata delle Alpi centrali percorsa dal fiume Oglio; lunga 80 km, passa dai 200 m. di altitudine sulla sponda nord del lago d'Iseo, ai 1883 m. del passo del Tonale, confinante con la trentina Val di Sole, fino ai 3539 della cima Adamello. E' un territorio montano urbanizzato prevalentemente sul fondovalle con una forte concentrazione insediativa nei comuni posti a sud, tra Breno, Darfo e Pisogne, ma che prosegue con una certa densità sino ad Edolo. A nord di Edolo si estende, biforcandosi verso i passi dell'Aprica e del Tonale, l'Alta Valle, dalle caratteristiche tipicamente alpine e disposta lungo la linea insubrica. Lateralmente al fondovalle, si aprono piccole valli in quota che si diramano verso le province confinanti di Bergamo, Sondrio e Trento. Tra queste la maggiore è la Valsaviore, che si colloca tra il gruppo dell'Adamello e la trentina Val di Daone.
Il fondovalle è attraversato dalla ss42 e dall'antica via Valleriana, che si dispone sui due versanti lambendo i centri storici e attraversando i prati di antica coltivazione, mentre ad alta quota si snodano gli antichi percorsi rurali che si intrecciano con gli storici sentieri intervallivi e escursionistici. L'alta Valle e le valli laterali sono popolate da piccole comunità solo in parte coinvolte dal turismo invernale, che ha in Boario Terme, Capo di Ponte e Ponte di Legno le stazioni principali. Fenomeni di forte identità locale si affiancano ad un'avanzante spaesamento urbanistico e sociale indotto dai modelli del consumo globale.
La Valle Camonica è inoltre caratterizzata da una forte presenza di valori ambientali e storico-artistici. Storia e ambiente la identificano per densità e per qualità, rappresentando anche i settori turistici prevalenti. L'ambiente naturale è estremamente vario, passando dalla sponda nord del Lago d'Iseo al ghiacciaio dell'Adamello, mentre storia e cultura registrano esperienze estremamente significative di ogni epoca, dall'arte preistorica a quella romana, dal medioevo al rinascimento, dal barocco al contemporaneo.

Laboratorio/residenza è la modalità utilizzata: una prima residenza comune di conoscenza e studio in giugno, consentirà di creare una comunità di lavoro tra gli artisti e un primo colloquio con le comunità attive sul territorio.
Si prevede un’interazione con le botteghe di scalpellini, con le raccolte museali e i loro interpreti, con gli operatori scientifici e forestali e quelli culturali, con le comunità dei residenti che custodiscono memorie e saperi. Una seconda residenza più lunga, in luglio, consentirà di realizzare le opere e le attività artistiche.
Gli artisti potranno operare e risiedere in tre strutture dislocate nei singoli paesi, con materiali di lavoro predisposti dai Comuni, dal Parco dell’Adamello e dagli altri operatori coinvolti.
Le attività saranno seguite e assistite da giovani imprese operanti nel settore culturale e da uno staff multimedia, che documenterà le attività.
L’attuazione del progetto attuale prevede l’individuazione di un’artista di riferimento, quest’anno Claudia Losi, tre giovani artisti, un Comitato scientifico e un gruppo di lavoro e di ricerca interdisciplinare che possano lavorare in una prospettiva di relazione, tra l’ambito delle specificità locali e i caratteri comuni ai luoghi. L’artista guida fornirà l’indirizzo agli artisti giovani, selezionati mediante bando con la collaborazione del Parco dell’Arte Vivente, di Careof e della Fondazione Bevilacqua La Masa.

Claudia Losi
(Piacenza,1971) Il suo interesse si concentra sul rapporto tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda; sulle relazioni tra l’individuo e la comunità a cui appartiene, all’immaginario collettivo in cui si identifica. Forte è il suo interesse per le scienze naturali e letteratura e per progetti pluridisciplinari e di collaborazione. Tra le mostre personali e collettive recenti: Monica De Cardenas, Milano e Les Funerailles de la Baleine, Biella, 2010; Qui e non altrove. Qui. a local communities project, ArtePOLLINO, Basilicata, 2009; Museo Marino Marini, Firenze, Stenersen Museum, Oslo, Ikon Gallery, Birmingham, 2008; Spazio, MAXXI, Roma, GSK-Aware, Royal Academy, Londra, SI Sindrome Italiana, MAGASIN, Grenoble, 2010; insieme ad Hamish Fulton, la Marrana Arte Ambientale, La Spezia; AiuolaTransatlantico, Mirafioni Nord, Torino, Programma Nuovi Committenti, promosso dalla Adriano Olivetti Foundation di Roma 2008. Nel 2007 partecipa alla Sharjah Biennial 8, United Arab Emirates. Proiezione del film ‘Les Funerailles de la Balene e performance ad esso collegata, in ViaFarini Milano, Cinema Massimo Torino, Cesac il Filatoio di Coreglio Cuneo, 2011.
Da diversi anni collabora con l’antropologo del paesaggio Matteo Meschiari. www.claudialosi.com

