Ciasa de ra Regoles Museo d'Arte Moderna Mario Rimoldi
Cortina d'Ampezzo (BL)
corso Italia, 69
0436 2206 FAX 0436 2269
WEB
Focus on... Filippo de Pisis
dal 27/6/2012 al 1/9/2012
10.30 - 12.30 e 15.30 - 19.30

Segnalato da

Alice Citi Cortina Turismo



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Filippo de Pisis



 
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27/6/2012

Focus on... Filippo de Pisis

Ciasa de ra Regoles Museo d'Arte Moderna Mario Rimoldi, Cortina d'Ampezzo (BL)

Il museo, ospite di una delle maggiori collezioni di de Pisis a livello nazionale, propone un gruppo di opere che hanno come soggetto specifico la riviera romagnola. Proprio a Riccione, contemporaneamente, in esposizione a Villa Franceschi l'antologica "Diario senza date".


comunicato stampa

Vernissage in tandem, giovedì 28 giugno, per le due mostre dell’estate organizzate tra l’Adriatico e le Dolomiti e dedicate alla figura di Filippo de Pisis. Un gemellaggio artistico che lega Cortina d’Ampezzo e il Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi

Gemelle d’arte. Cortina d’Ampezzo e Riccione, due località simbolo del turismo made in Italy, unite sotto il segno della pittura. Quella di un grande maestro italiano, Filippo de Pisis, a cui la Regina delle Dolomiti e la Perla Verde dell’Adriatico dedicano la loro estate culturale grazie a una particolare esposizione “diffusa”, in cartellone fino al 2 settembre. L’inaugurazione, in tandem, è fissata per giovedì 28 giugno. Le sale del Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi – ospite di una delle maggiori collezioni di de Pisis a livello nazionale – con Focus on… Filippo de Pisis esporranno una selezione di opere raffiguranti la riviera romagnola, mentre Villa Franceschi, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Riccione, all’interno di Diario senza date. Mostra antologica di Filippo de Pisis (1896-1956), metterà in mostra, tra gli altri, alcuni lavori del maestro raffiguranti le Dolomiti e la stessa Cortina.

L’esposizione riccionese è curata dal critico d’arte e neo-direttore di Arte Fiera Bologna, Claudio Spadoni e da Daniela Grossi – responsabile comunale di Villa Franceschi –, con la collaborazione di Guido Candela – esperto d’arte –, Alessandro Giovanardi – docente di Storia dell’arte e autore di un saggio del catalogo sulla mostra – e Orlando Piraccini dell’Istituto regionale per i beni culturali.

Una particolare unione “mare e monti” nata sotto il segno della cultura. Del resto fu lo stesso de Pisis ad amare trascorrere le vacanze estive all’ombra delle Tofane e sulla riviera adriatica. Ed è proprio dall’intimo legame tra l’artista e le due località che è nata l’idea di questo sodalizio culturale.

A Cortina nell’estate del 1929, de Pisis conobbe Mario Rimoldi, allora giovane albergatore. Un incontro da cui nacque una profonda amicizia e l’interesse dello stesso Rimoldi per l’universo dell’arte contemporanea, che lo porterà a diventare collezionista di una raccolta che già nel 1941 contava ben 700 opere di arte italiana, oggi in parte conservate all’interno del museo ampezzano a esso dedicato e tra le quali spicca il corpus di de Pisis. «Con entusiasmo abbiamo abbracciato questa iniziativa – spiega la direttrice del museo Alessandra de Bigontina – per offrire l’occasione di ammirare i capolavori del maestro all’interno di una sede che ha, nella sua opera, il suo fiore all’occhiello. Diamo man forte al lavoro di ricerca portato avanti da Riccione mettendo in mostra lavori che parlano di quella terra, ma tra le Dolomiti. L’arte diventa così ponte tra territori diversi e motivo della loro scoperta».

A Riccione, l’iniziativa rientra all’interno di Riccione 90, il calendario di celebrazioni in onore dei 90 dalla nascita del comune. Non un caso. «De Pisis – spiga Orlando Pieraccini – fa parte della storia di Riccione, della sua costituzione come Perla Verde dell’Adriatico. Le numerose memorie che testimoniano la sua presenza nel territorio hanno fatto sì che si decidesse di parlare di lui in occasione dell’anniversario della città». «Le 82 opere in mostra a Riccione raccontano la vita del pittore dagli anni 20 agli anni 50 – spiega Daniela Grossi –.

