A+A Centro Espositivo Sloveno - A plus A
Venezia
calle Malipiero, 3073 (San Marco)
041 2770466 FAX 041 2770466
WEB
LedArt
dal 27/4/2003 al 28/4/2002
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Segnalato da

Roberta Lombardo Hurstel



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LedArt



 
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27/4/2003

LedArt

A+A Centro Espositivo Sloveno - A plus A, Venezia

I LedArt preferiscono intervenire nello spazio urbano, uscendo dai luoghi espositivi convenzionali (gallerie, musei) cosi' da poter utilizzare elementi atipici (celle frigorifero, camion frigorifero, garage, strade). La creativita' e' l'elemento base del LedArt che ragruppa pittori, musicisti, attori, scrittori, ecc., appartenenti a nessun gruppo politico.


comunicato stampa

Mentre continua con successo la mostra Intermedia, nello spazio della Galleria A+A (Centro Culturale Sloveno a Venezia), Aurora Fonda non perde occasione per presentare al suo pubblico avvanimenti artistici e culturali internazionali, con una particolare attenzione alla nuova generazione slovena.

Ecco ora,dopo il film di Cindy Sherman, il gruppo LedArt

che lunedi' 28 aprile alle ore 18.00 presentera alla città di Venezia alcune creazioni

LedArt raggruppa artisti provenienti dall'ex jugoslavia che operano da un decennio in una situazione sociale e politica estremamente difficile e alla quale rispondono con interventi ironici e coinvolgenti. LedArt è una forza in movimento che utilizza la creatività come metodo di resistenza e come forma per superare delle nuove situazioni: Creatività nonostante tutto.
I LedArt operano nella preservazione dell'esistente e nella sopra-valutazione di ciò che viene trovato per caso e in condizioni estreme (-20 c°), ad esempio: il cambiamento degli stati dell'acqua (acqua -ghiaccio-acqua) è inteso come metodo di azione artistica.
I LedArt preferiscono intervenire nello spazio urbano, uscendo dai luoghi espositivi convenzionali (gallerie, musei) cosi' da poter utilizzare elementi atipici ( celle frigorifero, camion frigorifero, garage, strade)
La creatività è l'elemento base del LedArt che ragruppa pittori, musicisti, attori, scrittori, ecc., appartenenti a nessun gruppo politico.

Frozen Art- arte congelata Belgrado 17 maggio 1993
La guerra e la povertà hanno considerevolmente limitato tutti i campi di lavoro e produzione. L'arte si è trovata si è trovata ad un bivio: continuare ad operare in queste condizioni, o abbandonare. Fermarsi non aveva senso per il gruppo di 25 artisti che ha deciso di restare nel paese e continuare il proprio lavoro, anche se vi erano divergenze con ilgoverno esistente. Nacque cosi' l'idea dell'arte congelata e dei lavori nei camion frigorifero. La mostra venne presentata in una camion frigorifero nel centro di Belgrado. Tra gli oggetti ghiacciati erano riconoscibili coltelli, bandiere, televisori e persino una gondola veneziana.

Flood (Novi sad 1993)
Le condizioni di vita e di lavoro non mutarono. Con l'embargo il paese si trovo' isolato, impossibile intravvedere la fine della crisi e, naturalmente, la gente deprimeva. Nacque cosi' l'idea di creare un muro di ghiaccio nella principale area pedonale, realizzando un performance di un giorno. Mentre un'orchestra di zingari suonava: L'inverno lungo e freddo sta arrivando. Alcuni passanti collocavano degli oggetti che in fretta scomparivano nel muro. La sera, con le note di una variazione del Requiem di Mozart, l'acqua sciogliendosa suggeriva l'immagine dell'alluvione biblica. Vestiti come prostitute e poliziotti, gli attori arrogantemente espellevano gli spettatori. Il ghiaccio gradualmente si sciolse ma le sanzioni rimasero. L'arca di Noè non aspetta nessuno.

Kunstlager -Vivere in serbia (Novi Sad 2000)
Il regime di Slobodan Milosevic è ancora alpotere. Il LedArt rivendica il fatto che la Serbia è il più bel campo di concentramento esistente al mondo. Arbeit Macht Frei è una performance di strada dove il contato con il pubblico ed i passanti viene instaurato attraverso la provocazione. Il giorno nel campo inizia con la canzone 'oggi è una bella giornata' viene alzata la bandiera di ghiaccio, la zuppa di fagioli preparata nell'esercito, sarà distribuita gratuitamente. Il lavoro del pubblico viene diretto e controllato da tre attori (I Capo' nei campi di concentramento). La camera a gas è un evento serale: ognuno viene invitato alla festa di compleanno e accompagnati dall'assordante suono dei tamburi e tutti possono farsi una foto con il loro leader favorito.

Si ricorda, con l'occasione, che lo spazio della Galleria A+A, come di consueto, durante la 50^ Biennale d'Arte di Venezia, ospiterà il Padiglione della Slovenia con 'IGA KARI'

Aurora Fonda continuerà la sua attività di Direttrice della Galleria A+A in maniera insolita proponendo Macrolab spazio di comunicazione autonomo e di ricerca nonchè unità abitativa capace di sostenere il lavoro concentrato di quattro persone in condizioni di isolamento/insulation fino a 120 giorni. Vero e proprio laboratorio Macrolab è equipaggiato per ospitare artisti, scienziati, operatori tattici nel campo dei media e creativi munendoli degli strumenti e dei contenuti per un lavoro comune progressivo indipendente e sviluppa ricerche a largo raggio nel campo delle telecomunicazioni, del sistema climatico e delle migrazioni. Originale anche lo spazio che ospiterà l'iniziativa: l'isola di Campalto nella laguna veneziana

Ufficio Stampa e Comunicazione:
Roberta Lombardo Hurstel
8bis, rue de l'Argonne - 75019 Paris
tel. +33 1 53 26 04 26 - fax +33 1 53 30 00 26
Castello, 5064/b - 30122 Venezia
tel. +39 041 52 87 721

Galleria A+A
Calle Malipiero 3073
30124 Venezia
Tel/Fax: 041 2770466

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Silvia Mariotti
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