Distretto Culturale di Valle Camonica
Il Distretto Culturale della Valle Camonica lancia una sfida al territorio: trasformare la gestione dell’importante patrimonio culturale in un programma di sviluppo sociale ed economi­co. Per far ciò ha strutturato un piano di interventi coordinato, integrato e definito una governance istituzionale in grado di gestire tale programma e costituire uno strumento di parteci­pazione e di apertura sociale.
Il Distretto Culturale della Valle Camonica è il primo risultato del progetto Distretti culturali, che nasce da un’idea di Fonda­zione Cariplo per promuovere la valorizzazione del patrimonio culturale in una logica di sviluppo del territorio.

… se l’aria era libera e l’acqua era libera, doveva essere libera anche la terra.
Mario Rigoni Stern, Storia di Tönle


L’abitare nelle Alpi
wohnen in den Alpen_Living in the Alps

progetto artistico pluriennale transvallivo

PROGRAMMA previsto:

BANDO di selezione 3 artisti giovani 9 maggio – 4 giugno
SELEZIONE 6 giugno
PRIMA RESIDENZA STUDIO 14-19 giugno
RESIDENZA DI LAVORO 15-31 luglio
RESIDENZA FINALE 1 settimana in settembre
INAUGURAZIONE settembre

Informazioni sul bando:
http://www.vallecamonicacultura.it/aperto2012/abitarealpi/index.php

aperto_2012 con l'abitare nelle Alpi (on the border), rintracciando legami tra territori, luoghi e significato dell'abitare, intende individuare la relazione tra natura e cultura in una terra di montagna.

Notizie generali:

Enti Organizzatori: Distretto Culturale di Valle Camonica
in collaborazione con il Parco dell’Adamello, e con
Comune di Temù – Unione dei Comuni dell’Alta Valle
Comune di Cevo – Unione dei Comuni della Valsaviore
Comune di Braone – Unione dei Comuni Civiltà delle Pietre
Enti sostenitori: Comunità Montana di Valle Camonica, BIM, Fondazione Cariplo,
Altri Enti coinvolti: Università della Montagna di Edolo, Consorzio Forestale ‘due parchi’, Aziende locali di lavorazione della pietra

I patrocini artistici
Careof DOCVA Milano
Fondazione Bevilacqua La Masa Venezia
PAV Parco Arte Vivente Torino

I patrocini istituzionali
Regione Lombardia
Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, Brescia
Parco Nazionale dello Stelvio
Parco dell’Adamello

Comitato tecnico-scientifico Distretti Culturali
Stefano Della Torre, Politecnico di Milano
Alessandro Hinna, Università degli Studi di Roma
Pasquale Seddio, Università Bocconi di Milano

Direzione artistica: Giorgio Azzoni
Comitato artistico:
Chiara Agnello, curatore Careof, Milano
Giorgio Azzoni, Direttore artistico del Distretto Culturale di Valle Camonica
Orietta Brombin, Responsabile attività educative PAV/Parco Arte Vivente, Torino
Stefano Coletto, curatore Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia
Luigi Fassi, curatore indipendente
Claudia Losi, artista
Matteo Lucchetti, critico e curatore indipendente

Comitato scientifico: Matteo Meschiari, antropologo del paesaggio
Paolo Zucca, etologo
Franco Farinelli, geografo
Eugenio Pesci, scrittore
Davide Barbarino, musicista, antropologo

Comitato tecnico locale:
Dario Furlanetto, biologo, direttore Parco dell’Adamello
Anna Bonettini, biologa, Parco dell’Adamello
Giovanni Carleschi, geologo
Alessia Chiappini, Centro Faunistico Paspardo- Parco dell’Adamello
Diego Comensoli, chimico, esperto di escursionismo
Alessandro Ducoli, botanico forestale, Parco dell’Adamello
Juri Nascimbene, lichenologo
Paolo Turetti, presidente sez. CAI cedegolo, esperto di escursionismo
Gio Lodovico Baglioni, fotografo
Valentino Bassi, guida alpina

Media partner UnDo.net
Assistenza al progetto: Voilà (società cooperativa di servizi culturali)
Comunicazione Sghiribis (società cooperativa di comunicazione)
Team multimedia: Davide Bassanesi, video
Dragan Mihajlovic/ Manuel Montini, fotografi
Carlo Giordani, field recordings
webmaster: Giampietro Moraschetti

Ufficio stampa: Eletta Flocchini
Aree di intervento: Comune di Temù, Comune di Cevo/Saviore, Comune di Braone
Modalità: Residenza artistica
Residenze: Temù-Villa Dalegno -albergo diffuso, Casa del Parco a Cevo, Cittàdell’arte a Capo di Ponte