Il percorso è stato suddiviso in sezioni che sappiano raccontare per temi quelli che sono gli elementi distintivi di de Pisis: le nature morte, i fiori, i ritratti, le vedute cittadine, tra queste le città adottive – Parigi, Milano, Venezia – e le località del cuore, la riviera romagnola – che ha ispirato le sublimi nature morte marine – e Cortina d’Ampezzo».

Il percorso espositivo, oltre che avere una sede “distaccata” in alta quota tra le Dolomiti, si snoderà tra le sale di Villa Franceschi e quelle di Villa Mussolini, in un ambiente suggestivo, capace di rievocare le atmosfere della riviera tra le due guerre: quella realmente vissute da de Pisis e descritte attentamente nei suoi diari e nelle sue lettere.

Si replica, quindi, la partnership Cortina-Riccione, già avviata durante l’inverno, quando la Scuola fondo Ski Cortina era scesa in trasferta sul bagnasciuga riccionese eccezionalmente innevato per scenografiche lezioni di sci con vista mare.

Una nuova strategia di promozione e sviluppo turistico che fa delle relazioni virtuose e della sinergia i propri punti di forza.

È prevista da entrambi i musei una riduzione sul costo del biglietto. Ingresso ridotto per chi a Cortina presenterà il biglietto della mostra riccionese e per chi, a Riccione, esibirà il biglietto della mostra ampezzana.

Per maggiori informazioni sull’ospitalità consultare il sito www.cortina.dolomiti.org

Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi

Il Museo è stato inaugurato nel 1974 a seguito della cospicua donazione pervenuta alle Regole d’Ampezzo da parte di Rosa Braun, vedova di Mario Rimoldi, collezionista di Cortina d’Ampezzo. Artisti come de Pisis, de Chirico, Sironi, Campigli, frequentatori della conca ampezzana, instaurano con il collezionista una fruttuosa amicizia. Nel 1941, quando si apre a Cortina la prima Mostra Internazionale del Collezionista, la collezione di Mario Rimoldi è già delineata: spiccano gli splendidi de Pisis, i Morandi, i Semeghini, i Rosai, i Campigli, i Sironi, il Garbari, il Severini, il Tosi e il Guidi. Nel dopoguerra il collezionista s’interessa ad artisti legati al filone figurativo e all’ambiente veneto, come Cadorin, Cesetti, Saetti, Tomea e Depero, con aperture anche verso nuovi movimenti che si vanno formando fuori dal Veneto. La collezione si arricchisce de La Zolfara di Guttuso e di opere dei protagonisti della nuova sperimentazione, come Corpora, Crippa, Dova, Morlotti, Music, Santomaso, Vedova. Scopre anche artisti stranieri, come Kokoschka, Leger, Villon, Zadkine, e si accosta ai protagonisti delle neoavanguardie, agli astratti degli anni Cinquanta. Ultima novità, l’arrivo in comodato della collezione Antonio Allaria, con un importante corpus di opere di Mario Sironi. Scelte tra queste i tre capolavori in esposizione per tutta l’estate sempre all’interno del Museo Rimoldi: Composizione murale, 1934, olio su tela cm. 102×143; Mussolini a cavallo n.d., china e tempera su carta intelata cm. 100×150; Composizione con figure n.d., tempera mista su carta intelata cm. 92×116.

In esposizione a Cortina le seguenti opere di Filippo de Pisis:

Una via di Rimini, 1933ca, Natura morta 1937, Fiori con pipa 1937, Natura morta con pesci 1939, Fiori 1938, Rimini. Lo studio (chiosco) 1940, Bagni del Ronchetto 1941, Uomo con pipa 1942, Una tavolozza di de Pisis.

Ciasa de ra Regoles Museo d'Arte Moderna Mario Rimoldi
corso Italia, 69 - Cortina d'Ampezzo (BL)
Tutti i giorni dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30
Ingresso intero: 8 euro
Ingresso ridotto: 5 euro per chi si presenta con il biglietto della mostra riccionese
Ingresso gratuito per i bambini fino a 6 anni

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