O'
Milano
via Pastrengo, 12
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WEB
N/E
dal 5/5/2003 al 27/5/2003
02 39323700 FAX 02 39313654

Segnalato da

O'Artoteca




 
calendario eventi  :: 




5/5/2003

N/E

O', Milano

La mostra presenta il lavoro di quattro artisti veneti: Roberto Mascella, Fabio Sandri, Arcangelo Sassolino e Giovanni Morbin. I primi tre riconoscono come loro ambito la scultura, mentre il quarto lavora sul comportamento e la performance. Oltre alla provenienza geografica e al rapporto con il paesaggio (naturale, urbano, antropologico) del Nord-Est italiano, li lega la frequentazione reciproca.


comunicato stampa

arcangelo sassolino
fabio sandri
giovanni morbin
roberto mascella

Nella foto: Scultura in ferro saldato cm 200x200x30, Roberto mascella , 2000.

La mostra N/E presenta il lavoro di quattro artisti veneti: Roberto Mascella (1971), Fabio Sandri (1964), Arcangelo Sassolino (1967) e Giovanni Morbin (1956). I primi tre riconoscono come loro ambito la scultura, mentre il quarto lavora sul comportamento e la performance. Oltre alla provenienza geografica e al rapporto con il paesaggio (naturale, urbano, antropologico) del Nord-Est italiano, li lega la frequentazione reciproca. Il loro lavoro si presenta in questa particolare occasione molto compatto dal punto di vista formale. Tutte le opere in mostra sono caratterizzate da un rapporto stringente con l'architettura, dall'uso di materiali industriali, dalla rinuncia al colore, dalla forma ridotta all'essenziale (ma non necessariamente "minimalista").

Roberto Mascella ha scelto come materiale il ferro grezzo, e come interlocutore l'architettura. Le lastre e i blocchi di metallo massiccio che impiega, del peso di molti quintali, non hanno esistenza autonoma, ma vengono inserite nella muratura, costituendo un tutt'uno con essa. Il suo lavoro ad O'artoteca accentuerà questa caratteristica fin quasi a far scomparire l'opera, giocando fra la consistenza fisica di quest'ultima e la sua effettiva visibilità.

Fabio Sandri usa come supporto la carta fotografica, impressionata direttamente, senza l'ausilio della lente fotografica. È la luce che filtra attraverso strappi e pieghe della carta stessa a tracciare delle forme elementari, bianche e nere, con minimi passaggi di grigio. Grazie all'accostamento di più pannelli di carta, queste figure raggiungono dimensioni architettoniche. A Milano, Sandri realizzerà un lavoro su misura per lo spazio di O'artoteca, alto più di quattro metri.

Arcangelo Sassolino lavora con il cemento, dandogli la forma di grandi lastre e parallelepipedi. Spesso di dimensioni imponenti, le sue opere sfruttano il contrasto tra i diversi tipi di superficie che si possono ottenere da questo materiale edile, e tra la superficie e la massa. Ad O'artoteca presenterà un lavoro ambientale, staccando porzioni di intonaco e sostituendole con malta grezza, per realizzare una sorta di disegno murale.

L'oggetto di acciaio presentato da Giovanni Morbin è un segmento lungo circa cinque metri è ottenuto ripetendo in linea retta lo stesso modulo componibile di pochi centimetri, dotato di una estremità filettata da un lato, e di una cavità dall'altro. Nelle intenzioni dell'autore, la struttura modulare dopo l'esposizione sarà scomposta nelle sue parti, e queste ultime utilizzate come pomelli o sostegni per il mobilio. Lo scopo è quello di trasformare un oggetto fisico in uno virtuale, disseminato, e una scultura in un utensile.

Catalogo con testo critico di Simone Menegoi.

INAUGURAZIONE martedì 6 maggio ore 19.00

fino al 27 maggio 2003, dalle 15.30 alle 19.30 sabato e domenica chiuso; lunedì aperto

Incontro/discussione con gli artisti e Simone Menegoi venerdì 16 maggio ore 18.30

O'artoteca
associazione non profit per la promozione delle ricerche artistiche
via pastrengo 12, 20159 milano
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