Attività previste:
10 maggio lancio del bando per giovani artisti
4 giugno chiusura bando
4-6 giugno selezione artisti
14-19 giugno prima residenza-sopralluogo di conoscenza e studio
16-31 luglio residenza di lavoro
Agosto presenze libere
Settembre residenza finale e inaugurazioni
Ottobre-novembre laboratori didattici
Dicembre eventuale a case study finale / catalogo in inverno

Si prevede inoltre l’organizzazione di: trekking, escursioni, workshop, tavoli di lavoro e conferenze
Sui seguenti temi:
Conoscenza del territorio e delle sue dinamiche fisiche, antropologiche e sociali
L’abitare e il camminare nelle terre alte e nel paesaggio
Flora, fauna, geomorfologia, elementi in trasformazione
Pietra: materia, storia, tecniche e forme del fare
Antropologia e paesaggio: vite, racconti, leggende, usi, saperi
Attività locali residuali: artigianato, produzione lapidea

aperto_20 è un progetto pluriennale di arte pubblica che assume come riferimento fondamentale le comunità, l’ambiente e la storia.
Il progetto di quest’anno si propone di identificare, attraverso un processo paziente, le forme e gli aspetti primari dell’Abitare (l’essenza dell’abitare) in area alpina, iniziando dalla pietra intesa come terra comune, suolo da percorrere, materia da utilizzare, orizzonte fisico. L’intento è ricostruire mediante una peregrinazione (transvalliva) i legami diretti (stabiliti da percorsi e attraversamenti), indiretti (rapporto con risorse e ambiente montano) e comuni tra uomo e terra, tra le genti e i territori.
Si tratta di un percorso di ricerca poetica e di scavo antropologico che può essere condotto interpretando le forme del fare umano dispiegate nel paesaggio, inteso come il ‘presente remoto’ che contiene forme, azioni e immaginario, in grado di generare pensiero e declinare comportamenti.

aperto_2012 con l’abitare nelle Alpi (on the border), rintracciando legami tra territori, luoghi e significato dell’abitare, intende individuare la relazione stretta tra natura e cultura che si stabilisce in un terra di montagna. Individuando e indicando forme, idee, pratiche e situazioni responsabili, si intende ricercare tra le modalità del vivere quelle che coniugano la consapevolezza del presente con le radici dell’esperienza collettiva che uniscono, anche contraddittoriamente, uomo e terra.
La pietra è la materia di riferimento per il 2012: essa connota il paesaggio e il suolo montano, è utilizzata in molti modi,sia come superficie incisa in epoca preistorica mediante ‘segni’ simbolici e allusivi, sia come materiale da costruzione, decoro e utilizzo finalizzato. Essa rappresenta il materiale più diffuso e durevole a disposizione dell’uomo di montagna ed è il terreno comune alle genti alpine, per questo verrà ‘letta’ dagli artisti in modo diverso, anche recuperando antiche lavorazioni che pochi artigiani ancora custodiscono, attraverso le molteplici pratiche dell’arte contemporanea.
La Valle Camonica è terra di identità radicate ma da sempre anche valle di grandi transiti; in oscillazione tra sedentarietà e mobilità, tra il chiuso e l’aperto di spazi e vite tra l’urbano del fondovalle e il vasto delle terre alte. Da questo territorio ricco, stratificato e complesso può partire un progetto di ricerca pluriennale estendibile a tutto l’arco alpino e un percorso che possa condurre ad identificare le tracce di un abitare autentico.

aperto_2012 è la terza edizione del progetto artistico che vede il Distretto Culturale come Ente promotore e attuatore ma che può trasformarsi in una rassegna più ampia pluriennale che coinvolga altre regioni alpine. Attraverso attività di comunicazione, relazione e intreccio si prevede di giungere alla costituzione di una rete formata da Enti e Istituzioni pubbliche e artistiche, in grado di declinare il tema svolgendo ogni anno la ricerca artistica e culturale in altri territori montani.

Il progetto artistico si affianca ad un tema di architettura ambientale, Abitare minimo nelle Alpi, che, mediante un concorso di idee per la progettazione di una cellula abitativa minima temporanea (bivacco), vuole affrontare l'abitare in territorio montano, nelle terre alte.
Indagando situazioni marginali ed estreme del vivere nell'ambiente alpino si può contribuire, attraverso lo strumento mentale e operativo dell'architettura minima, a ripensare i canoni del rapporto tra uomo e territorio sulla base di concetti come responsabilità, sostenibilità e sobrietà, aprendo il confronto ai territori alpini.
(GA)

Immagine: Adamello, Plem e corno Baitone

Distretto Culturale di Valle Camonica
piazza Tassara, 3 Breno - Vallecamonica (BS)

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aperto_2014 art on the border
dal 3/10/2014 al 4/10/2014

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